Smantellata rete criminale specializzata nei raggiri ai danni di privati venditori
Gli indagati operavano tra Milano e la Lombardia. Oltre 250 passaggi di proprietà con falsi pagamenti nel solo biennio 2022-2023
MILANO — Una rete ben organizzata, un sistema rodato e centinaia di cittadini truffati. È il quadro che emerge dall’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Milano e coordinata dalla Procura della Repubblica, che ha portato all’emissione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di sette cittadini di nazionalità rumena, ritenuti parte di un’associazione per delinquere attiva nel settore della compravendita di auto usate.
Una sola persona è finita agli arresti domiciliari, mentre per altri sei è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’inchiesta, tuttora nella fase delle indagini preliminari, coinvolge complessivamente nove soggetti, indagati — a vario titolo — per associazione a delinquere, truffa, riciclaggio, estorsione e autoriciclaggio.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo aveva messo in piedi un sistema truffaldino ben congegnato, che avrebbe iniziato a mietere vittime dal 2022, colpendo in modo particolare in Lombardia, con una forte concentrazione di episodi nella provincia di Milano. Il modus operandi era tanto semplice quanto ingannevole: gli indagati si presentavano come acquirenti interessati a vetture usate messe in vendita da privati. Una volta accordatisi sul prezzo, procedevano con il passaggio di proprietà dell’auto presso il Pubblico Registro Automobilistico, consegnando al venditore una ricevuta di bonifico bancario che, però, veniva successivamente annullato. Di fatto, l’auto cambiava proprietario, ma il venditore non vedeva mai il denaro.
“Nonostante ai malcapitati venisse consegnata copia del bonifico, l’operazione di pagamento non veniva avviata nei circuiti bancari”, si legge nella nota ufficiale delle Fiamme Gialle. Le auto così acquisite venivano poi rivendute rapidamente a terzi, spesso all’oscuro dell’origine illecita dei veicoli.
L’attività del sodalizio criminale, stando all’analisi dei dati PRA, avrebbe consentito l’effettuazione di oltre 250 passaggi di proprietà nel solo biennio 2022-2023. Un numero che, da solo, dà la misura della portata del fenomeno. I proventi delle truffe, secondo gli approfondimenti economico-finanziari condotti dagli investigatori, venivano infine trasferiti all’estero o reimpiegati attraverso meccanismi di riciclaggio.
Il lavoro della Guardia di Finanza, si sottolinea nel comunicato, “testimonia l’impegno del Corpo, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nel reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale, a salvaguardia dei consumatori e a tutela del mercato”.