Leuci, Mail bombing per Pisati: “Non spenga il futuro dell’azienda”

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LECCO – Caso Leuci sempre in primo piano: la scorsa settimana i lavoratori hanno lanciato il “Mail Bombing” rivolto a tutti i cittadini di Lecco che vogliono sostenere la battaglia dei dipendenti Leuci affinché la storica fabbrica lecchese non chiuda i battenti. 

L’appello è quello di inviare un breve testo al datore di lavoro Giuliano Pisati e per conoscenza anche all’indirizzo dove i lavoratori raccoglieremo le adesioni. Secondo quanto riferito dai promotori, sarebbero già centinaia le mail spedite al patron della Leuci.
LETTERA – Salvatore Rossi

Egregio Dottor Pisati, in merito alla ormai ben nota questione che coinvolge un pezzo importantissimo e qualificante del nostro operoso territorio, e che solo grazie alla grande determinazione e al grande impegno delle lavoratrici e dei lavoratori mostra ancora spiragli di esiti positivi, desidero dimostrarle tutta la mia contrarietà per l’atteggiamento che l’azienda ha tenuto sino ad oggi. Nutro la speranza che Lei si faccia fin da subito interprete delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori – che larghissima parte hanno avuto nel rendere grande la LEUCI nel mondo – e delle loro famiglie. Non consenta un ulteriore impoverimento della ricchezza del nostro territorio, non consenta che centinaia di persone rimangano senza lavoro e senza reddito, non consenta soprattutto che vengano disperse esperienze, capacità e intelligenze. Sappia cogliere l’impegno che le lavoratrici e i lavoratori stanno profondendo per la salvezza del loro posto di lavoro e dell’azienda”.

NON SPENGA IL FUTURO ALLA LEUCI
IL PROGETTO DI UN INTERO TERRITORIO NON DEVE ESSERE AZZERATO
NON DICA NO ALLA RICONVERSIONE DELLA LEUCI
DIMOSTRI DI ESSERE UN VERO IMPRENDITORE E ALLONTANI L’IMMAGINE DI ESSERE UNO SPECULATORE DI MARCHI E DI AREE IMMOBILIARI

Egregio Dottor Pisati, Le scriverò una mail al giorno fino a quando non sarò certo che si sia imboccato un percorso di risoluzione reale e inviterò quante più persone possibile a fare altrettanto“.