MANDELLO – “Il sogno di ogni imprenditore è quello di vedere la propria attività continuare a svilupparsi in meglio ed anche noi guardiamo ad un futuro di una crescita sempre maggiore per la nostra azienda”.
Marco Taccani Gilardoni incontra la stampa a margine dell‘appuntamento con gli studenti del Politecnico, giovedì mattina, durante il quale sono stati pubblicamente presentati gli esiti di una collaborazione proficua con l’ateneo.
“Il distacco tra il mondo della scuola e quello dell’industria è ancora evidente e va colmato. La Gilardoni Raggi X è legata alla Fondazione Badoni ed è nella Fondazione del Politecnico di Milano insieme ad altre realtà molto più grandi della nostra, con i colossi dell’industria, questo perché la nostra azienda mette a disposizione budget importanti nella collaborazione con le università, investe nella ricerca”.
La fabbrica mandellese è una delle protagoniste nazionali del mercato dei macchinari per la sicurezza, i “raggi X” delle sue apparecchiature consentono i controlli negli aeroporti e nei luoghi sensibili, come sedi istituzionali, musei o i grandi eventi.
“Le aziende intenzionate ad ampliare il loro organico oggi lamentano difficoltà nel reperire persone qualificate, noi sappiamo che anche il più bravo dei neo ingegneri necessità di imparare sul campo ad usare nel concreto le conoscenze che ha acquisito nel suo percorso scolastico. Da quando sono rientrato alla Gilardoni, abbiamo messo tante energie, risorse e tempo nella formazione”.
Dall’autunno del 2016 ad oggi, l’azienda di Mandello ha assunto sessanta persone, andando a colmare l’emorragia di professionalità che aveva lasciato la fabbrica a seguito delle vicende sfociate poi nel processo, per le presunte vessazioni denunciate da alcuni lavoratori, che vede imputata l’ex presidentessa nonché madre di Marco Taccani, Maria Cristina Gilardoni, e l’allora capo del personale Roberto Redaelli, licenziato dopo il cambio di presidenza alla guida della società.
“L’80% dei nuovi assunti sono lavoratori che hanno fatto ritorno in Gilardoni e felicemente” spiega il nuovo presidente.
“Devo spezzare una lancia in favore della mamma – prosegue Marco Taccani – la società è stata gestita per quarant’anni dalla signora Gilardoni, che non a caso è stata nominata Cavaliere del Lavoro. Ha guidato l’azienda molto bene e come solo le donne sanno fare, con un’attenzione quasi maniacale alla robustezza, al conto economico che fosse solido e credibile, come fosse quella della propria famiglia. I problemi non erano di tipo economico, la Gilardoni è sempre stata solidissima dal punto di vista finanziario, necessitava di aggiornamenti culturali e strutturali, è rimasta ferma e statica nei rapporti all’interno dell’azienda”.
“Oggi stiamo investendo nelle infrastrutture ma il nostro maggiore investimento sono gli uomini, le persone di qualità che entrano nella nostra squadra. Il consiglio che vale per tutti gli imprenditori, la qualità nelle persone che lavorano con noi, paga sempre”.