I “Nicolini d’oro” sono stati consegnati a Paolo Cereda (a.m.), Società Calcio Lecco 1912 e Mauro Lanfranchi
Nel suo discorso alla cittadinanza il sindaco ha posto l’accento su tre aspetti “per migliorare il mondo in cui viviamo: Entrare nel merito delle cose, integrazione e fiducia”
LECCO – Il rinnovato Auditorium del Centro Civico Sandro Pertini di Germando questa mattina, domenica, ha ospitato la consegna delle civiche benemerenze di Lecco, con i “San Nicolò 2023” che sono stati assegnati a: Paolo Cereda (a.m.) figura rilevante dell’associazionismo lecchese, referente provinciale di “Libera”, scomparso nel 2017; società Calcio Lecco 1912, promossa in serie B dopo 50 anni con la presidenza di Leonardo Paolo di Nunno e Mauro Lanfranchi, fotografo naturalistico di fama internazionale.
A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che ha salutato e ringraziato tutti i presenti, in particolar modo le autorità civili, politiche e militari, riservando poi un pensiero al compianto Matteo Ripamonti consigliere comunale e capogruppo della Civica Fattore Lecco recentemente scomparso.
Quindi, partendo dal contesto Internazionale in cui ci troviamo, con due guerre in atto, il primo cittadino si è chiesto come sia possibile contribuire a cambiare e migliorare il mondo in cui viviamo, partendo da quel francobollo di terra che è il Comune, il livello più piccolo della gerarchia amministrativa?
“A mio personale avviso – ha dichiarato il sindaco – ciò è possibile seguendo tre linee ben definite che per me assumono oggi valore di paradigma. La prima: entrare nel merito delle cose, anziché galleggiare sulla superficie delle parole: la complessità attuale richiede analisi, testa, ragionamento, valori. Chi vende slogan superficiali, con soluzioni a buon mercato, inganna i cittadini senza risolvere i problemi. La seconda, preferire l’integrazione rispetto all’esclusione. Guardare in faccia chi porta interessi o esigenze differenti è segno di dignità e di rispetto delle identità, a partire dalla nostra, ma in una prospettiva di confronto e di sintesi. Infine, ma non da ultimo la terza: costruire un contesto di fiducia tra le persone, anziché di conflitto, rivalsa e polemica. E in questo chi è chiamato a occuparsi della cosa pubblica, dovrebbe sentirsi responsabile in prima persona”.
Quindi il sindaco ha sottolineato “Entro queste coordinate si spiega il perché del sistema di azioni che il Comune sta mettendo in atto e che, come vedremo, riguardano spazi, strutture, ma soprattutto persone. Infatti, il nostro approccio è sempre quello di abbinare lo spazio a una proposta, perché mentre costruiamo nuovi spazi, costruiamo anche le relazioni con le persone che li vivranno”.
Dopodiché, partendo proprio dal menzionare l’Auditorium del Centro Civico Sandro Pertini di Germando da poco reso di nuovo fruibile, ha riavvolto il nastro su quanto svolto sinora: “il 2022 l’anno dei progetti e il 2023 quello dei cantieri” e quanto è previsto nel 2024 che il sindaco ha battezzano come “anno della Città che cresce”.
Non è mancato un passaggio sulla viabilità: “Non voglio sottrarmi al tema viabilistico – ha detto – Partendo da una considerazione esplicita di cui ciascuno dovrebbe essere consapevole: quando uno è fermo in coda in macchina, non è ‘nel’ traffico, ma è ‘il’ traffico. Per questo affrontiamo la strategia di decongestionare la città nelle ore di punta attraverso due strumenti: quello delle infrastrutture e quello dei comportamenti”. Sul primo fronte abbiamo ben lavorato con la rimozione dei semafori e il nuovo sistema funzionale di rotatorie che, in questo 2024, renderemo definitive” evidenziando poi che “il maggiore contributo strutturale sarà offerto dal quarto ponte in uscita da Lecco”.
Sul lato dei comportamenti individuali, il sindaco ha ribadito la scelta, ove possibile, di usare mezzi alternativi all’auto privata. (Qui l’intervento integrale del sindaco).
Quindi si è passati alla consegna delle Civiche Benemerenze, assegnate dalla Conferenza dei Capigruppo, composta dal sindaco, dal presidente del Consiglio Comunale Roberto Nigriello e dai vicepresidenti e dai Capigruppo consiliari.
La prima è stata consegnata a Paolo Cereda alla memoria, onorificenza ritirata dalla moglie Antonia Giovenzana con i figli Silvia e Luca.
“Nostro padre gesticolava moltissimo – ha spiegato il figlio Luca dopo il video introduttivo con cui è stato ricordato il padre Paolo – Ma per lui non era un modo come lo è per molti di scaricare la tensione, i suoi erano segni con un significato, segni che indicavano qualcosa. Ecco, se c’è una cosa che vorremmo rimanesse a memoria di nostro padre alla Città di Lecco, è la volontà di trasformare i segni, a volte idee e a volte gesti, in azioni, soprattutto a favore dei ragazzi, cosa che nel nostro piccolo stiamo cercando di continuare a fare, parlando ai giovani di legalità e di cittadinanza attiva”.
La seconda Civica Benemerenza è stata consegnata ad un emozionato Mauro Lanfranchi, lecchese doc, il quale ha ripercorso le tappe principali della sua lunga vita professionale di fotografo, dagli inizi, quando esordì nel mondo delle foto subacquee fino alla fotografia naturalistica di montagna che ha caratterizzato buona parte del suo lavoro. “Quando il sindaco di Lecco mi ha chiamato – ha raccontato Lanfranchi – Mi son chiesto: ‘Sel g’ha ches che? (cos’ questo qua, ndr). Vorrà qualche immagine’. E invece, mi ha dato questa bella notizia che mai mi sarei aspettato, ma mi ha fatto piacere”.
Lanfranchi ha poi ammesso: “Nei giorni successivi alla chiamata del sindaco ho fatto una riflessione, chiedendomi se i miei concittadini fossero d’accordo con l’assegnazione della Civica Benemerenza. Poi, facendo un excursus della mia vita professionale, quasi interamente dedicata alla fotografia, mi sono accorto che in effetti un po’ di cose le ho fatte, generando un archivio di oltre un milione di foto…”. Lanfranchi ha quindi ringraziato il fautore del suo primo successo fotografico, ovvero l’editore Paolo Cattaneo, che nel 1996 ha pubblicato il libro ‘Lecco: nel vivo di una città lombarda’ al quale ne sono seguiti altri cinque a firma di Lanfranchi. Quindi, ha citato la rivista Orobie con cui ha collaborato per oltre 20 anni e ringraziato il Foto Club Lecco, concludendo: “Vorrei dedicare questo onorificenza alla mia famiglia, a mia moglie Celestina in primis, perchè essere la moglie di un fotografo non è così facile, e ai miei due figli: Matteo e Mara“.
E’ toccato poi al Patron Paolo Leonardo Di Nunno ritirare la Civica Benemerenza conferita alla socità Calcio Lecco 1912, sul palco con lui sono saliti anche i suoi tre figli. “Ringrazio tutti per questa Benemerenza – ha esordito di Nunno, aggiungendo – Volevo ricordare, visto che nessuno lo ha detto, che questa squadra non l’ho portata dalla Serie D alla Serie B, ma dal fallimento alla serie B”, ringraziando poi nuovamente tutti per il premio.
La cerimonia ha visto la presenza anche del Sindaco di Igualada Marc Castells e del Presidente del comitato dei gemellaggi Josep Junyent. Affidata invece all’orchestra Scuola Civica di Musica Lecco l’apertura e la chiusura dell’evento con due esecuzioni musicali. Al termine della consegna della Civiche Benemerenze, i presenti sono stati invitati nella vicina sala per gustare le magnifiche mele caramellate realizzate in onore del patrono di Lecco, San Nicolò, dagli alunni del laboratorio di pasticceria dell’Enaip, guidati dal professore Marco Gennuso.
I profili dei benemeriti di Lecco, 2023
Paolo Cereda (alla memoria)
Fondatore di LIBERA Lecco, nato a Lecco nel 1963 e scomparso nel 2017. Cooperatore internazionale dal 1987 al 1999, professionalmente impegnato nell’ambito dei servizi alla persona, dal 2011 si dedica tenacemente alla promozione della conoscenza del fenomeno mafioso, delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati. Anche grazie alla sua determinazione è dovuta la rinascita della ex pizzeria Wall Street, oggi FIORE Cucina in libertà. Come testimoniano i premi a lui intitolati, anche dopo la sua morte, Paolo Cereda continua a rappresentare un punto di riferimento nella promozione della legalità e dell’impegno civico a sostegno dei più deboli.
Mauro Lanfranchi
Fotografo, nato a Lecco nel 1952 e da sempre residente in città. La passione per la montagna e la fotografia lo ha portato a percorrere le Alpi, dalle Dolomiti al Monte Bianco, immortalando i luoghi teatro delle imprese dei grandi alpinisti lecchesi e collegando idealmente le montagne di Lecco con le grandi cime dell’arco alpino. Vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, grazie a scatti che hanno trovato spazio sulle maggiori riviste di outdoor e viaggi italiane, su volumi di fotografia, calendari e sui quotidiani e settimanali lecchesi, Mauro Lanfranchi ha diffuso, sia presso il grande pubblico sia agli occhi di giurie prestigiose internazionali, le montagne, la natura e i paesaggi del nostro splendido territorio.
Calcio Lecco 1912 (promozione in serie B – presidenza Di Nunno)
La società sportiva calcistica, che porta il nome della Città di Lecco, nel 2023 è riuscita a compiere la straordinaria impresa di riportare la prima squadra in serie B dopo oltre 50 anni. Sotto la guida appassionata del Patron Paolo Leonardo Di Nunno, promotore di un’accademia che permette a più di 350 ragazzi e ragazze di effettuare attività sportiva a Lecco, la prima squadra della Calcio Lecco è risalita dalla Serie D alla serie B. Una promozione storica, frutto del lavoro della Presidenza con i dirigenti. Il risultato ottenuto dalla Calcio Lecco 1912 ha restituito forza ed entusiasmo a migliaia di tifosi lecchesi, alle giovani leve sportive e alla città intera, trasformando in realtà il sogno di vedere la squadra, guidata da Paolo Leonardo Di Nunno, giocare ai massimi livelli. La sua storia è un esempio di come la passione, la determinazione e la perseveranza possano portare a risultati straordinari, anche a fronte di circostanze avverse.