Irpef: cambia tutto, aumenti per i redditi sopra i 22.500€

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LECCO – Innalzamento della fascia di esenzione dai 10 ai 15 mila euro e aumenti per i redditi lordi sopra i 22.500 euro: cambia tutto per l’addizionale Irpef 2013, in un piano che l’amministrazione comunale ha definito una rimodulazione nel segno di una maggiore equità.

L’innovazione sostanziale rispetto al 2012, oltre alla già citata esenzione sotto i 15 mila euro di reddito, è la suddivisione in scaglioni per l’aliquota anche per lo scorso anno era stata confermata allo 0,3%.

Per il 2013 avremo:

– fino a euro 15.000,00 (solo per coloro che superano la fascia di esenzione), aliquota 0,25% (rispetto al precedente 0,30%)

– oltre euro 15.000,00 e fino a euro 28.000,00, aliquota 0,40%

– oltre euro 28.000,00 e fino a euro 55.000,00, aliquota 0,60%

– oltre euro 55.000,00 e fino a euro 75.000,00, aliquota 0,70%

– oltre euro 75.000,00, aliquota 0,80%

L’innalzamento della fascia di esenzione consentirà di aumentare da 2.500 a circa 6.800 i contribuenti che non dovranno più pagare l’addizionale comunale su un totale di circa 28.000 contribuenti nella città di Lecco – spiegano da Palazzo Bovara – con le nuove aliquote si è deciso di ‘spostare’ il peso del prelievo fiscale sui redditi medio-alti”.

Gli aumenti riguarderanno i redditi sopra ai 22.500 euro, con un aumento calcolato dal Comune in meno di 0,5 euro al mese fino ai 28 mila euro. I redditi fino a 30mila euro vedranno un aumento di 1 euro al mese, mentre l’aumento per quelli fino a 50mila euro sarà di circa 6 euro al mese. I redditi fino a 75mila euro avranno un aumento di circa 13 euro al mese.

Ma l’amministrazione comunale rassicura: “Oltre il 78% dei contribuenti lecchesi (circa 22mila) si troverà nelle condizioni di pagare meno o uguale rispetto agli anni precedenti o comunque un’addizionale solo leggermente superiore, con un aumento pari al corrispettivo di un caffè al mese”.

Una prima critica al piano giunge però dal Pdl: “Nella fascia dai 28.000€ lordi annui, i ricchissimi – ironizza il capogruppo Filippo Boscagli – l’aliquota cresce fino allo 0,6% cioè il doppio di quello che si paga oggi! Attendiamo che ci vengano dati tutti i dati chiesti per un dibattito serio sui costi della vita lecchese. Se non è chiaro quanto guadagnano e quante sono le famiglie monoreddito, quante sono le spese fisse chieste dallo stesso Comune (Tares, IMU, tariffe asili…) ogni riforma fiscale rischia di essere inadeguata”.