LECCO – Oltre 120.000 prestazioni l’anno, delle quali 60.000 interne e di Pronto Soccorso e 60.000 ambulatorali : sono i numeri della Radiologia del Presidio Ospedaliero di Lecco, Struttura Complessa del Dipartimento Immagini e Terapia Radiante dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco.
In occasione di questa puntata di Day-Hospital incontriamo il direttore Dott. Rodolfo Milani Capialbi, il quale ci illustra l’attività del reparto che , con l’ampio ventaglio di prestazioni offerte, è in grado di soddisfare , con competenza e professionalità, gran parte delle richieste di indagini diagnostiche e di procedure interventistiche sia intraospedaliere che ambulatoriali.
“Per quanto riguarda l’attività rivolta ai pazienti ricoverati – ci spiega il Direttore – la Radiologia deve rispondere alle esigenze dei reparti di degenza e del Pronto Soccorso, con rapidità e competenza. L’alta professionalità dei nostri radiologi e la stretta sinergia con i medici specialisti che operano in Ospedale hanno consentito di acquisire specifiche competenze nella Diagnostica Senologica, nella Diagnostica per Immagini del Collo, del Torace, dell’Addome, della Pelvi Maschile e Femminile, dell’Apparato Muscolo-Scheletrico, nelle Procedure Interventistiche Eco o TC guidate e nell’Interventistica Vascolare ed Oncologica” .
Intensa è l’attività in campo oncologico, in prevalenza TC e Risonanze Magnetiche , sia stadiazioni prima di un intervento chirurgico o di un trattamento di radio o chemioterapico sia controlli evolutivi dopo la terapia.
“Eseguiamo , inoltre – continua Milani Capialbi – procedure interventistiche su lesioni focali epatiche, con radiofrequenza o microonde sotto guida ecografica e trattamenti di embolizzazione con chemioterapici, tramite angiografia selettiva. Si tratta – spiega il Primario – di procedure mininvasive alternative (o sostitutive) alla chirurgia , in grado di provocare la necrosi completa della lesione epatica , evitando l’intervento chirurgico”.
Le prestazioni di Pronto Soccorso sono oltre 28.000 l’anno. Anche le indagini diagnostiche nell’ambito della patologia ginecologica, gastroenterologica, epatica e del collo hanno numeri importanti.
Sono molteplici le Tecniche Diagnostiche utilizzate dall’equipe radiologica del Manzoni nell’attività quotidiana: dalla Radiologia tradizionale all’Ecografia , dalla TAC alla Risonanza Magnetica , dalla Mammografia alle Procedure Interventistiche .
Dall’inizio del 2013, in collaborazione con i Cardiologi dell’Ospedale, viene svolta , con regolarità ed autonomia, l’attività di Risonanza Magnetica Cardiaca che negli scorsi anni era saltuaria e supportata da una consulenza con l’Università di Pavia.
Un traguardo, questo, raggiunto anche grazie al contributo del dottor Francesco Cantù, il giovane primario di Cardiologia scomparso sulle Alpi francesi l’inverno scorso , di cui il direttore Milani Capialbi conserva una fotografia, appesa ad una parete del suo studio.
“Si tratta – racconta – di una metodica fortemente voluta da Cantù che la riteneva di grande utilità diagnostica per la sua attività di elettrofisiologia. Uno dei nostri Radiologi ed un Cardiologo dell’Ospedale, nel corso del 2012, hanno frequentato un corso intensivo nelle tecniche di Cardio Risonanza che ci ha consentito di avviare l’attività in modo autonomo: questo tipo di indagine per ora è riservata ai pazienti interni proposti dalla Cardiologia”.
Finora abbiamo parlato dell’attività rivolta ai pazienti ricoverati ma dobbiamo ricordare che circa il 50% dell’ attività della Struttura (oltre 60.000 prestazioni) è rivolta ai pazienti ambulatoriali ossia ai pazienti inviati dai Medici di famiglia per accertamenti.
Accanto agli esami radiologici del torace e dello scheletro si eseguono ecografie di tutti i distretti corporei, Ecocolor doppler vascolari, Tac e Risonanze Magnetiche del collo, del torace, dell’addome e dell’apparato muscolo scheletrico, Mammografie ed Agobiopsie guidate con l’ecografia o con la TAC.
“ Nel corso del 2012 – snocciola Milani Capialbi – abbiamo eseguito 9500 ecografie ( il 16% in più rispetto al 2011), 4500 TAC (+18% rispetto all’anno precedente), 1500 Risonanze Magnetiche (+7%), 5500 Mammografie ed oltre 1000 Agobiopsie”.
La radiologia è stata dotata, di recente, di due moderne apparecchiature TAC multistrato di ultima generazione, veloci e performanti; la Risonanza Magnetica è stata sottoposta , invece, ad un importante aggiornamento solo due anni fa e la diagnostica radiologica del Pronto Soccorso è stata dotata, nel 2012, di una sofisticata apparecchiatura digitale telecomandata.
“A proposito delle TAC – afferma il Direttore della Radiologia – il soffitto delle due sale che è stato impreziosito da due paesaggi a colori illuminati, uno dei quali ritrae le nostre montagne; queste immagini contribuiscono a rendere più accogliente la sala e ad attenuare la tensione dei pazienti che si sottopongono all’esame”.
Anche le pareti delle diagnostiche e delle sale d’attesa sono state tinteggiate con colori vivaci che contribuiscono a rendere meno austeri e più gradevoli gli ambienti.
“La nostra Struttura – spiega ancora – partecipa attivamente anche all’attività di screening mammografico sia di primo che di secondo livello promosso dall’ASL della Provincia di Lecco ed è sede del centro unico di refertazione anche per le mammografie di screening eseguite nelle Strutture Sanitarie private della città. Nel 2012 l’Azienda Ospedaliera ha eseguito circa 6800 mammografie di screening distribuite nei tre Presidi di Lecco, Merate e Bellano”.
Ma quanto è importante effettuare questo tipo di screening? “Sicuramente molto, e siamo soddisfatti per la buona adesione che annualmente registriamo da parte delle donne. I dati forniti dall’ASL indicano un’adesione al programma di oltre il 70%”. Forse l’unico limite è che questo esame, per ora, è riservato alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. I richiami per ulteriori approfondimenti nel 2011 sono stati circa il 6% degli esami eseguiti.
A questo proposito , puntualizza il Primario, “è bene chiarire che approfondimento non significa necessariamente la presenza di una lesione sospetta , ma semplicemente che i radiologi che leggono le immagini ritengono opportuno completare l’esame con altre proiezioni radiografiche o con un’ecografia. I dati forniti dall’ASL indicano che nel 2011 sono state invitate, in tutta la provincia, 18.638 donne , il 75 % delle quali ha aderito all’invito di effettuare una mammografia di screening. 710 donne sono state in seguito richiamate per un approfondimento diagnostico e , di queste – conclude – 50 sono state sottoposte ad intervento chirurgico, con diagnosi di lesione maligna” .
In conclusione? Rodolfo Milani Capialbi ne è convinto e consapevole: “i lusinghieri risultati della nostra Radiologia – spiega orgogliosamente – non sono merito mio, che rivesto l’incarico di direttore da meno di un anno , ma di tutto il personale medico, tecnico, infermieristico ,ausiliario ed amministrativo che svolge quotidianamente la sua attività con professionalità e competenza, nonché del mio predecessore, Giuseppe Taddei, che ha diretto la Struttura per otre 20 anni”.