La piattaforma “Leccoturism” e Galbiate

Tempo di lettura: 3 minuti
galbiate-firma protocollo turistico

GALBIATE – Riceviamo e pubblichiamo:

Il 23 Luglio scorso a Galbiate si è firmato un importante protocollo d’intesa per la promozione turistica del nostro territorio. Protagonisti di questo accordo, che ha come obiettivo la definizione di una strategia unitaria orientata ad un turismo intelligente e sostenibile, il capoluogo lecchese con altri 13 Comuni limitrofi, fra cui Galbiate. Come giustamente sostiene il sindaco di Lecco “la rete è il valore e la vera forza di questo ambizioso progetto”.

La sigla dell’intesa è avvenuta, come riportato nelle cronache, nella “storica cornice di Villa Bertarelli”.  In realtà il tutto si è svolto nella sala riunioni della sede del Parco Regionale del Monte Barro, che della villa è solo una porzione, così come la foto di rito davanti ai giardini, di proprietà e di competenza dello stesso Parco.

Della Villa Bertarelli di proprietà comunale, come sanno bene i galbiatesi un po’ informati, neanche l’ombra, perchè la villa è inagibile e versa in uno stato di degrado e abbandono inaccettabile. Proprio quella villa che nell’ormai lontano 2008, fu designata dall’ Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei, come faro di irradiazione culturale per il territorio lecchese. Un’incoronazione che avrebbe imposto alle amministrazioni il compito di redigere un progetto di ristrutturazione e di destinazione d’uso credibile, in grado di accedere a finanziamenti senza i quali nessun intervento sarebbe stato possibile.

Invece col passare del tempo, la villa divenne da opportunità a problema, rivelandosi un ingombro per amministrazioni incapaci di avere una strategia e una visione sul futuro del territorio galbiatese. Del resto la situazione è sotto gli occhi di tutti. Mentre gli altri Comuni limitrofi si sono adoperati e hanno valorizzato, chi più chi meno, il loro patrimonio artistico, architettonico e naturalistico, Galbiate è rimasta a guardare.  Oltre alla succitata villa, l’altro “faro” è l’Autostazione, che rappresenta il biglietto da visita per chi sale a Galbiate da Lecco. Un rudere fatiscente al posto di una porta di accesso al paese e alle bellezze naturalistiche del Monte Barro. Ma potremmo più banalmente citare il Sito Cluniacense di Figina, che da qualche anno non fa più parte dell’Itinerario Cluniacense Lombardo, oppure segnalare che l’unico tratto mancante dell’anello ciclo-pedonale del lago di Annone, è proprio quello relativo al nostro comparto di Sala al Barro.

Ci si è mai chiesti come mai a nessuno sia venuto in mente di aprire qui un’attività commerciale, per esempio un ristorante degno di questo nome? Come mai ogni volta che un’attività commerciale chiude, non viene sostituita con un’altra? Come mai quando le più importanti banche internazionali decidono di chiudere alcune filiali, lo fanno tra l’altro proprio qui? E’ solo frutto del caso? E’ il mercato che impone le proprie regole? Se in tutti questi anni il terreno non è stato disossato, non si è arato e non si è seminato, quale potrà mai essere il raccolto?

Quanto conta l’attrattività che un luogo può avere, in funzione dei servizi che può offrire? E l’arredo urbano come la cartellonistica, quanto possono incidere sull’immagine e sulla percezione dei cittadini e di chi transita dalle nostre parti? Sono quesiti che da soli possono fotografare la situazione. Purtroppo non basta la buona volontà e la dedizione di un volontariato molto attivo, per sciogliere i nodi e risolvere i problemi. Criticare è certo più facile che fare, però il tempo è scaduto ed è venuto il momento di rimboccarsi le maniche e agire per recuperare il tempo perduto. Galbiate vanta un’invidiabile posizione geografica, adagiata sulla sella che unisce il Monte Regina con il Monte Barro, dal suo territorio si godono le più belle vedute sulla pianura e sui laghi circostanti. La posizione prevalentemente collinare e la presenza ancora oggi di numerose aziende agricole, fanno di Galbiate un luogo privilegiato per stare a contatto con la natura e godere dei frutti delle attività agro-alimentari.

Abbiamo tutte le carte in regola per ben figurare sulla nuova piattaforma Leccoturism, destinata a diventare il riferimento per tutti coloro che vorranno visitare il nostro territorio.

Giorgio Meregalli