Montagna. Sport Hub si tinge di rosso per il nuovo libro dei Ragni

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Giovani e vecchi insieme per raccontare una storia iniziata nel 1946

“Un libro che parla di esperienze, del lato umano e dello spirito dei protagonisti”

LECCO – Vecchie e nuove generazioni, una accanto all’altra, per raccontare una storia iniziata nel lontano 1946. Il negozio Sport Hub, giovedì pomeriggio, ha ospitato la presentazione del nuovo libro che racconta la storia del gruppo alpinistico. “Ragni di Lecco – Una storia per immagini” porta la firma di Serafino Ripamonti, giornalista e Ragno lui stesso, e ripercorre, con il racconto e le immagini, la vita di uno dei più antichi e prestigiosi gruppi alpinistici italiani.

Il presidente dei Ragni Matteo Della Bordella e Serafino Ripamonti autore del libro

“E’ particolarmente importante per me questa serata – ha detto Ripamonti – Ed è bello farlo qui, nel negozio Sport Hub assieme a Rock Experience, il nostro main sponsor, una azienda fortemente legata alla tradizione dell’alpinismo lecchese. Un motivo in più per essere felici e orgogliosi”.

Serafino Ripamonti

A portare il saluto delle istituzioni sono stati il vice sindaco Francesca Bonacina e il presidente della Comunità montana Lario Orientale Valle San Martino Carlo Greppi.

“E’ bello essere qui, alla presentazione di un libro che è pieno di esperienze di vita fatte da persone importanti che hanno scritto la storia dell’alpinismo – ha detto Bonacina -. Ringrazio Serafino Ripamonti perché in questo momento è un connettore di tanti mondi che amano la montagna ed è un connettore anche con le istituzioni e lavora per cercare di non perdere un patrimonio preziosissimo che va portato alla luce”.

Il vicesindaco Francesca Bonacina

“La Comunità montana non può non essere vicina a tutta la gente della montagna – ha sottolineato Greppi – ma con i Ragni di Lecco c’è uno stretto rapporto che ci lega ormai da molti anni sia per la palestra di arrampicata sportiva di via Carlo Mauri (proprietaria la comunità montana e gestione affidata ai Ragni, ndr) per la quale c’è un bel progetto, ma anche per la collaborazione nell’allestimento dell’Osservatorio Alpinistico Lecchese a cui hanno partecipato tutte le associazioni lecchesi della montagna. Questa è la testimonianza che se c’è la reciproca fiducia la cordata va avanti”.

Carlo Greppi, presidente della comunità montana

Il presidente del Cai Lecco (e membro dei Ragni) Alberto Pirovano

“Piano piano abbiamo capito che il valore che ai Ragni era stato riconosciuto da tutti poteva essere anche un valore da ‘sfruttare’. Piccoli passi che sono stati fatti negli ultimi 20 anni, come la decisione di prendere la gestione della palestra di arrampicata: oggi i numeri e il valore dei ragazzi che frequentano la palestra è sotto gli occhi di tutti, ma allora la decisione non fu così scontata – ha detto Pirovano -. Ci abbiamo creduto e i progetti sono andati avanti, a cominciare dal rinnovamento del gruppo iniziato a metà anni Novanta quando si capì che non si poteva pensare ai Ragni come a qualcosa che ‘nasce, cresce e muore’ a Lecco. Non fu facile ma oggi, per assurdo, qual gruppo di ‘non lecchesi’ trasmette la lecchesità dell’andare in montagna ai ragazzi più giovani che adesso, con questi esempi, ricominciano a essere anche lecchesi”.

Il presidente del Cai Lecco e Ragno Alberto Pirovano

Il presidente dei Ragni Matteo Della Bordella

“E’ già un successo poter essere qui oggi dopo un periodo tanto difficile – ha detto Della Bordella -. Sono felice che il libro sia stato scritto da Serafino perché chi meglio di un Ragno può raccontare la storia dei Ragni? Una persona che ha vissuto tanti pezzi della nostra storia e ha fatto un notevole lavoro di ricerca per qui pezzi che non ha vissuto. La cosa difficile era non ricadere in un elenco di salite e coinvolgere il lettore raccontando più a fondo le esperienze, il lato umano e lo spirito dei protagonisti. Un equilibrio che era difficile da trovare ma che si può apprezzare in questo libro”.

Il libro

Il libro, edito da Rizzoli, è in tutte le librerie dallo scorso mese di giugno e ha già riscontrato un ottimo successo di pubblico e di critica sia per la bellezza del ricco corredo fotografico che per la capacità dell’autore di ricostruire, nei diversi capitoli, il senso di una passione che attraversa le generazioni e del legame che le unisce, pur nei cambiamenti radicali che la società e l’alpinismo hanno vissuto dal 1946 (anno di fondazione del Gruppo) a oggi.