C.so Matteotti chiuso a bici e motorini: “E’ una vergogna”

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LECCO – Da giovedì corso Matteotti, nel tratto compreso tra via Balicco a via Castagnera (per i lecchesi “la riva di Badun”), è offlimits a biciclette e motorini (50cc) a fronte di un divieto di transito istituito dall’Amministrazione Brivio. Motivo? Il manto stradale disconnesso.

Una decisione che ha scatenato una pioggia di critiche e l’ira di alcuni consiglieri di minoranza che non hanno mancato di farsi sentire nella seduta del consiglio comunale di questa sera (lunedì).
La prima a puntare il dito contro il vice-sindaco è stata la capogruppo della Lega Nord  Cinzia Bettega: “Dal momento che da tempo avevo segnalato alla Giunta la necessità di mettere in sicurezza il corso, mi aspettavo sinceramente che venisse preso un provvedimento meno cinico. Probabilmente il Comune vuole scaricarsi le responsabilità  e anziché sistemare la strada con un bel divieto se ne lava le mani. Quella che deve diventare la città del futuro, amministrata da chi dice di essere sensibile alla mobilità dolce e attento all’ambiente, anzichè sistemare la strada risolve il problema con un bel cartello di divieto, così se per caso un ragazzino passa, cade e si fa male s’arrangia… è una vergogna”.

Ad appesantire il carico di critiche ci ha pensato Antonio Pasquini (PdL): “E’ evidente che questo provvedimento è fatto per lavarsi le mani da ogni problema… Mi chiedo e soprattutto chiedo al vice-sindaco: non si poteva trovare una soluzione diversa? Non si poteva intervenire prima? Per anni avete parlato di mobilità dolce, di bikesharing e oggi chiudete una via centrale come corso Matteotti? Se dovessimo seguire questo criterio allora si dovrebbero chiudee un sacco di strade… anzichè impegnare denaro nel giro d’Italia, nel bikesharing, non si poteva sistemare prima quel tratto di strada? Altro che maglia rosa per quanto   riguarda la viabilità dolce con questa decisione meritate la maglia nera”.

Infine, ma non da ultimo, sono arrivate le critiche del leghista Giovanni Colombo: “Mi sembra di essere a Zelig – ha dichiarato Colombo – quel divieto non è una cosa vergognosa, ma una barzelletta”.

Immediata la risposta del vice-sindaco Vittorio Campione: “E’ ovvio che mettere un cartello di divieto non è una soluzione, ma una misura precauzionale che si è resa necessaria a causa del peggioramento delle condizioni del manto stradale. Il Comune – ha precisato il vice-sindaco –  non vuole scaricare nessuna responsabilità ma salvare la vita ai cittadini”. Poi al leghista Colombo ha consigliato di fare un’altra strada per qualche settimana dato che “a gennaio indiremo un bando per assegnare l’appalto dei lavori relativi alla sistemazione del corso”. Dalla minoranza è scattato il countdown.