Nonostante la crisi, le imprenditrici lecchesi non mollano

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LECCO – Le imprese femminili in provincia di Lecco tengono, nonostante la crisi: il 2012 si è concluso con 5.186 aziende gestite da donne, in sostanziale pareggio rispetto all’anno precedente (5.184) e in controtendenza rispetto alla media nazionale, che ha invece subito un calo dello 0,4%.

Al contrario si è assistito alla diminuzione complessiva delle imprese “blu e rosa” dello 0,8%, leggermente superiore rispetto alla media regionale (-0,5%) e nazionale (-0,7%).

Le statistiche sono state presentate dalla Camera di Commercio di Lecco in occasione della festa della donna nel seminario “Non si era mai vista una crisi del genere” dello scorso 5 marzo, con la presenza di esponenti dell’impresa, dell’Università, delle Istituzioni, Banca d’Italia compresa.

Secondo l’indagine dell’Osservatorio camerale, la quota delle imprese femminili sul totale delle imprese lecchesi sta crescendo, sia pur gradualmente: è passata dal 21,2% di fine 2011 al 21,3% dello scorso anno, valore leggermente superiore alla media lombarda (21,1%).

Dietro l’invarianza del dato aggregato delle imprese femminili lecchesi (+0,0%) ci sono andamenti differenti dei singoli settori: l’agricoltura e il terziario hanno messo a segno una crescita (rispettivamente +0,7% e +0,2%), mentre il manifatturiero è calato dello 0,6%. All’interno del manifatturiero, però, c’è stata una crescita delle costruzioni (+2,7%); viceversa, nel terziario il commercio ha sofferto (-2,7%).

Anche considerando le forme giuridiche, gli andamenti sono differenti: le società di capitale femminili crescono molto (+2,6%), ben più delle società di capitale tout court (+0,5%). Stesso discorso vale per le “altre forme” (femminili +1,6%; totale -0,2%).

Diminuiscono invece le società di persone e le imprese individuali femminili (rispettivamente -0,6% e -0,3%), seppur meno del corrispondente dato aggregato (“blu e rosa”, per intenderci).

Dunque, una fotografia che per la Camera di Commercio apre a qualche spiraglio di fiducia, sebbene non vada dimenticato che la quota delle nostre imprese femminili è ancora bassa rispetto alla media nazionale: a Lecco la percentuale è stimata intorno al 21,3%, quella italiana al 24,3%.

La Camera ha annunciato il proprio impegno soprattutto attraverso il proprio Comitato per l’Imprenditoria Femminile, che di recente si è rinnovato per il mandato 2013-2015, e che sta predisponendo il proprio programma di attività, in cui la diffusione della cultura d’impresa e dell’autoimprenditorialità, l’innalzamento della conoscenza e quindi l’investimento sul piano culturale, dello sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria resteranno gli obiettivi di lavoro, in continuità con la strategia e le azioni dei Comitati che si sono succeduti in Camera di Commercio dalla prima costituzione nel 2000.