DDL sulle Unioni Civili, la posizione di Renzo e Lucio

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logo renzo e lucioLECCO – “Ieri in commissione Giustizia del Senato è stato il primo giorno di analisi del ddl Cirinnà che dovrebbe prevedere l’istituzione delle Unioni Civili. Il tema dibattuto e sollevato dal mondo cattolico è il pericolo che questa legge azzardi qualsiasi equiparazione fra matrimonio (esclusivo per le coppie eterosessuali) e le unioni fra persone dello stesso sesso.

Un emendamento, proposto dall’ala cattolica del PD e accettato dalla relatrice Cirinnà (PD) e votato pure da M5S, ha introdotto una nuova definizione “FORMAZIONE SOCIALE SPECIFICA”. Un compromesso, sostiene la relatrice, per ammorbidire le posizioni del NCD e del mondo cattolico che non amano questo disegno di legge.

Come punto di partenza è sicuramente poco incoraggiante, anzi potremmo dire vergognoso. Ancora una volta la logica politica sovrasta la dignità delle persone, ancora una volta i diktat del mondo cattolico coprono con un artifizio letterale la possibilità di riconoscere pari dignità alle coppie dello stesso sesso.

Ancora una volta lo stesso PD, che all’origini doveva rappresentare uno spazio progressista moderno e laico in cui le culture di mondi differenti – quello cattolico e quello della sinistra italiana trovavano sintesi, si dimostra succube di una visione cattolica.

Ancora una volta la parte progressista e laica del PD deve soccombere e tradire buona parte dei suoi sostenitori.

Renzo e Lucio esprime il proprio disgusto per questa operazione politica di basso, bassissimo profilo. Da anni non vengono riconosciuti i nostri diritti e la dignità dei nostri affetti ed ora, che qualcosa ci viene forse concesso, dovremmo accontentarci, per avere qualche minimo diritto, di vedere i nostri affetti ed i nostri amori definiti “una formazione sociale specifica”. Forse una comunità monastica potrebbe avere lo stesso rilievo oppure una cooperativa sociale, oppure un partito politico o un’associazione sportiva.

No, cari politici! no, cari senatori del PD! no, caro Renzi e cara Cirinnà! Noi siamo qualcosa di più: persone che si amano, che si scambiano affetti, che costruiscono un futuro insieme, aperto anche ad accogliere al nostro interno, come tanti di noi già fanno, nuove creature.

Che lo vogliate scrivere in una legge e riconoscere oppure no, noi siamo famiglie e per rispetto della dignità nostra e dei nostri figli continueremo a gridarlo ed a viverlo con forza, sicuri che l’amore che lega due persone dello stesso sesso non ha nulla di meno o di diverso dell’amore fra un uomo ed una donna. Per questo motivo continueremo a chiedere il matrimonio egualitario e se ci chiedete di pazientare ed accogliere per il momento soltanto parte di questa equiparazione sappiate che non potete però chiederci di rinunciare alla nostra dignità.

Cari politici tutti, cari senatori e deputati del PD, basta nascondervi dietro al falso motivo che il Paese non è pronto: forse l’unico problema è che a voi interessa solo mantenere un patto meramente politico che vi permetta di governare fino a che vi farà comodo, e per questo siete disposti a tutto anche ad offendere la dignità dei cittadini che dovreste rappresentare.

ASSOCIAZIONE RENZO E LUCIO