Rolfi: “Sosteniamo il potenziamento delle vendite on line, nuova frontiera per i nostri prodotti agricoli”
Il contributo sarà da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 600.000 euro per progetto
MILANO – C’è tempo dal 27 Aprile al 30 Giugno per presentare le domande al bando da 1,2 milioni di euro che Regione Lombardia ha destinato ai progetti di filiera corta.
Si tratta di contributi destinati a programmi realizzati attraverso un accordo di partnership tra più soggetti (imprese agricole e altri eventuali partner) e che devono riguardare lo sviluppo di:
- Cooperazione tra aziende al fine di ridurre i passaggi tra produttori e consumatori.
- Tecnologie che facilitino la vendita attraverso la rete internet al fine di migliorare la programmazione produttiva e la concentrazione dell’offerta (a esempio attraverso il commercio elettronico, box schemes, vendita a catalogo).
- Modalità di vendita e promozione che favoriscano il contatto diretto con l’acquirente finale (ad esempio mercati degli agricoltori o farmers market, sistemi di acquisto e consegna a domicilio, vendita in forma itinerante).
L’assessore Fabio Rolfi, all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia fa sapere: “Altre risorse per gli agricoltori lombardi, per promuovere i prodotti del nostro territorio in questo periodo complicato. Abbiamo visto l’utilità del commercio a distanza e della necessità di fare marketing adeguato per rimanere sul mercato. Ridurre le fasi di intermediazione commerciale significa migliorare la competitività delle imprese agricole e collegare maggiormente produttore agricolo e consumatore. Ragionare di filiera e non solo per diverse fasi della produzione significa avere una visione organica e riuscire a razionalizzare le risorse nel modo migliore. In questo modo sosteniamo il potenziamento delle vendite on line, nuova frontiera per i nostri prodotti agricoli”.
Filiera corta
Per filiera corta si intende un’aggregazione di imprese agricole che si organizza per vendere direttamente i propri prodotti o che si affida a un unico intermediario per raggiungere il consumatore finale. Tale intermediario può essere costituito da un’impresa che trasforma il prodotto e lo vende al consumatore finale o da un’impresa che commercializza i prodotti conferiti dagli agricoltori.
Il contributo
Il contributo viene calcolato sulle spese ammissibili: da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 600.000 euro per progetto. Per l’accesso al finanziamento le domande saranno ordinate in una graduatoria decrescente redatta in base a criteri riguardanti numero e dimensione delle aziende agricole e varietà e qualità dell’offerta.