Sindacati uniti sul Primo maggio ma divisi sullo sciopero

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LECCO – Iniziativa unitaria dei sindacati, che il primo maggio manifesteranno insieme in piazza Garibaldi per celebrare la Festa del Lavoro.

L’evento, che inizierà alle ore 10, vedrà gli interventi dal palco dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Lecco e non solo: per l’occasione, oltre al sindaco Virginio Brivio, parleranno anche esponenti esterni al mondo sindacale come don Angelo Cupini, fondatore della Comunità di Via Gaggio, e il giornalista Paolo Brivio, direttore della rivista “Scarp de’ tenis”. Nel pomeriggio, invece, la festa proseguirà dal palco di piazza Cermenati con un concerto organizzato dalla Cgil.

Un primo maggio nel quale crediamo serva la volontà di guardare un po’ avanti – ha spiegato Valerio Colleoni, segretario generale aggiunto di Cisl Monza Brianza Lecco – Se vogliamo continuare a piangerci addosso basta fare l’elenco delle aziende che sono in crisi oggi; proviamo a guardare oltre, chiedendo a tutti soggetti di fare la propria parte, per mettere il lavoro come prima emergenza nazionale da affrontare”.

Il lavoro, quindi, al centro delle richieste alle istituzioni, affinché si riparta dall’occupazione per rilanciare il Paese; il lavoro che, però, divide i sindacati proprio in occasione della festività del primo maggio: la questione è quella della liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali ed in particolare della grande distribuzione, che potrebbe scegliere di non chiudere le serrande nemmeno il primo maggio.

Per questo, per quella giornata, la federazione dei lavoratori del commercio della Cgil (Filcams) ha proclamato uno sciopero nazionale: “C’è un diritto individuale di partecipare alle manifestazioni pubbliche e l’unico modo per farlo e dare a questi lavoratori una copertura sindacale – ha sottolineato il segretario generale di Cgil Lecco, Wolfango Pirelli – Tutti i dati dicono che le aperture nei giorni festivi non ha prodotto un aumento dei consumi, vengono solo diluiti nel tempo con costi che poi vengono scaricati sui lavoratori. Una cosa che giudichiamo inaccettabile”.

Una mobilitazione alla quale parteciperà anche la categoria del commercio della Uil (Uiltucs): “E’ necessaria una riflessione, perché quelli che una volta erano momenti di ritrovo della famiglie si sono trasformati in una situazione ingestibile – ha denunciato il segretario generale di Uil Lecco, Salvatore Pellegrino – Queste feste sono momenti indispensabili per le famiglie, soprattutto in una crisi così profonda”.

Allo scioperò, però, non aderirà la Cisl: “Pur condividendone le motivazioni, non crediamo non si possa far pagare i lavoratori di quel settore, che vedono nella giornata di lavoro la possibilità di mandare avanti le proprie famiglie – ha spiegato Colleoni –  La lotta alle aperture straordinarie della grande distribuzione non si realizza attraverso lo sciopero dei lavoratori, credo che il messaggio culturale che le feste debbano essere considerate come tali deve arrivare ancor prima dai consumatori”.