Monte San Primo, gli ambientalisti scrivono a George Clooney

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Il Monte San Primo (foto erbanotizie.com)

Appello del Coordinamento Salviamo il Monte San Primo all’attore statunitense che ha casa sul lago di Como

“Il suo prestigioso appoggio potrebbe convincere le autorità a impegnarsi nel dialogo e a considerare le proposte alternative”

BELLAGIO – Il Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’, formato da 32 associazioni, si appella a George Clooney – che da anni ha una residenza anche sul lago di Como – con una lettera in cui rende noto al famoso attore statunitense il progetto che prevede nuovi impianti sciistici, innevamento e parco giochi sulle pendici del Monte San Primo.

Questo il testo, tradotto in italiano, della lettera inviata all’attore statunitense:

“Gentile Signor George Clooney,

affacciandosi dalla finestra della sua casa di Laglio lei vedrà oltre il Lago l’imponente profilo del Monte San Primo, una delle poche aree rimaste vergini in una regione densamente urbanizzata e popolata. Tale regione è già oberata da infrastrutture inutili se non dannose.

Ci indirizziamo a lei a nome di questa montagna e dello splendido ambiente naturale del Lago minacciati da un progetto di “sviluppo” che ne stravolgerebbe natura e uso. Si vorrebbero costruire impianti con neve artificiale, stendere tapis roulant e piste in plastica per sci e bob, creare parcheggi, portare migliaia di persone, tutte insieme, tutte in auto creando parcheggi dove adesso abbiamo aree verdi e ambiente naturale.

Il progetto è un nonsenso da un punto di vista ambientale ma lo è anche di più dal punto di vista economico; gli effetti del cambiamento climatico rendono assurda l’idea di realizzare una località sciistica a 1.200 metri di quota.

Trentadue organizzazioni della società civile e oltre duemila e duecento firmatari di una petizione hanno raccomandato una riconsiderazione del progetto. Oggi ci appelliamo a lei perché aggiunga anche il suo nome alla nostra campagna contro un progetto mal concepito. Il suo prestigioso appoggio potrebbe convincere le autorità a impegnarsi nel dialogo e a considerare le proposte alternative che abbiamo fatto per un futuro sostenibile e rispettoso della montagna.

La ringraziamo in anticipo per la sua attenzione a questa importante causa”