Merate, chiude il negozio Brianza Carni in viale Verdi: “Non trovo macellai esperti”

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Oggi, giovedì, ultimo giorno di lavoro per la rivendita  meratese di Brianza Carni

Il titolare: “Situazione insostenibile. Non potevo più andare avanti così”

MERATE – “Non è che manca il lavoro, manca la voglia di lavorare”. Ne è convinto Giuseppe Rossi che oggi, giovedì, abbasserà la saracinesca del punto vendita meratese della sua ditta Brianza Carni. “Non ne posso più. Sono stanco. Ora basta. È una decisione che ho preso a malincuore, ma dovevo farlo”. Nessun problema legato all’attività in sé, visto che clientela e acquisti non sono mai mancati nel punto vendita di viale Verdi in questi sedici anni di presenza sul territorio meratese. “La questione è che mi sono trovato in difficoltà con il personale e non posso vivere così. Mi sento sotto scacco. E’ un problema che si trascina da diverso tempo: è sempre più difficile trovare personale preparato e che abbia voglia e passione per lavorare”.

A Beverate dagli anni Sessanta

Innamorato del suo lavoro, imparato fin da piccolo quando dava una mano al papà, fondatore negli anni Sessanta, dell’impresa di famiglia con sede a Beverate, Rossi non nasconde che la scelta di chiudere il punto vendita di Merate rappresenti per lui una sconfitta. “Mi spiace davvero tanto. Ma è una scelta decisione obbligata. Quando l’ho aperto, l’ho fatto come un di più rispetto alla mia attività di produzione, macellazione e vendita della carne nello spaccio qui di Beverate. Ora quel negozio mi sta creando troppi problemi e preferisco chiudere. La situazione era diventata ormai ingestibile”.

Un problema di personale

La goccia che ha fatto traboccare il vaso risale a sabato scorso, con l’ennesimo problema di personale registrato. “Sono due anni che cerco personale specializzato e desideroso di lavorare, senza trovarlo. E sono arrivato a un momento che mi sono davvero stancato”. Rossi ha riflettuto a lungo sulla situazione: “Ribadisco. Per quanto vedo dalla mia esperienza personale, a mancare è la voglia di lavorare e di fare sacrifici. Sacrifici che però  sono ricompensati da un adeguato stipendio. Mi alzo tutte le mattine alle 5 e finisco di lavorare alle 20. E lo faccio perché mi piace e perché questo lavoro mi dà ancora soddisfazione. Nei giovani purtroppo non trovo la stessa cosa. Quando dici che devono lavorare il sabato storcono il naso e anche al venerdì pomeriggio iniziano a friggere verso le 16. E’ chiaro che questo lavoro richiede un impegno diverso”. Stasera quindi, la bottega di viale Verdi chiuderà la saracinesca. Tra i clienti si respira tanto dispiacere condito con un pizzico di speranza che la decisione non possa essere definitiva. “Ci penserò su nei prossimi giorni. Mi piacerebbe dire che non resterà chiuso per sempre, ma è una promessa che a oggi non posso fare. Sono davvero troppo stanco per poter andare avanti così”.