Soldi finiti per la Cig:
sindacati lecchesi uniti nella protesta

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LECCO – Sempre più cassintegrati, sempre più licenziati: anche in Lombardia la fase economica si fa ogni giorno più pesante e i soldi per gli ammortizzatori sociali stanno per esaurirsi. Per questo, martedì mattina, Cgil, Cisl e Uil hanno scelto di manifestare insieme sotto al Pirellone, sede della Regione, affinché nessuno venga lasciato solo nella crisi.

Tra le richieste che i sindacati rivolgono al Governo c’è quella di ulteriori risorse per autorizzare tutte le domande di cassa e mobilità in deroga presentate, insieme ad una ripartizione più adeguata di fondi per la Lombardia, tenendo conto della sua consistenza economica e occupazionale; alla Regione, invece, le associazioni dei lavoratori chiedono che un iter autorizzativo rapido e capace di rispondere alle esigenze di famiglie e imprese.

“Chiediamo che al più presto si intervenga almeno su questi punti – ha spiegato il segretario generale di Uil Lecco, Salvatore Pellegrino – anche perché, in assenza di un governo stabile, c’è il rischio concreto che le esigenze dei lavoratori non vengano soddisfatte”.

I sindacati lecchesi parteciperanno all’iniziativa milanese, che si svolge in contemporanea con quella in piazza Montecitorio a Roma.

“Le risorse per la cassa integrazione, in particolare per quella in deroga, sono assolutamente insufficienti perché destinate dall’attuale governo senza guardare all’aumento della domanda, causato dal persistere della crisi e all’aggravarsi di quest’ultima nelle aziende medio-piccole – ha sottolineato il segretario generale aggiunto di Cisl Monza Brianza Lecco, Valerio Colleoni – Chiediamo inoltre che si lavori di più con le banche, perché gli istituti di credito possono anticipare la cassa integrazione in attesa dell’erogazione da parte dell’Inps, così da non lasciare le famiglie senza un reddito”.

Una situazione da tempo denunciata dai sindacati ed ora giunta al limite: “I dati ci dicono che le difficoltà sono incredibili – ha ribadito il segretario generale di Cgil Lecco, Wolfango Pirelli – soprattutto per quanto riguarda la cassa in deroga dove i decreti autorizzativi sono bloccati e ad oggi non sappiamo se ci saranno risorse disponibili per aprile. Abbiamo l’urgenza assoluta di ottenere queste risorse”.

E se il mondo sindacale fa fronte comune verso le istituzioni, meno condivisione vi è nei confronti di un patto con Confindustria per salvare le fabbriche: se da un lato, anche nel lecchese, Cisl e Uil si sono dette favorevoli ad un’intesa con gli industriali, dall’altra la Cgil si è detta perplessa:

“Non si può chiedere di fare un patto dopo anni di rotture profonde tra Confindustria e Cgil e dopo aver dovuto reggere da soli, in questi anni, un attacco pensante su lavoro e pensioni come quello del governo Berlusconi prima e del ministro Monti dopo – ha denunciato Pirelli – Discutiamo sul merito e partiamo dai punti in comune, ma prima di immaginare un patto c’è un problema di coerenza e di ricostruire delle relazioni positive”.