Pavia e Brescia le province più pericolose, Lecco in ‘zona bianca’
I dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega
LECCO – “Dall’inizio di gennaio del 2024 alla fine di novembre in Lombardia sono morti oltre 15 lavoratori ogni mese. Un bilancio terribile per la regione con la più elevata popolazione di occupati. Ciononostante resta ancora in zona gialla, ovvero accanto alle regioni che nel nostro Paese fanno emergere incidenze di mortalità inferiori alla media nazionale”.
Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, esordisce così nella descrizione dell’andamento infortunistico del 2024 in Lombardia sulla base delle ultime elaborazioni realizzate dal proprio team di esperti.
Il rischio di morte in Lombardia, Provincia per Provincia
Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Vega di Mestre elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
La zona gialla, quella in cui si trova la Lombardia, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. E a fine novembre 2024, il rischio di infortunio mortale in Lombardia (26,9 morti per milione di occupati) risulta essere inferiore rispetto alla media nazionale pari a 31,0.
Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in regione si scopre che in zona rossa ci sono Pavia (63,5) e Brescia (56,5). In zona arancione: Cremona (32,4). In zona gialla: Lodi (29,9), Mantova (27,6), Monza Brianza (27,2) e Sondrio (26,9). In zona bianca: Bergamo (22,4), Lecco (20,6), Milano (18,6), Varese (12,8) e Como (7,5).
In Lombardia da gennaio a novembre 2024 171 decessi
Sono 171 i decessi da gennaio a novembre 2024 (contro i 160 di fine novembre del 2023): 121 quelli rilevati in occasione di lavoro (2 in meno dello scorso anno) e 50 quelli in itinere (13 in più del 2023). La regione è tristemente prima in Italia sia per numero di vittime totali, sia per decessi in occasione di lavoro.
Il più elevato numero di decessi totali è stato registrato in provincia di Milano (42). Seguono: Brescia (39), Pavia (18), Bergamo (17), Monza Brianza (15), Varese (9), Lodi (8), Mantova e Cremona (7), Como (4), Lecco (3) e Sondrio (2).
Mentre Brescia e Milano sono in cima alla graduatoria quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro, rispettivamente con 31 e 28 vittime. Seguono: Pavia (15), Monza Brianza e Bergamo (11), Varese, Cremona e Mantova (5), Lecco e Lodi (3), Como e Sondrio (2).
Aumentano le denunce di infortunio
A fine novembre 2024 le denunce di infortunio totali sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2023: erano 101.643 e ora sono 101.194.
Le Attività Manifatturiere, alla fine di novembre 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (14.770). Sono seguite da: Trasporti e Magazzinaggio (6.410), Commercio (5.567), Sanità (5.431) e Costruzioni (5.387).
È la provincia di Milano quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (33.549), seguita da: Brescia (14.144), Bergamo (11.846), Varese (9.056), Monza Brianza (7.168), Como (4.839), Mantova (4.632), Cremona (4.326), Pavia (4.309), Lecco (3.208), Lodi (2.135) e Sondrio (1.982).
Infortuni per genere e nazionalità
Sono 36.109 le denunce di infortunio totali delle donne lavoratrici (27.803 in occasione di lavoro) e 65.085 quelle degli uomini (55.289 in occasione di lavoro). E sono 16 le donne che hanno perso la vita: 10 in occasione di lavoro e 6 in itinere.
Le denunce dei lavoratori stranieri sono 26.149 su 101.194 (quasi il 26%). E sono 21.361 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro.
Sono 56 i lavoratori stranieri deceduti nei primi undici mesi del 2024 su un totale di 171 (circa 1 su 3), 43 dei quali in occasione di lavoro su un totale di 121 (anche in questo caso una vittima su tre è straniera).
L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
La zonizzazione
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.
Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.
Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.
Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.