Riforma del fisco, Confcommercio: “Serve un intervento ad ampio raggio”

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Antonio Peccati (Camera di Commercio)

La riforma fiscale annunciata dal Governo e il giudizio della Confcommercio Lecco

Peccati: “Ci sia un confronto strutturato con le parti sociali. E diciamo no all’aumento dell’Iva”

LECCO – Stimolare la crescita economica; sostenere famiglie; imprese e lavoratori, prevenire e ridurre l’evasione e l’elusione fiscale; razionalizzare e semplificare il sistema tributario. Sono questi gli obiettivi della riforma fiscale che il Governo Meloni intende attuare e che è stata presentata in occasione di un incontro svoltosi negli scorsi giorni a Palazzo Chigi, alla presenza anche del vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, Giovanni Da Pozzo.

“Siamo favorevoli a una riforma complessiva del sistema fiscale che gli imprenditori e le famiglie attendono da troppi anni: la pressione delle imposte è da tempo insostenibile e ci sono molte incongruenze che vanno risolte una volta per tutte – commenta il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati – Ma, come ribadito durante l’incontro dai vertici nazionali dell’associazione, la complessità della materia richiede l’adozione di un metodo di confronto programmato e strutturato con le parti sociali. Restando al metodo, condividiamo l’idea di una legge delega, che si propone di perseguire una riforma complessiva del sistema fiscale con gli obiettivi di stimolare la crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, di contrastare evasione ed elusione, di semplificare gli adempimenti e di rafforzare la certezza del diritto”.

Poi il presidente Peccati punta l’attenzione su alcuni dei temi toccati dalla riforma: “Prendiamo atto della volontà di mettere mano all’Irpef puntando sulla conferma del principio di progressività e con obiettivi di equità orizzontale, agendo sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, di una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati ed anche perseguendo una estensione della flat tax. Per quanto riguarda i redditi d’impresa, saranno importanti le scelte, sia in materia di Irpef che di Ires, per favorire il reinvestimento degli utili in azienda, premiando gli investimenti in innovazione e la costruzione di nuova occupazione. Va però chiarito il percorso di progressivo superamento dell’Irap, accompagnato dal ricorso ad una sovraimposta Ires al fine di garantire il finanziamento del servizio sanitario.  Per quel che riguarda l’Iva, invece, gli interventi di razionalizzazione non dovranno comunque tradursi in un incremento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi”.

“Siamo d’accordo sulla semplificazione degli adempimenti e la promozione di compliance come assi per favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, anche attraverso strumenti volontari di concordato preventivo – prosegue – E sono importanti, in questo contesto, la qualificazione dello Statuto dei diritti del contribuente come legge generale tributaria e il riordino della normativa nella prospettiva di un unico Codice tributario”.

Peccati condivide infine anche la posizione assunta in materia di fiscalità green, con particolare riferimento all’accisa sui prodotti energetici e sull’energia elettrica: “Ha fatto bene Confcommercio a ribadire l’esigenza di un approccio che tenga insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

La legge delega contiene i principi della riforma e ne delinea il quadro d’insieme. I decreti delegati, che conterranno le norme attuative, dovranno essere adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega. Nello specifico, i ventidue articoli suddivisi in cinque titoli riguardano: principi generali e tempi di attuazione; i tributi; i procedimenti e le sanzioni; testi unici e codici; le disposizioni finanziarie.