23.000 aziende artigiane con 53.000 lavoratori rendono l’area lariana tra le prime cinque a livello nazionale
Lecco forte nel metalmeccanico, sia per numero di imprese che di addetti, ed è prima in regione per numero di attività artigiane
LECCO – “Le imprese artigiane rappresentano una forza trainante dell’economia lariana, lo dicono con evidenza i numeri: 23.000 aziende, oltre un terzo sul dato complessivo di tutti i settori economici, pongono la nostra area di riferimento tra le prime 5 a livello nazionale per vocazione artigianale. Imprese che generano occupazione per oltre 53.000 addetti, un quinto del totale sul nostro territorio”.
Non può essere altro che positivo, visti gli elementi a disposizione, il commento di Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio Como-Lecco, rispetto all’andamento che stanno avendo le imprese artigiane lariane nei territori di Lecco e Como, basandosi sui dati contenuti nel report ‘Le imprese artigiane lariane: nascite, cessazioni e addetti’. Il documento, realizzato dall’u.o. Studi e Statistica dell’ente, è stato reso noto mentre a Lario Fiere si celebra la 50° edizione della Mostra Mercato dell’Artigianato, evento dedicato proprio all’artigianato locale e al ruolo vitale che ricopre nella comunità.
Che le imprese artigiane lariane siano in uno stato di grazia lo si vede dai numeri: a fine giugno 2023 sono 22.900 e rappresentano il 35,4% del totale, con Lecco che si classifica al 1° posto regionale e al 2° nazionale (dietro a Reggio Emilia, e davanti a Verbania e Lodi) grazie alle 8.148 imprese artigiane presenti sul territorio, il 36,3%. Guardando al numero degli addetti che in queste realtà ci lavorano, la fotografia è ferma a marzo 2023 e dice che in totale nell’area lariana sono 53.000 su un totale di circa 252.500. Prendendo Lecco sono quasi 19.700 (21,5%): il territorio si colloca 2° dietro a Sondrio a livello regionale ed è 30° nella classifica nazionale.
Facendo un focus sui settori di attività, l’area lariana vede il 38,5% delle imprese artigiane operare nelle ‘costruzioni’ (8.814 unità); il 14,7% negli ‘altri servizi’ (3.377 aziende); il 10,4% nel ‘metalmeccanico’ (2.377) e il 10,1% nei ‘servizi alla persona’ (2.303). Lecco ha una netta predominanza nel settore metalmeccanico, se paragonata a Como (14,6% rispetto all’8,1%), mentre presenta minor concentrazione di imprese in ‘costruzioni’ (37,5% contro 39%), ‘legno, arredo e carta’ (3% contro 5,7%) e ‘tessile e abbigliamento’ (1,9% contro 3,2%) rispetto al comasco.
Rispetto agli addetti ai lavori, nell’area lariana il 28,7% degli addetti delle imprese artigiane lavora nelle ‘costruzioni’ (15.197 lavoratori), il 16,8% nel ‘metalmeccanico’ (8.883) e il 12% negli ‘altri servizi’ (6.377). Anche qui si confermano le tendenze precedenti: Lecco mantiene il primato nel settore metalmeccanico rispetto a Como (23,5% di lavoratori contro 12,8%) mentre ha un numero inferiore di addetti in ‘legno, arredo e carta’ (4% contro 9,7%), ‘tessile-abbigliamento’ (2,7% contro 4,6%) e ‘costruzioni’ (27,9% contro 29,2%).
Analizzando la forma giuridica, la quota di aziende artigiane lariane che opera come ‘società’ si attesta al 27,8% (2.101 ‘di capitale’, pari al 9,2%; 4.268 ‘di persone’, pari al 18,6%); il 72,1% come ‘impresa individuale’ (16.520 unità) e lo 0,1% sotto ‘altre forme’ (11 imprese). Le ditte artigiane lecchesi sono mediamente più strutturate rispetto a quelle comasche: infatti la quota di imprese individuali è più bassa (71,3% contro 72,6%).
Imprese e addetti in calo in rapporto al 2022
Rispetto a fine 2022 il numero delle aziende artigiane lariane è diminuito di 154 unità (-0,7%; la quota resta comunque invariata al 35,4%). In provincia di Lecco c’è stata una diminuzione di 11 imprese attive (-0,1%); l’incidenza è passata dal 36,2% al 36,3%.
Per quanto riguarda gli addetti, paragonati a fine 2022 sono diminuiti di 1.670 unità
(-3,1%; la quota passa dal 21,3% al 21%), con un calo a Lecco di 622 unità (-3,1%;
il peso del comparto scende dal 22,1% al 21,5%).
Osservando i settori di attività, è possibile notare come nella prima metà del 2023, nel manifatturiero lariano, tutti i comparti registrano diminuzioni del numero di aziende artigiane: da sottolineare i cali di ‘costruzioni’ (-38 unità: -0,4%), ‘altro manifatturiero’ (-24 unità: -2,9%), ‘legno-arredo e carta’ e ‘metalmeccanico’ (entrambi -19 unità: rispettivamente -1,7% e -0,8%). Nel terziario diminuiscono soprattutto ‘altri servizi’, ‘commercio’ e ‘turismo e ristorazione’ (rispettivamente -11, -10 e -7 aziende: -0,3%, -0,7% e -1,1%); in lieve crescita ‘attività professionali, scientifiche e tecniche’ (+3: +0,4%) e ‘istruzione, sanità e assistenza sociale’ (una impresa in più: +3%). A Lecco in crescita i comparti ‘alimentari e bevande’ e ‘tessile e abbigliamento’ (una unità ciascuno), ‘attività artistiche, sportive e di intrattenimento’ di 2 e ‘costruzioni’ di 21): rispettivamente +0,6%, +0,7%, +6,3% e +0,7%. Al contrario, diminuiscono gli ‘altri servizi’ (-14 unità: -1,2%).
Nell’area lariana, nel 1° trimestre 2023 (rispetto a fine 2022), l’unico settore con un incremento dei lavoratori è l’’istruzione, sanità e assistenza sociale’ (+2: +2,1%). Le performance meno brillanti hanno riguardato, per il manifatturiero, ‘costruzioni’ (-551: -3,5%), ‘metalmeccanico’ (-191: -2,1%) e ‘legno arredo e carta’ (-66, -1,6%); nel terziario, ‘altri servizi’, ‘servizi alla persona’, ‘turismo e ristorazione’ (rispettivamente -251, -204 e -155 unità: -3,8%, -4,4% e -6,8%). Diminuzioni a Lecco nei settori ‘chimicagomma e plastica’ e ‘servizi finanziari, assicurativi e immobiliari’ (-22 e – 2: -7,9% e – 14,3%).
“Nel contingente perdurante periodo di diffusa difficoltà a ‘fare impresa’ pesano certamente anche per le aziende artigiane le conflittualità internazionali, i costi energetici elevati, le tendenze inflazionistiche, la carenza di manodopera qualificata – precisa Galimberti -. Restano tuttavia confermate la loro resilienza, l’attitudine ad affrontare le difficoltà anche in chiave di opportunità, la volontà di innovare pur senza dimenticare i valori della tradizione”.
Conclude il presidente di Camera di Commercio Como-Lecco: “Ulteriore motivo di soddisfazione è la rilevata crescente attenzione delle imprese artigiane al tema della sostenibilità, correttamente colta e interpretata in tutte le sue accezioni quale fondamentale fattore competitivo. Un settore economico, in ultima analisi, che la Camera di Commercio di Como-Lecco intende valorizzare e sostenere, in linea di continuità con quanto sinora fatto, con iniziative proprie ma anche nel contesto di progettualità condivise con altri, istituzioni, associazioni, forze sociali”.
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