Montagna: incontro “Escursioni Sicure” in Comunità Montana a Barzio

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I relatori dell'incontro "Escursioni sicure"

Spada lancia la proposta “Ad agosto un elicottero fisso in valle per il soccorso a persone illese”

Interventi sul tema della sicurezza in Montagna e della prevenzione. Presenti l’On Pietro Fiocchi e il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini

BARZIO – Si è svolto ieri sera, sabato, presso la sala Pietro Pensa della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera a Barzio l’incontro “Escursioni sicure: meteo, GPS ed emergenze” organizzato dall’associazione Nazione Futura Lecco. Appuntamento scaturito dalla necessità di un momento di confronto sulla sicurezza in montagna, a causa dei numerosi incidenti, anche mortali, avvenuti degli ultimi anni, ma anche legato a ciò che rappresenta l’associazione: una vera ecologia è patrimonio del pensiero conservatore.

L’On Pietro Fiocchi, eurodeputato del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, ha introdotto la serata parlando del consumo del suolo. In seguito l’intervento del Consigliere Regionale Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia): “Regione Lombardia ha istituito nella scorsa legislatura la “Commissione Montagna”, è un tavolo di lavoro in cui si fa prevenzione e promozione. Invito chi ha responsabilità istituzionali, enti e associazioni a frequentare questa commissione e magari creare tavoli territoriali in modo da esprimere le proprie necessità. Serve uno sguardo globale e multidisciplinare per confrontarsi e trovare soluzioni. Inoltre vorrei lanciare l’appello di prendere l’abitudine di contattare il Soccorso Alpino prima di una escursione e chiedere informazioni sul percorso, attrezzatura necessaria e le condizioni meteo prima di una uscita. E’ una azione di prevenzione e consapevolezza”.

Alessandro Spada, capostazione Soccorso Alpino Valsassina Valvarrone

Intervento mirato quello di Alessandro Spada, capostazione del Soccorso Alpino Valsassina e Valvarrone, che per primo a ha lanciato un appello chiedendo la creazione di un tavolo di lavoro per dare vita a un progetto di educazione alla montagne alla luce anche delle 64 persone decedute sulle nostre montagne in soli 5 anni.

“Per valutare dove è necessario intervenire è importante guardare anche i numeri – spiega Spada -. Abbiamo rilevato che i soccorsi a persone illese sono il 30% è un dato significativo su cui lavorare. Sono persone che non si fanno male ma richiedono aiuto perché sono in difficoltà o a volte smarriscono il sentiero. Inoltre abbiamo visto che ben il 70% delle persone che soccorriamo non sono della zona. Con ciò non si intende dire in alcun modo che non sono brave o impreparate, ma che evidentemente hanno una cultura della montagna diversa dalla nostra, è un dato oggettivo. Dobbiamo riuscire a intercettare queste persone e migliorare questi dati e per fare questo dobbiamo arrivare fuori provincia. Per un percorso di educazione alla montagna sono fondamentali scuole come il Cai, le Guide Alpine, i rifugisti oltre a tutto il tessuto sociale che rappresenta una risorsa. Bisogna trovare il modo per mettere in rete e rendere fruibili tutte queste competenze e raggiungere più utenti possibile per ridurre il margine di errore e quindi degli incidenti”.

Alessandro Spada lancia inoltre una proposta concreta: “Il mese più traumatico per noi del Soccorso Alpino è agosto, periodo in cui in Valle c’è anche un evento importante come la Sagra delle Sagre. Si potrebbe in quell’occasione tenere un elicottero privato che effettua giri turistici in modo da averlo a disposizione del Soccorso Alpino in caso di necessità. Ovviamente verrebbe usato per il soccorso a persone illese altrimenti interverrebbe Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). Sarebbe un progetto che si paga da sé e in quel 30% di interventi non verrebbe utilizzato un elicottero sanitario medicalizzato di Areu. Sarebbe per noi di grande aiuto. Contiamo che gli enti e le istituzioni che ci supportano da sempre continuino ad appoggiarci per quanto sia nelle loro possibilità. Spesso si sentono note negative e critiche ma per quanto ci riguarda noi abbiamo molta collaborazione con tutti e anche con Areu. Molti giovani vogliono entrare a far parte del Soccorso Alpino, è un buon sintomo”.

Tra gli interventi della serata anche Livio Perego, del Centro Meteorologico Lombardo, sulla gestione del rischio meteo; Giorgio Meroni, topografo, sulle nuove tecnologie per gestire la sicurezza; Cristiano Pelà, soccorritore, su come affrontare emergenze sanitarie.