Scuola e trasporti, nessuna modifica (almeno per ora) agli orari di ingresso alle superiori

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Il tavolo di coordinamento provinciale sta comunque vagliando un piano b nel caso la situazione dovesse peggiorare

Rocca: “La scuola si sta confermando un luogo sicuro dove svolgere le lezioni. I problemi sono altrove. Pronti a valutare anche gli ingressi a turni”

LECCO – Nessuna modifica, almeno per ora, agli orari di ingresso già in vigore per le scuole superiori lecchesi. E’ la decisione presa al termine del tavolo di coordinamento provinciale che si è tenuto nella tarda mattina di oggi, martedì, per fare il punto su quanto previsto dal nuovo decreto del presidente del Consiglio in merito all’organizzazione delle scuole superiori. Presenti i referenti di Ats, Provveditorato, Prefettura, Comune di Lecco e Provincia che hanno convenuto tutti sull’importanza di tenere aperte le scuole.

“Il sistema scolastico a oggi sta tenendo – conferma il consigliere provinciale con delega all’Istruzione Felice Rocca – . Grazie ai protocolli messi a punto nei mesi scorsi, la scuola si sta rilevando un posto sicuro dove poter svolgere le lezioni. I contagi avvengono in ambito extrascolastico”.

Il consigliere provinciale Felice Rocca

A preoccupare è tutto quello che ruota intorno, a cominciare da trasporti, assembramenti fuori dagli istituti e comportamenti dei giovanissimi che, una volta usciti di classe, sembrano dimenticare le regole base di contrasto al diffondersi del coronavirus. “La situazione, pur nella consapevolezza dei contagi in aumento, non richiede particolari interventi di modifica all’organizzazione finora messa in campo. La circolare diffusa dal ministero dell’Istruzione chiarisce che sta proprio ai tavoli di coordinamento territoriale valutare, in base alle singole situazioni, se e quali modifiche apportare all’impianto scolastico,  a partire dagli ingressi”.

Al vaglio l’ipotesi di ingressi a turni qualora la situazione peggiorasse

Per ora, quindi, nulla verrà cambiato. “Per il nostro territorio, la questione non è tanto entrare alle 8 o alle 9 – continua Rocca -. Proprio per questo, durante il tavolo di oggi, ci siamo confrontati e abbiamo iniziato a ragionare intorno a nuove ipotesi, qualora la situazione dei contagi dovesse ulteriormente peggiorare”. Si ragiona insomma intorno a un piano b che potrebbe vedere l’organizzazione dell’ingresso a scuola su turni, al mattino o al pomeriggio in modo da decongestionare ulteriormente i trasporti pubblici. “Sono ipotesi ancora aperte e tutte da valutare. Il provvedimento avrebbe la ratio di dimezzare però i flussi di studenti abbassando notevolmente il volume di traffico”.

Nuovo vertice venerdì

I referenti del tavolo di coordinamento si sono salutati dandosi appuntamento a venerdì. “In questi giorni valuteremo l’incidenza sui trasporti della didattica a distanza, introdotta così come previsto dall’ordinanza regionale in maniera alternata a quella in presenza in tutte le scuole del territorio. Valuteremo quindi se sarà necessario prendere ulteriori provvedimenti o aggiustare il tiro”. Rocca ricorda comunque che le normative attualmente in vigore permettono l’utilizzo dei mezzi pubblici alla capienza dell’80%.