LECCO – Da cinquant’anni è un punto di riferimento per tutti gli abitanti del quartiere di Maggianico, periferia sud di Lecco. Stiamo parlando di Giambattista Valseschini e del suo negozio CRAI, un’attività a gestione familiare che è ormai indissolubilmente legata al rione.
“Abbiamo celebrato sabato scorso il nostro cinquantesimo anno di attività in compagnia dei clienti più affezionati. Per festeggiare l’evento, oltre al tradizionale rinfresco, ci è venuta l’idea di offrire qualcosa alla comunità. La scelta è caduta su un defibrillatore da donare alla Pool 2001, che possa essere utilizzato anche dall’oratorio e dal centro La fonte.”
Approfittiamo della ricorrenza per fare un piccolo viaggio insieme al signor Giambattista, partendo dagli inizi della sua storia.
“Erano altri tempi… io ho iniziato a lavorare come garzone da bottega a soli undici anni, prima come dipendente e poi come gestore di un negozio. A ventisette anni ho avuto l’occasione di aprire la mia prima bottega, un piccolo negozio di soli venti metri quadri. Dopo dieci anni di attività – nel 1978 – abbiamo acquistato quello attuale, ai tempo il negozio più grande di Lecco assieme alla SMA – grande ben 150 mq – allargato poi a 250 mq pochi anni dopo.”
Il periodo in cui Valseschini iniziò la sua attività era molto diverso da quello attuale. “Oggi non credo che sarebbe possibile fare quello che feci io, ossia aprire un negozio da zero. I tempi sono cambiati, il lavoro rende meno e la nostra fortuna è che abbiamo acquistato i muri del negozio. Anche se la crisi ci penalizza, abbiamo costruito coi nostri clienti un rapporto molto umano. Loro hanno meno soldi da spendere e a volte si trovano in difficoltà, noi non ci formalizziamo. Se possiamo aiutarli lo facciamo con gioia, specie per quelle famiglie che hanno problemi seri.”
Al negozio CRAI di Maggianico lavora l’intera famiglia Valseschini. Oltre al patriarca Giambattista, sono impegnati nell’attività anche il figlio Marco, la figlia Monica e la moglie Gabriella. La “seconda figlia” è la commessa dell’attività, assunta oltre trent’anni fa quando era poco più che quattordicenne.
“Ormai il mio impegno nel negozio è relativo. Vado tutte le mattine a dare una mano quando mio figlio esce per il servizio di consegna a domicilio gratuito, un altro modo per aiutare le persone anziane che non sono in grado di fare la spesa da sole. A 76 anni però mi godo anche il mio tempo libero, suono in tre compagnie musicali e mi diverto. In caso di bisogno però sono sempre pronto a dare una mano ai miei figli, un consiglio esperto alla fine fa sempre comodo.”
Per chiudere l’album dei ricordi, chiediamo a Giambattista se ha qualcuno a cui deve dire grazie. Il suo ricordo ci porta indietro in un tempo più umano.
“Ho avuto una grande fortuna nella vita, quella di incontrare il sig. Fumagalli. Ai tempi io non avevo una lira e lui mi offrì il mio primo negozio, i famosi 20 metri quadri, senza chiedermi nulla. Mi disse che lo avrei pagato a seconda di quanto mi sarebbe stato possibile farlo e io potei iniziare la mia attività. Oltre alla mia famiglia poi devo ringraziare anche la mia “famiglia allargata”, ossia quei clienti che da anni vengono a servirsi da noi. Ormai siamo arrivati alla terza generazione, è una bella soddisfazione.”