LECCO – Nuovo incontro tra Confindustria Lecco, ANCE Lecco, Confartigianato Imprese Lecco e Confcommercio Lecco e gli Istituti bancari del territorio nell’ambito del Tavolo di confronto che si conferma strumento importante di monitoraggio del rapporto fra sistema delle imprese e mondo del credito.
“Abbiamo voluto questo Tavolo per poterci interfacciare in rappresentanza del tessuto imprenditoriale con un interlocutore, il sistema del credito, che è diventato un partner per noi essenziale – ha commentato il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi- Solo individuando soluzioni comuni e condivise possiamo salvaguardare il futuro del territorio. E per questo è necessario che gli Istituti bancari sappiano affiancare soprattutto quelle imprese sane, come ce ne sono molte, che se sostenute nelle difficoltà congiunturali promettono buone prospettive per il futuro. Certamente l’incremento anche molto sensibile dei tassi applicati, al quale abbiamo recentemente assistito in più casi, non è un modo per sostenere le imprese, che hanno spesso difficoltà nel supportarli”.
Una richiesta ribadita anche nell’incontro dello scorso mercoledì: “Se secondo la nostra ultima indagine le imprese stanno dando qualche lieve segnale di ripresa dell’attività produttiva, trainata principalmente dall’export – ha sottolineato Maggi – ci troviamo ancora in una fase di forte recessione. Una situazione nella quale il sistema bancario non deve assolutamente abbandonare le aziende che necessitano del mondo del credito anche per poter investire sui processi di internazionalizzazione, forte leva per ritrovare la crescita, che oggi le chiamano oltre i confini italiani ed Europei”.
Necessità ribadite anche dal presidente di Ance Lecco, Sergio Piazza: “Ritengo fondamentale rimarcare ancora una volta la necessità che il sistema del credito faccia la sua parte in questo momento di grande difficoltà per tutti e in particolare per il settore edile. Credo che i Responsabili delle sedi locali degli Istituti bancari dovrebbero andare al di là dei puri numeri, dovrebbero recarsi ad incontrare gli imprenditori e a visitare le imprese per conoscerne la vera realtà. Questo per scegliere di sostenere quelle imprese che anche con il loro aiuto possono salvarsi e tornare nuovamente a crescere”.
“Un accesso al credito facile e veloce – ha commentato Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco – è indispensabile per la sopravvivenza delle piccole imprese, specie in questo momento. Purtroppo l’atteggiamento intransigente di molte banche spesso non favorisce il dialogo. Una volta, i principali elementi di valutazione erano costituiti dalla conoscenza personale e dalla responsabilità dell’imprenditore, oggi il rapporto è affidato a un rating che non è in grado di cogliere l’elemento soggettivo che sta dietro ad ogni richiesta di finanziamento. Se un artigiano è noto alla banca per la serietà e l’impegno nel proprio lavoro, questi fattori devono continuare ad influire e ad essere salvaguardati, al di là delle difficoltà oggettive che l’attuale congiuntura sta portando nei conti delle aziende. Molte richieste di liquidità sono dovute a ritardi di pagamento da parte dei clienti, e non indicano se un’azienda è sana o meno. Anche nell’ambito dello strumento del concordato, le piccole ditte sono meno tutelate e maggiormente esposte. Per questo è necessario fare squadra tra piccole e grandi imprese, istituti di credito, associazioni di categoria e consorzi fidi. Occorre mettere in campo nuovi strumenti più adeguati alla situazione contingente, con prodotti moderni finalizzati alla ripresa e allo sviluppo, con un’attenzione particolare alle piccole imprese. Nel frattempo, un concreto sostegno arriva dalla nostra Cooperativa Artigiana di Garanzia: grazie alla sua intermediazione riusciamo già ad ottenere condizioni migliori, tempi più rapidi ed un confronto più disteso con gli istituti convenzionati”.
“Abbiamo chiesto alle banche presenti di essere maggiormente propositive e aperte alle sollecitazioni che vengono dal mondo imprenditoriale – ha sottolineato Antonio Peccati, vicepresidente di Confcommercio Lecco – Laddove ci sono un imprenditore valido e una realtà seria gli istituti di credito devono superare alcuni formalismi. Serve più attenzione per la storia personale dell’imprenditore, non ci si può fermare all’esito di una schermata o ai parametri di una scheda. Occorre un cambio di passo per sostenere il mondo economico lecchese che esprime ancora forti idee e grande dinamismo. L’unico modo per uscire dall’impasse che sembra essersi creata è quello di una maggiore collaborazione tra imprese associazioni e banche”. E ha aggiunto: “In questi anni i Confidi hanno svolto un ruolo importante oserei dire decisivo smentendo, alla prova dei fatti, quanti dubitavano della loro utilità. Ma non si può pensare di dissanguarli girando loro le pratiche più complesse e problematiche. Altrimenti il rischio è quello di vedere depauperati questi organismi così strategici”.