Corrado Valsecchi: “Scissione PD? Già consacrata dal referedum”

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Corrado Valsecchi
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LECCO – “Da semplice osservatore interessato delle sorti del nostro Paese ho seguito con grande interesse i lavori dell’assemblea nazionale del PD, avendo pronosticato anche l’epilogo di questa giornata. Purtroppo la scissione non é una decisione odierna, ma si é consumata mesi fa ed ha avuto la sua consacrazione nell’esito del referendum costituzionale.

Al netto degli errori di personalizzazione del Premier Matteo Renzi, non si era mai vista in un partito politico una diatriba e una guerra come quella che la minoranza PD ha riservato al suo leader durante la campagna referendaria. Quello di oggi è solamente l’atto notarile, infarcito di appelli ( finti ) all’unità del partito, spesso pieni di ipocrisia, che sancisce ciò che un osservatore attento già poteva prefigurare.

Contestualmente alla scissione nel PD, oggi, nasce un altro partitino di destra; l’Italia sta galoppando velocemente verso una restaurazione del sistema proporzionale.

L’unica speranza é che adesso Renzi apra il suo PD al confronto serio e non strumentale, finalizzato solo alle elezioni, con la Società, i movimenti, il civismo; libero dai condizionamenti dei suoi “avversari” interni non faccia l’errore di rifugiarsi nel PD a corrente unica, quello fatto esclusivamente dai suoi amici; sarebbe un errore, politicamente, mortale.

Stiamo a vedere adesso come vorrà capitalizzare questa nuova fase del PD che sicuramente gli potrebbe consentire di costruire, senza continue interruzioni, solide basi per il rilancio del suo progetto di innovare il sistema Paese”.

Cordialità

Corrado Valsecchi