Aerosol. Sciopero sospeso in attesa dei risultati di Arpa e pompieri

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VALMADRERA – Ora c’è solo da aspettare e forse neppure per troppo tempo ancora: ad essere attesi sono i risultati del sopralluogo compiuto martedì mattina al fabbricato dell’Aerosol Service da parte di Arpa e Vigili del Fuoco, una visita che è servita a verificare se l’azienda abbia ottemperato alle prescrizioni avanzate dagli enti preposti e quindi ritirare il provvedimento sospensivo emesso a inizio anno.

In caso positivo l’azienda potrà provare a ripartire. Lo si saprà solo tra qualche giorno quando ne sarà comunicato l’esito.

Nel frattempo i lavoratori hanno deciso di sospendere lo sciopero iniziato la scorsa settimana e che avrebbe dovuto terminare proprio questo martedì. Una decisione presa a maggioranza, nel corso dell’assemblea che si è svolta nel pomeriggio odierno tra dipendenti e sindacati. La scelta è quella di non gravare ulteriormente sulla situazione dei lavoratori, che saranno quindi a disposizione dell’azienda in caso di ripartenza.

“Qualora entro tre giorni dalla eventuale revoca della sospensione dell’attività operata da Regione Lombardia non verranno versate le spettanze arretrate ai dipendenti, gli stessi provvederanno ad adottare le opportune iniziative di sciopero a tutela dei propri diritti come deciso nell’assemblea sindacale svolta in data odierna” hanno annunciato i sindacalisti di Filctem, Femca e Uiltec,  Nicola Cesana, Massimo Ferni e Celeste Sacchi.

Nel frattempo i lavoratori della fabbrica valmadrerese, specializzata nella produzione di prodotti per l’industria farmaceutica, hanno incassato la solidarietà dei Cinque Stelle.

“Siamo molto preoccupati, vantano 7 mensilità arretrate e un futuro incerto – ha commentato – Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia – Stiamo iniziando a stabilire un confronto con le rappresentanze sindacali e le maestranze. In ogni caso va dato seguito all’appello dei lavoratori e la vertenza deve essere portata all’attenzione di Regione Lombardia. Proprio per questo ci siamo immediatamente attivati perché le parti siano ascoltate dalla Commissione attività produttive e occupazione. Regione Lombardia deve fare tutto il possibile per difendere il lavoro ed è sorprendente che l’azienda, pur avendo i presupposti per un rilancio, stia andando in direzione esattamente opposta”.