LECCO – Crescono le imprese femminili sul territorio lecchese: un trend che ha vissuto un lieve calo solo nel primo trimestre del 2013, pari a 30 unità rispetto al dato di fine 2012 che vede attive 5.126 aziende guidate da donne.
Dati contenuti nel rapporto della Camera di Commercio sull’economia lecchese nell’ultimo anno e a cui plaude il Comitato Imprenditoria Femminile, da sempre impegnato nella promozione di iniziative per sollecitare una riflessione sull’andamento di tali fenomeni nella nostra area, in una prospettiva di lungo periodo.
Come le aziende femminile, anche le donne occupate hanno registrato un costante incremento a partire dal 2002 e, nei primi due anni della crisi, hanno “resistito” meglio rispetto agli uomini (c’è stato addirittura un incremento di un centinaio di unità a fronte di un calo di 3.200 maschi). Tuttavia, nell’ultimo biennio tale situazione si è invertita: gli uomini occupati sono cresciuti di 500 unità, mentre le donne sono calate di 3.600 unità.
Il tasso di occupazione femminile è salito rispetto al 1995 di quasi 11 punti percentuali attestandosi, a fine 2012, al 53% (anche quello maschile è aumentato di quasi 4 punti percentuali: a fine 2012 è del 75,1%). Pertanto il differenziale tra i due tassi di occupazione si è notevolmente ridotto, pur rimanendo ancora di oltre 20 punti percentuali (nel 1995 era pari al 29,3%).
Il numero delle imprenditrici artigiane iscritte all’Inps è cresciuto rispetto al 1995 del 15,8% (contro il +17,4% dei maschi). Ancor più rilevante è stato l’incremento del numero delle imprenditrici commercianti iscritte all’Inps (+50,6%, contro il +46,8% degli uomini). Da sottolineare che nel 2011 – nonostante la crisi – si è raggiunta la cifra più alta sia per le donne che per gli uomini: rispettivamente 4.191 e 7.050 unità.