Edita da Versante Sud, la nuova guida tiene conto anche del nuovo pubblico che si avvicina all’arrampicata
“Tante persone hanno poca conoscenza. Ci sono mille indicazioni che non mettevamo perché ritenute banali, ma che oggi dobbiamo mettere”
LECCO – Presentata a Lecco, a Palazzo delle Paure, la nuova guida Lario Rock Pareti di Pietro Buzzoni ed Eugenio Pesci edita da Versante Sud. La guida rappresenta un punto di riferimento tecnico e storico per la conoscenza e l’evoluzione dell’arrampicata sulle pareti attorno al Lario. Dagli itinerari storici degli Anni ’30, sino alle numerose vie moderne attrezzate. Questo volume mira a dare un quadro in gran parte esaustivo della situazione tecnica attuale, spaziando dalle Grigne al Resegone, dal Monte San Martino alla Valsassina, senza trascurare le tante strutture minori.
Gli autori hanno dato al lavoro un taglio che unisce alla precisione tecnica una serie di approfondimenti storici relativi alle vicende e ai personaggi che hanno animato nel tempo l’azione verticale su queste pareti. Come nella precedente edizione, edita nel 2011, vengono approfondite, con schede specifiche corredate da un apparato iconografico arricchito da rare immagini, molto spesso inedite, le vicende che hanno portato alla creazione di molte vie celebri o di alta difficoltà. Notevole spazio è stato inoltre dato alla dettagliata descrizione degli itinerari non solo attraverso un testo analitico ma anche e soprattutto attraverso i tracciati sulle fotografie.
“Qualità altissima, autori competenti e locali, ottima capacità distributiva: sono questi i pilastri che consentono ancora a Versante Sud di crescere nonostante il periodo difficile per l’editoria – ha detto Roberto Capucciati, uno dei fondatori della casa editrice -. Queste caratteristiche ci permettono di fare guide di altissimo livello rispetto al resto delle proposte che ci sono sul mercato e in internet. Siamo cresciuti e continuiamo a crescere anche perché ci rivolgiamo a una nicchia inserita nel mondo dell’outdoor che in questi anni sta esplodendo”.
Lario Rock Pareti è figlia dell’edizione precedente uscita nel 2011: “E’ stato fatto un mega aggiornamento con l’inserimento di molti itinerari nuovi – hanno spiegato gli autori Eugenio Pesci e Pietro Buzzoni -. Un aggiornamento che tiene conto del fatto che il pubblico a cui ci rivolgiamo oggi non è lo stesso del 2010: abbiamo usato precauzioni ulteriori in questa nuova guida perché siamo consapevoli che oggi tante persone hanno una minore conoscenza dell’outdoor, molti oggi non arrivano da un approccio alpinistico ma si avvicinano all’arrampicata dal nulla. Vanno in palestra (a Milano oggi ci sono 10 palestre al coperto e una, la più grossa, in apertura ad Assago) e arrivano all’outdoor, sulle vie di più tiri, magari senza nemmeno un passaggio in falesia. Oggi la volontà di agire in outdoor non sempre è all’altezza della conoscenza e delle competenze, in montagna si vedono cose in questi anni che prima non si vedevano e abbiamo dovuto tenerne conto: ci sono mille indicazioni che non mettevamo e che ritenevamo banali, ma che oggi dobbiamo mettere”.
Nella guida, oltre a quelle storiche, sono state inserite circa 150 vie nuove su strutture vecchie e altre più nuove o seminuove. In particolare la zona dei Campelli è quella che ha avuto il maggior incremento di vie nuove perché è un luogo dove c’è ancora molto spazio, frequentato fino agli Anni ’60 poi tutto si è fermato fino all’arrivo dell’arrampicata sportiva e degli spit che hanno permesso agli arrampicatori di andare in placca e aprire tantissime vie.
“Nella realizzazione della guida abbiamo cercato di tracciare una linea di livello per valutare al meglio tutto ciò che ci veniva proposto di inserire – hanno continuato gli autori -. Siamo andati a verificare per capire se c’era uniformità sul materiale che ci veniva proposto da pubblicare. Ci siamo trovati a gestire diversi apritori, diverse difficoltà e diverse relazioni sulle varie vie. Il risultato sono vie sportivo-alpinistiche con un’offerta molto diversificata, in ambienti diversificati, in un raggio chilometrico ridotto, il che attira anche una certa frequentazione di turisti stranieri”.
“Il nostro territorio vuol essere un territorio che parla a chi si avvicina a certe discipline, persone anche di età diverse, e questo ci deve interrogare sul linguaggio che dobbiamo usare per incuriosire anche pubblici diversi – ha detto l’assessore Giovanni Cattaneo -. Tutto questo passa dalla qualità: c’è la necessità di essere autorevoli in quello che si racconta, nel come lo si racconta, nella chiarezza, nella sicurezza. Oggi vedo grande concretezza e capacità editoriali. Se è vero che i numeri mostrano una domanda esponenziale che arriva dal mondo dell’outdoor, questa richiesta non può cadere nell’approssimazione, ci deve essere tutto un ecosistema che si attiva che va da dalla ricettività, dai professionisti, da chi sceglie di vivere di montagna, a chi sta in città e produce materiali che servono a chi va in montagna. Ben vengano le proposte che risvegliano l’interesse e avvicinano le persone”.
Lario Rock Pareti, anno 2022, pagine 679, dimensioni 15×21 centimetri, peso 912 grammi, costo 38 euro.