Fase 2 e camminate in montagna: le ultime dai Comuni lecchesi

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Sentieri aperti a tutti o solo ai residenti? Spostamenti anche in auto o solo a piedi?

Ogni comune fa da sé, ecco le novità. Ma da Regione potrebbe arrivare un chiarimento

LECCO – Sta generando non poca confusione la questione relativa alla pratica dell’attività motoria e sportiva a partire dal 4 maggio in poi, con l’inizio della cosiddetta Fase 2, soprattutto in un territorio come il nostro dove la prativa motoria e sportiva non si limita a parchi e piste ciclabile ma si estende anche alla montagna e i suoi sentieri.

L’ultimo Dpcm del Governo (26 aprile 2020) introduce, a partire dal 4 maggio, la possibilità di effettuare attività motoria e sportiva non più solo nelle vicinanze della propria abitazione e le ‘FAQ’  del Ministero hanno chiarito che è possibile spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività, seppur all’interno della propria Regione.

Il provvedimento aprirebbe quindi alla possibilità di spostarsi, non solo tra Comuni ma anche tra province per praticare moto e sport. Sulle nuove disposizioni è alzata però la levata di scudi di molti sindaci del territorio lecchese che hanno anteposto ordinanze più restrittive, in particolare per quanto riguarda i sentieri di montagna.

Non è una novità che le vette lecchesi siano amate e frequentate da tantissimi provenienti dalle province vicine e non solo, in questo momento molti Comuni preferiscono limitare gli accessi e scongiurare il rischio di troppi arrivi da altri territori.

Però, al momento il quadro delle regole è decisamente frammentato, ogni amministrazione comunale ha stabilito le proprie. E’ probabile che nelle prossime ore Regione Lombardia, sollecitata dagli stessi sindaci, intervenga con una propria ordinanza.

Nel frattempo, facciamo chiarezza con un piccolo riassunto dei provvedimenti presi finora dai comuni in provincia di Lecco:

Lecco, i sentieri restano vietati

Restano chiusi, almeno per altri quindici giorni, i sentieri e percorsi montani escursionistici a Lecco (con eccezioni riguardanti i residenti che hanno abitano in località di montagna, gestori di rifugi e agli organi di soccorso). Chiusa anche la pista ciclopedonale tra lungolago Piave fino confine con il comune di Abbadia Lariana.

Monte Barro raggiungibile solo a piedi

Il Monte Barro riapre agli escursionisti ma solo a piedi. Chi vuole raggiungere la montagna lo può fare partendo a piedi (non in bicicletta) dalla propria abitazione. Tutti i parcheggi del Parco del Monte Barro resteranno chiusi non essendo di fatto possibile accedere in auto agli stessi. Musei, ristorante, ostello, baite, parchi giochi resteranno chiusi fino a nuovo ordine. L’accesso ai sentieri per Pian Sciresa da Malgrate, però, potrebbe venire riservato ai soli residenti. Si attende l’ordinanza del Comune. Da Pescate accesso ai sentieri consentito ai non residenti, anche sulla pista ciclabile del lago (a piedi o in bici), ma con divieto di raggiungere il paese in auto o con altri mezzi.

Valmadrera apre San Tomaso ai residenti

Da lunedì 4 maggio i residenti di Valmadrera potranno andare a San Tomaso a piedi o in bicicletta lungo sia la strada agro-silvo-pastorale che i sentieri. Non sarà comunque possibile accedere con l’auto a via San Carlo Borromeo e Fraz. Belvedere (accesso consentito solo ai residenti). Le attività sportive e/o motorie possono essere praticate partendo direttamente dalla propria residenza o domicilio posto all’interno del territorio comunale.

Civate, sentieri raggiungibili solo a piedi

Le camminate sui sentieri (San Pietro al Monte, Cornizzolo) sono possibili anche per i non residenti nel comune di Civate, ma partendo a piedi dalla propria abitazione e raggiungendo il paese senza mezzi pubblici o privati.

La ciclopista del Lago di Annone

Aggiungiamo per gli interessati anche la ciclopista del Lago di Annone. I Comuni di Annone, Galbiate, Oggiono, Civate e Suello annunciano la riapertura della pista ciclopedonale  che dal 4 maggio è di nuovo transitabile per attività motoria e sportiva, ma è raggiungibile solo a piedi e in bicicletta partendo dalla propria abitazione.

Valsassina. Pasturo apre i sentieri (fino ai Comolli) anche ai non residenti purché arrivino a piedi

Pasturo vieta la possibilità di raggiungere il paese in auto per praticare attività motoria e sportiva. E’ vietato accedere e percorrere percorsi montani/escursionistici posti ad altitudine superiore a quota neve e comunque è vietato oltrepassare la Località “Baite Comolli”, fatta eccezione per i gestori di rifugi, personale di soccorso, di polizia e protezione civile. Resta vietata l’arrampicata sportiva sulle Falesie. Le attività sportive e/o motorie possono essere praticate ovunque partendo direttamente dalla propria abitazione di residenza o domicilio.

A Premana, il Comune attende chiarimenti dalla Regione. Introbio non ha ancora emanato provvedimenti, possibili novità da lunedì con apertura dei sentieri anche ai non residenti ma raggiungibili solo a piedi, fino a limite neve. A Ballabio si attende a breve l’ordinanza del sindaco che dovrebbe aprire i sentieri, fino ad un limite di quota, ai soli residenti.

Mandello e Abbadia, sentieri aperti fino a 1400m di quota

Sentieri aperti a Mandello fino a quota 1400 metri per attività motoria o sportiva (possibili quindi al Sileccio, Gardata, Manavello, Era…) solo per i residenti. L’ordinanza del Comune non permette di raggiungere il territorio mandellese con mezzi di trasporto pubblici o privati.

Simile provvedimento prenderà Abbadia dove è stata stabilita la riapertura dei sentieri eccetto i sentieri n° 7 (Cresta Cermenati) e n°8 (Direttissima) dal Rif. Carlo Porta. Resta interdetta l’area della Grigne sopra i 1400 metri; l’attività sportiva e motoria sul territorio è permessa solo con partenza e arrivo (a piedi o in bicicletta) dalla propria abitazione, senza il vincolo di residenza nel comune di Abbadia.

Varenna: il Sentiero del Viandante resta chiuso

Varenna opta per regole più stringenti nella Fase 2 rispetto all’attività all’aperto confermando ancora il divieto di accesso e di transito sul Sentiero del Viandante

In Alto Lario: solo per residenti o proprietari di seconde case

I comuni di Dervio, Dorio e Colico hanno scelto di emanare una ordinanza in cui si stabilisce che chi non è residente, proprietario di seconda casa o domiciliato in paese da prima dell’8 marzo non può accedere a passeggiate a lago e monti.

Il Parco del Curone: sentieri aperti a chi li raggiunge a piedi

Sentieri aperti ma raggiungibili solo a piedi. Alla luce della cosiddetta fase 2, il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone ha indicato le nuove modalità di fruizione delle strutture e dei percorsi ubicati all’interno dei confini dell’area.

Restano chiusi i comparti di proprietà e gestione dell’Ente come Ca’ Soldato e il relativo parcheggio, Cascina Butto e le aree di pertinenza, nonché tutte le strutture di servizio. L’accesso agli uffici di Cascina Butto è possibile solo previo appuntamento telefonico (039.9930384) e solo per esigenze indifferibili. Vengono riaperti invece i sentieri (il cui accesso era stato chiuso con ordinanze di diversi Comuni) che potranno essere utilizzati da pedoni e ciclisti nel rispetto delle norme del Parco e delle disposizioni previste dalle sopraindicate determinazioni legislative e amministrative. Non si può raggiungere il parco in automobile o con altri mezzi ma solo a piedi e in bici dalle proprie abitazioni.