Commercialisti e Contabili saranno l’anti-crisi

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Le piccole e medie imprese non saranno più sole, per uscire dalla crisi Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecco “combatteranno” al loro fianco. E’ quanto emerso dall’assemblea annuale che si è tenuta oggi, mercoledì, nell’Auditorium della Camera di Commercio.

Sono le piccole e medie imprese gli osservati speciali per i Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili della Provincia di Lecco. Su di esse pesano la crisi, la contrazione del credito e l’aumento del costo delle materie prime e del denaro come ha spiegato Michele Stefanoni, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Lecco, nel corso dell’assemblea annuale di questo pomeriggio all’Auditorium della Camera di Commercio: “Assistendo le aziende del territorio percepiamo le difficoltà che incontrano gli imprenditori nell’accedere alle risorse finanziarie per sostenere la crescita, le difficoltà quotidiane a intraprendere a causa dell’ingombrante e soffocante burocrazia e, infine, la generale incertezza economico-finanziaria acuita dagli eventi che si verificano nei paesi del vicino nord Africa”.

I Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecco (387 iscritti all’elenco ordinario e 9 a quello speciale) avranno un ruolo essenziale come cerniera tra aziende e istituti di credito: “La nostra attenzione come consulenti di impresa si dovrà maggiormente focalizzare nell’aiutare le aziende a gestire meglio il rapporto con il sistema bancario, aumentando le informazioni e la trasparenza per far comprendere alle banche le reali prospettive di crescita”. Questo perché “quegli imprenditori alla guida di medie aziende manifatturiere potenzialmente pronte ad agguantare la crescita economica che c’è a livello mondiale, e in particolare nei mercati emergenti, se non verranno supportati con adeguate risorse finanziarie, avranno ancor meno possibilità dei loro competitors europei di inserirsi nei mercati dove la domanda e la crescita viaggiano a ritmi sostenuti”.

E sono ancora una volta i numeri dei fallimenti a rendere chiaro quanto sia importante agire in questa direzione: “Nella nostra provincia dal 2009 al 2010 sono incrementati di oltre il 34% contro poco meno del 26% di Milano e del +20% della statistica nazionale. Se il confronto si sposta sui differenziali 2008 – 2010 gli incrementi percentuali sono: Italia +49%, Milano + 46% e Lecco +148%. I dati si commentano da soli”.

Oltre all’attività a favore delle piccole e medie imprese, la categoria sarà in futuro anche impegnata sul fronte della mediazione civile, perché “i commercialisti hanno nel loro Dna l’abitudine a cercare la soluzione delle liti e potranno avere un ruolo importante sia in qualità di mediatori che di consulenti di fiducia delle parti”, anche al fine di contenere l’incremento del numero di cause che sono un serio ostacolo ad intraprendere in Italia, soprattutto per gli investitori esteri. Infine un nuovo ambito d’intervento sarà quello della revisione legale, a seguito delle disposizioni del il D. Lgs. 39/2010 che ha recepito la Direttiva Comunitaria 43/2006: occorrerà – ha spiegato Stefanoni – “modificare l’organizzazione del proprio lavoro professionale di revisore in modo che sia, a posteriori, controllabile da soggetti terzi cui dovrà essere demandato il controllo di qualità sull’attività svolta”.