Coinvolti tutti gli attori del mondo economico, sociale e scolastico della provincia
“L’obiettivo è quello di sviluppare strategie per valorizzare l’orientamento scolastico, universitario e lavorativo”
LECCO – La provincia di Lecco ha organizzato la seconda edizione degli Stati Generali dell’Orientamento. Durante l’incontro si è parlato dell’importanza dell’orientamento scolastico e professionale che, attraverso la creazione di un patto territoriale per le competenze e per l’occupazione, possa dare avvio allo sviluppo di un’azione collettiva di collaborazione tra istituzioni, parti sociali, portatori di interesse all’interno degli ecosistemi scolastici, professionali, industriali e delle catene di valore, per garantire l’acquisizione di competenze tecnico-professionali, in linea con la richiesta del mercato del lavoro.
In particolare, è stato presentato lo stato di avanzamento dei gruppi di lavoro previsti dal patto territoriale per le competenze tecnico-professionali e per l’occupazione inerente la fase II della Linea B – Misure addizionali di politica attiva e Linea C – Misure per l’orientamento e l’incremento dell’attrattività, che avrà come finalità: facilitare la transizione dalla scuola al lavoro, favorire il dialogo tra mondo della scuola, studenti, famiglie e mondo del lavoro per un orientamento maggiormente basato sulle reali prospettive in termini di opportunità occupazionali, rilanciare l’istruzione tecnico-professionale e il contratto di apprendistato, promuovere esperienze di lavoro nel corso degli studi e l’utilizzo dei tirocini formativi.
“Il confronto tra i diversi attori sociali è stato molto positivo e proseguirà negli incontri e nei gruppi di lavoro che verranno organizzati durante l’anno – commenta il Consigliere provinciale delegato a Istruzione, Formazione professionale e Centro impiego Carlo Malugani – Nel corso dell’incontro sono state presentate e discusse le varie proposte, che hanno ottenuto una totale condivisione. L’obiettivo è quello di sviluppare strategie sinergiche per valorizzare l’orientamento scolastico, universitario e lavorativo attraverso un potenziamento dell’offerta formativa e dei vari livelli di istruzione. Inoltre, occorre delineare politiche di intervento per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, che devono essere ridotte attraverso interventi mirati e condivisi all’interno della filiera dell’istruzione, formazione professionale, orientamento e lavoro”.