Magica alba in solitudine… Da una foto la riflessione di Mauro Lanfranchi

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Alba in Grignetta Fotografia Mauro Lanfranchi
Magica alba in Grignetta (Mauro Lanfranchi)

Lo scatto realizzato durante la scorsa stagione invernale in Grignetta

“Anch’io ho imparato a condividere con numerosi amici occasionali la gioia che la montagna sa donare”

LECCO – Con l’arrivo della stagione invernale e la prima neve sulle nostre montagne, il fotografo Mauro Lanfranchi ha rispolverato dal suo inesauribile archivio uno splendido scatto realizzato durante la scorsa stagione invernale. Al di là dell’indiscutibile bellezza dell’immagine, l’immagine è stata fonte di riflessione per il fotografo lecchese che ha ricordato la solitudine di quel momento, merce sempre più rara per una Grignetta che è diventata meta per un grandissimo numero di appassionati di montagna.

“E’ indiscutibile che la Grignetta, la montagna più amata dai lecchesi e non solo, emani un fascino particolare, e penso che sia per questo che attrae moltissimi appassionati. Eppure, quello che sta succedendo in questi ultimi anni, presumo meriti un momento di riflessione. Incidenti a parte, e già questo meriterebbe un accurato approfondimento, penso faccia discutere il numero incredibile di fruitori che in tutte le ore, notti comprese, con qualsiasi tempo, salgono in vetta per ammirare albe e tramonti spettacolari.

Uno dei personaggi che stimo molto e che ha fatto della Grignetta una ragione di vita, è sicuramente Mirco Riccardo, che quasi ogni giorni pubblica sulla sua pagina Facebook immagini strepitose e coinvolgenti. In fondo, questa nuova situazione, non può che farmi piacere, anche se, quando ripenso ai tanti bivacchi in perfetta solitudine, passati a battere i piedi per non congelare e alle giornate di Natale a brindare con il compianto amico Claudio, mi subentra un pizzico di nostalgia.

Continuo ancora a frequentare la mia montagna del cuore negli orari più disparati, tanto che, nel mio pesante zaino non mancano mai almeno due pile frontali. Mi rendo conto che i tempi sono cambiati e anch’io ho imparato a condividere con numerosi amici occasionali la gioia che la montagna sa donare a chi la frequenta con il massimo rispetto. A tal proposito non mi stancherò mai di raccomandare la massima prudenza, in particolare durante la suggestiva stagione invernale, quando i pericoli aumentano notevolmente.

Solo così potremo, dopo essere tornati dalle nostre famiglie, condividere sui social il frutto della nostra amata passione”.