Taglio delle accise sul gasolio per le serre: soddisfatta la Coldiretti

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COMO-LECCO – “Il taglio dell’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle serre, che decorrerà a partire dall’agosto 2013 fino al 31 dicembre 2015, darà finalmente un sostegno concreto al settore, gravato da forti importazioni di prodotti provenienti dall’estero: Anche per le imprese orticole e floricole lariane, le disposizioni contenute nel decreto legge “Del Fare” del Governo Letta rappresentano davvero una boccata d’ossigeno”.

A parlare sono i vertici della Coldiretti interprovinciale di Como e Lecco. Il riferimento del presidente Fortunato Trezzi e del direttore Francesco Renzoni è al taglio dell’accisa sul gasolio destinato al riscaldamento in serra, previsto dalle disposizioni del decreto legge per il rilancio economico del Paese approvate dal Governo Letta.

Di fatto, il provvedimento salva dalla chiusura un settore da primato del Made in Italy in Europa con oltre 30mila di serre posizionate in tutta Italia che producono fiori e piante ornamentali e ortaggi. Un segmento strategico anche per le nostre province lariane.

“Siamo molto soddisfatti perché dopo anni di richieste disattese – riprende Renzoni – arriva il provvedimento che darà un significativo respiro ad un settore particolarmente toccato dalla crisi”.

Lo stesso presidente nazionale, Sergio Marini, ha ribadito che, sul piano politico, è decisamente positiva “la conferma di orientare le poche risorse disponibili a soggetti professionali che lavorano e vivono di agricoltura, che l’Italia sta anche sostenendo anche a livello comunitario”.

L’esenzione dell’accisa sul gasolio, spiega la Coldiretti,  è fondamentale la competitività delle imprese italiane che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e che spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea.

La nuova norma prevede che l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22 per cento dell’accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri, a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale.

La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale.