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Paintball, arrampicata, mountain bike a gogo

Otto sport da provare gratuitamente a Ballabio in questo weekend. Per fortuna non piove e anzi il sole spesso s’impone sulle nuvole, così gli organizzatori non hanno sospeso Sport Week, la due giorni in cui fa capolino anche una disciplina un po’ strana come il paintball, una specie di palla avvelenata per ragazzi e adulti, in cui ci si ‘spara’ delle palline di vernice lavabile in mini battaglie da un minuto di assoluta adrenalina. Sia al mattino che al pomeriggio prima la dimostrazione di campioni internazionali e poi la prova per chi ha più di 14 anni.

Ma in realtà Ballabio si è tutta dedicata allo sport: arrampicata , mountainbike, corsa campestre, calcio, rugby, volley e basket, pattinaggio in linea. Una manifestazione per ragazzi dai 6 ai 16 anni, un’occasione per provare in piena libertà e gratuitamente diverse discipline e verificare per quale si è più portati o semplicemente piace di più.

Impegnato nella manifestazione “Sport Week” anche il gruppo alpinistico dei Gamma Lecco, con l’arrampicata sportiva. Anche in questo caso è possibile cimentarcisi, gratuitamente.

Ecco il programma di oggi sabato e di domani domenica

SABATO

ore 09.30 Apertura gazebo iscrizioni (l’iscrizione si potrà annullare in qualsiasi momento della manifestazione)
ore 10.00 Apertura manifestazione
ore 10.30- 11,30 Partita dimostrativa di Paintball tra due squadre di fama internazionale. A seguire: partite libere per chi vuole provare lo sport organizzate dall’ A.S.D. Apokas Paintball (età minima 14 anni) – parco Due Mani
ore 10.00 – 12.00 Arrampicata sportiva a cura del Team Gamma Lecco – parcheggio parco “Grignetta”
Pausa pranzo nei ristoranti convenzionati con la manifestazione
ore 14.00- 17.00 Cronometro mtb ciclismo a cura del Gsa Corno Marco Italia ASD – parco Comunale
ore 14.30 -15.30 – 16.30 Partita dimostrativa di Paintball tra due squadre di fama internazionale. A seguire: partite libere per chi vuole provare lo sport organizzate dall’ A.S.D. Apokas Paintball (età minima 14 anni) – parco Due Mani
ore 14.00 – 17.00 Arrampicata sportiva a cura del Team Gamma Lecco – parcheggio parco “Grignetta”
ore 14.00 – 17.00 Calcio a cura del Gso Ballabio ASD Piazza Hillion
ore 14.00 – 17.00 Basket/Volley a cura dell’Asc Ballabio ‘89, parco “Grignetta”
ore 14.00 – 17.00 Corsa campestre a cura del Gsa Corno Marco Italia ASD – parco Comunale

DOMENICA

ore 10.00 – 12.00 Arrampicata sportiva a cura del team Gamma Lecco – Parcheggio parco “Grignetta”
ore 10.00 – 12.00 Basket/Volley a cura dell’Asc Ballabio ‘89 parco “Grignetta”
ore 10.00 – 12.00 Ginkana a cronometro in mtb a cura del Gsa Corno Marco Italia ASD e il Ballabio sport Team – parco Comunale
ore 10.00 – 12.00 Pattinaggio in linea a cura della Lecco ‘05 – Piazza Hillion
ore 10.30 – 11,30 Partita dimostrativa di Paintball tra due squadre di fama internazionale. A seguire: partite libere per chi vuole provare lo sport organizzate dall’ A.S.D. Apokas Paintball (età minima 14 anni) – parco Due Mani
Pausa pranzo nei ristoranti convenzionati con la manifestazione
ore 14.00 – 17.00 Arrampicata sportiva a cura del Team Gamma Lecco – parcheggio parco “Grignetta”
ore 14.00 – 17.00 Calcio a cura del Gso Ballabio Asd – Piazza Hillion
ore 14.00 – 17.00 Basket/Volley a cura dell’Asc Ballabio ‘89 – parco “Grignetta”
ore 14.00 – 17.00 Pattinaggio in linea a cura della Lecco ‘05 – Piazza Hillion
ore 14.00 – 17.00 Rugby a cura del settore giovanile Rugby Lecco – presso parco “Grignetta”
ore 14.00 – 17.00 Corsa campestre a cura del Gsa Corno Marco Italia ASD e il Ballabio Sport Team parco Comunale

Leggi qui tutto il programma

Cimiteri: Monumentale e Laorca mete culturali

    Ai più potrebbe sembrare un po’ strano, persino fuori luogo, pensare che un cimitero possa diventare un luogo di interesse culturale. Eppure i cimiteri Manumentale di Lecco e quello di Laorca sono stati inseriti dal Consiglio d’Europa nella “Route Europea dei Cimiteri Monumentali”.

    Del resto nel 2005 Tiziana Rota aveva già sottolineato e dato risalto al Monumentale pubblicando un prezioso libro il cui titolo è alquanto esaustivo: “Cimitero Monumentale di Lecco, un museo a cielo aperto”. Opera che ha preso vita grazie al contributo dell’Associazione Amici dei Musei. Nel camposanto di via Parini infatti vi sono opere scultoree funebri di grandi artisti quali: Francesco Confalonieri, Romano Rui, Giuseppe Mozzanica e Giannino Castiglioni per citarne alcuni; vi sono inoltre sepolti personaggi di spicco come Antonio Stoppani, Carlo Vercelloni e i fratelli Torri Tarelli.

    Approdando invece al camposanto di Laorca la magnificenza del luogo è data dal meraviglioso anfiteatro di grotte naturali in cui si incastona il cimitero a due piani. Molti gli scettici che al sentir dire: “Il cimitero di Laorca è bellissimo”, arricciano il naso, per poi ricredersi rimanendo a bocca aperta nell’osservare la cornice naturale fatta di grotte e splendide stallattiti che avvolgono il cimitero. Tra i nomi più conosciuti, qui trovano riposo anche i coniugi Enrico Falck e Irene Rubini Falck capostipiti della nota famiglia di imprenditori, ma anche il missionario Padre Augusto Gianola.

    L’itinerario voluto dal Consiglio d’Europa, raggruppa 53 cimiteri in 18 Paesi e, come accennato, comprende anche Lecco con il cimitero Monumentale e il cimitero paesaggistico di Laorca. Lecco ha ottenuto tale riconoscimento in ragione della centralità dei cimiteri europei nel patrimonio dell’umanità e dell’importanza dell’opera di promozione e diffusione della conoscenza che vi si svolge. Tale azione di comunicazione culturale è particolarmente significativa se si calcolano in oltre 5 milioni i visitatori che nel 2009 hanno passeggiato fra questi luoghi, sacri ed emozionali ad un tempo, e fra questi un numero crescente ovunque lo fa per interesse storico e artistico.

    I 53 cimiteri, dislocati in 39 città (fra cui le italiane Genova, Roma, Firenze, Lecco, Parma, oltre che Parigi, Madrid, Valencia, Londra, Oslo, Stoccolma, Berlino e Varsavia), offrono infatti, con la loro varietà e complessa distribuzione geografica, un mosaico dei costumi cimiteriali e funerari maggiormente rappresentativi dell’Europa degli ultimi due secoli; ma soprattutto sono in grado di documentare la più recente storia, e storia dell’arte, europea, rivelando attraverso le loro opere, le sculture e la loro stessa collocazione urbanistica la cultura e l’identità, non solo religiosa, delle città in cui sono collocati.

    L’interazione e la collaborazione fattiva fra i membri dell’itinerario faciliterà questo compito. A tal fine il primo atto della neonata rete è stato quello di promuovere a Barcellona, il 13 e 14 gennaio scorsi, una doppia giornata di formazione sul tema “Memoria storica nei cimiteri europei. Patrimonio funerario e turismo culturale”. Primi obiettivi l’edizione in più lingue di una guida comune, in formato cartaceo ed elettronico, e l’applicazione ai cimiteri dei più recenti sistemi di promozione offerti dalle nuove tecnologie informatiche e da internet, come codice QR e social network.

    In contemporanea si è svolta la prima riunione del comitato scientifico incaricato di supervisionare i lavori delle città partecipanti, composto da Mauro Felicori (Comune di Bologna), Javier Rodríguez Barberán (Università di Siviglia), Gian Marco Vidor (Max-Planck Institut di Berlino), Julie Rugg (Università di York), Madame Von Plessen, Jordi Tresserras (Università di Barcellona), José María de Juan (Università di Alcalá de Henares).

    La città di Lecco ospiterà nella giornata di venerdì 10 giugno una delegazione del Comune di Bologna, guidata da Mauro Felicori, fondatore dell’Asce, Association of Significant Cemeteries in Europe, di cui egli è stato presidente fino al 2007. Dopo la visita ai due cimiteri monumetali di Lecco, si terrà in Comune una riunione tecnico-programmatoria e alle 18, nella sala consiliare, incontro pubblico con i cittadini dove interverranno: Virginio Brivio, sindaco di Lecco,  Mario Moschetti, assessore ai servizi cimiteriali, Mauro Felicori, direttore del settore Cultura e Rapporti con l’Università del comune di Bologna, membro del Comitato Scientifico della Route Europea, Tiziana Rota, presidente associazione “Amici dei Musei di Lecco” co-organizzatrice dell’iniziativa.

    (Fotografie tratte dai siti: http://valeriofioroli.altervista.or e www.amicideimusei-mikrokosmos.it)

    La Memoria del Futuro, il Giappone approda a Cassago Brianza

    Si è aperta mercoledì 25 maggio la mostra “La memoria del futuro” del noto artista giapponese Kyoji Nagatani al C-Hotel&Spa in via N. Sauro, 47 a Cassago Brianza, con il patrocinio della Provincia di Lecco e del Rotary Club Colli Briantei.

    Il percorso espositivo parte nella zona esterna, nell’area antistante l’edificio dove “en-plain-air” troneggia l’imponete scultura Triade Rosso, fusione in bronzo.

    Altre opere sono esposte nell’area espositiva al piano terra (hall) e in diversi spazi di C-Hotel. In totale una decina di suggestive sculture di Nagatani eccezionalmente esposte nell’unico Design Hotels™ delle province di Lecco Como e Monza.

    Spiega Andrea Colzani, General Manager di C-Hotel&Spa e vice-presidente di Federalberghi Lecco “E’ motivo di orgoglio e profonda soddisfazione poter ospitare nella mia struttura il grande artista Nagatani. Amo l’arte, quella contemporanea in particolare ed il design. Una passione che si è concretizzata due anni fa quando ho aperto questa innovativa struttura ricettiva, unica nel suo genere nel nostro territorio e riconosciuta dal prestigioso brand internazionale Design Hotels™ – che raggruppa e rappresenta i migliori design hotel a livello mondiale – come unico membro nelle province di Lecco, Como e Monza.”

    La mostra proseguirà fino al 26 settembre, sarà aperta tutti giorni festivi inclusi dalle 8.30 alle 22.30 con orario continuato ed ingresso libero sia per gli ospiti dell’Hotel, della Spa e del Centro Fitness, sia ai visitatori esterni. Info line: tel. 039 955400.

    In breve:
    cosa: mostra personale di Kyoji Nagatani
    dove: Via N.Sauro, 47 – 23893 Cassago Brianza (Lc) tel. 039 955400
    quando: dal 26 maggio al 26 settembre 2011
    giorni di apertura: tutti i giorni festivi inclusi
    orari di apertura: dalle ore 8.30 alle ore 22.30, continuato
    Ingresso: gratuito
    Info line: 039 955400

    Escursione naturalistica sul Monte Barro promossa da Wwf e Parco Monte Barro

    L’Associazione WWF Lecco e il Parco Monte Barro propongono una escursione naturalistica sulla fauna e la flora degli ambienti umidi e delle sorgive del Parco Monte Barro.

    La visita prevede un’osservazione presso lo stagno di Prà Puzzett, una visita alle gallerie drenanti e al bosco della Valle del Faè ed infine l’esplorazione dell’antico cunicolo dell’Eremo con osservazione degli organismi tipici delle sorgenti presso il locale laboratorio didattico.

    Il ritrovo è previsto per le 9 di sabato 11 giugno, presso il parcheggio della baita degli Alpini (Strada Galbiate – Monte Barro). Seguirà la visita allo stagno, il percorso in val del Faè e il raggiungimento del nuovo Centro Visitatori “Giuseppe Panzeri” all’Eremo Monte Barro. La fine dell’attività è prevista intorno alle ore 12.30.

    Consigliati scarponcini, possibilmente con buona impermeabilità; utile una torcia elettrica.

     

     

    Referendum acqua,
    25 sindaci per il sì

    Ben 25 sindaci della provincia di Lecco si schierano per il Sì ai Referendum sull’acqua. Ad una settimana dal voto del prossimo 12 e 13 giugno, molti primi cittadini lecchesi hanno sottoscritto un “appello per il voto ai referendum sull’acqua: si scrive acqua ma si legge democrazia”, proposto dal sindaco di Osnago, Paolo Strina.

    Scrivono i primi cittadini nell’appello:
    “Noi crediamo che l’acqua – fonte insostituibile di vita – debba essere considerata un bene comune e patrimonio dell’umanità. L’accesso all’acqua – in particolare potabile – é un diritto umano e sociale che deve essere garantito in una logica di mutuo sostegno a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla disponibilità locale del bene. La copertura finanziaria dei costi necessari per garantire l’accesso effettivo di tutti gli essere umani all’acqua, nella quantità e qualità sufficienti alla vita, deve essere a carico della collettività pur prevedendo un costo del servizio che eviti gli sprechi e sia adeguato al valore di un bene non rinnovabile all’infinito. Essendo l’acqua un diritto umano universale il servizio idrico deve essere riconosciuto dallo Stato come privo di rilevanza economica. Parlare di servizio idrico integrato vuol dire prendere in considerazione il ciclo completo di trattamento dell’acqua potabile dalla sua captazione, alla depurazione e distribuzione sino ad comprendere la fase finale di raccolta delle acque reflue in fognatura e infine della loro depurazione: si tratta di un processo industriale complesso che richiede forti investimenti pubblici per garantire che il diritto garantito sulla carta si trasformi in diritto effettivo per i cittadini. Per questi motivi i sindaci firmatari dell’appello appoggiano le iniziative del Comitato referendario lecchese “2 sì per l’acqua bene comune” e chiedono ai cittadini

    · prima di tutto di recarsi a votare per i referendum del prossimo 12-13 giugno, perché la rinuncia al voto è sempre una perdita per la democrazia: il voto è un diritto conquistato con enormi sacrifici e va difeso anzitutto facendolo valere, cioè recandosi alle urne per esprimere la propria opinione.
    · di votare due sì ai quesiti referendari sull’acqua. Il primo quesito serve a fermare il processo di privatizzazione dei servizi idrici abrogando l’art. 23 bis della Legge n. 133/2008, relativo alla messa sul mercato dei servizi pubblici di rilevanza economica attraverso l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato.

    In questo modo si potrà confermare la scelta che tutti i Comuni Lecchesi hanno sottoscritto di affidare la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico.

    Il secondo quesito chiede di abrogare l’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006, limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito” perché questa norma consente al gestore di caricare sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito. Vogliamo mantenere l’acqua in mano pubblica per garantirne l’accesso a tutti, per tutelare un bene non rinnovabile da conservare per le future generazioni, per garantire una gestione trasparente e partecipata. Per questo diciamo che si scrive acqua, ma si legge democrazia.”

    Hanno aderito all’appello i sindaci di:

    Airuno – Adele Gatti
    Barzanò – Giancarlo Aldenghi
    Brivio – Ugo Panzeri
    Bulciago – Egidia Beretta
    Calco – Gilberto Fumagalli
    Casatenovo – Antonio Colombo
    Cernusco Lombardone – Giovanna De Capitani
    Costa Masnaga – Umberto Primo Bonacina
    Cremella – Guido Besana
    Dervio – Davide Vassena
    Galbiate – Livio Bonacina
    Garlate – Giuseppe Conti
    Lomagna – Stefano Fumagalli
    Mandello Lario – Riccardo Mariani
    Montevecchia – Sandro Capra
    Olgiate Molgora – Dorina Zucchi
    Osnago – Paolo Strina
    Paderno d’Adda – Valter Motta
    Perego – Paola Panzeri
    Robbiate – Alessandro Salvioni
    Rovagnate – Marco Panzeri
    Sirtori – Davide Maggioni
    Valmadrera – Marco Rusconi
    Verderio Inferiore – Alessandro Origo
    Viganò – Renato Ghezzi

    Il Comitato referendario Lecchese “2 Sì per l’Acqua bene comune” esprime soddisfazione per la presa di posizione dei sindaci. L’invito è ora rivolto a tutti i cittadini per recarsi al voto il prossimo 12 e 13 giugno, votando 2 Sì per cancellare altrettante leggi che impongono la privatizzazione dell’acqua.

    Master manageriale gratuito per neo laureati

    L'assessore Luca Teti

    L’iniziativa è di un gruppo di consulenti aziendali ed esperti di formazione attraverso l’associazione “Lecco 100“, che hanno dato la possibilità a dieci giovani ad alto potenziale di approfondire alcune materie chiave per prepararsi ad occupare posti manageriali all’interno delle aziende profit e non profit.

    Un master in cui le figure dei tutor sono state coinvolte sia  per l’affiancamento dei partecipanti in azienda, sia quali docenti in alcune lezioni teoriche. Ed è proprio per preparare le giornate formative teoriche che questi manager si sono incontrati periodicamente creando di fatto  una rete di relazioni. Un aspetto questo ritenuto fondamentale da Angelo Belgeri che è l’anima del progetto Lecco 100, nonché appartenente alla famiglia imprenditoriale Airoldi & Belgeri e membro della giunta di Confcommercio Lecco, nonché presidente dell’Enasco provinciale.

    Il format originale della prima edizione ha attirato l’attenzione delle istituzioni, in particolare della Provincia che ha deciso di sostenere dieci dei 20 ragazzi che verranno selezionati per il prossimo master manageriale. “L’iniziativa è un’opportunità unica per i giovani che rappresentano il futuro e la classe imprenditoriale di domani. Solo partendo dai valori e dall’esperienza delle aziende del territorio provinciale possiamo sviluppare un futuro capace di rilanciare, attraverso l’eccellenza professionale, la crescita socio-economica del territorio“, è stato il commento dell’assessore alla formazione Luca Teti.

    Le attività del master inizieranno a febbraio del prossimo anno per la durata di 24 settimane, con un itinerario formativo capace di coniugare giornate di formazione d’aula, stage e workshop sui temi della comunicazione assertiva, del mental jogging, del public speaking, della finance per sales e marketing manager, secondo una linea tracciata da Walter Silvano, formatore professionale dell’omonimo studio milanese.

    Quest’anno i partecipanti erano tutti o neo laureati o studenti universitari, mentre in futuro si andrà a pescare pure tra le eccellenze degli studenti delle superiori.

    Non facile trovare aziende che vogliano dedicare una propria risorsa esperta all’incontro con queste giovani leve, in una trentina si erano dette disponibili, ma poi solo altre sette hanno accettato di provare l’esperienza. Sono state comunque scelte nel territorio lecchese rispondendo scelta geografica ben precisa: “Mantenere all’interno del territorio le conoscenze sviluppate dalla tradizione di questo tessuto economico e nel contempo farle incontrare con la creatività tipica di chi fa i primi passi nel mondo del lavoro”- ha affermato Alessio Sperlinga, project manager di Lecco Cento.

    Complessivamente l’esperienza è valutata positivamente, tanto che Sergio Valsecchi, responsabile commerciale, sta valutando l’esportazione del modello in altre province.

    Pedopornografia, mille files nel pc del 37enne

      Interrogatorio di garanzia oggi nel carcere di Pescarenico per il 37enne arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Il Giudice delle Indagini Preliminari Gian Marco De Vincenzi ha ascoltato il lecchese – assistito dall’avvocato Daniela Fiocchi – e al termine dell’interrogatorio ha confermato la misura della detenzione in carcere.

      Emerge intanto che nel computer sequestrato nel garage dell’abitazione del lecchese sarebbero stati trovati circa mille file (documenti di vario genere) di contenuto vietato. L’inchiesta è partita due anni fa da Torino e coinvolge parecchie persone. L’uomo era stato tratto in arresto all’inizio della settimana dai Carabinieri del Norm – Nucleo Operativo Radio Mobile – di Lecco.

      L’accusato si era difeso sostenendo fin dall’inizio la sua innocenza e in particolare di non essere a conoscenza di quanto rinvenuto nel pc. Sembra che il nome del lecchese sia entrato nell’inchiesta in seguito a una sua visita ad un sito internet a luci rosse.

      Per il momento dunque l’indagato resta nella casa circondariale di via Cesare Beccaria. D’ora in avanti però, dal punto di vista giudiziario la vicenda passa per competenza nelle mani della procura torinese.

      Encomio al salvatore della ragazza nell’Adda

      Il sindaco di Ballabio, Luigi Pontiggia, ha inviato oggi un telegramma a Matteo Locatelli – il giardiniere originario di Castello che ieri pomeriggio ha salvato dalle acque dell’Adda una 28enne lecchese. In arrivo a breve un encomio solenne da parte del Comune.

       

       

      L’arte della calcografia: storia, tecniche, ricerca

      Giovedì 9 giugno, alle ore 17, nella sala giornali della Biblioteca civica, sarà presentato il libro “L’arte della calcografia: storia, tecniche, ricerca”.

      Il libro, pubblicato dalle Edizioni Mudima di Milano, raccoglie i contributi di diversi autori sul tema della calcografia e si presenta ricco di esempi, illustrazioni, e notazioni sia storiche che tecniche.

      L’idea di partenza che ha spinto Mario Benedetti – curatore del testo, insieme a Claudio Sugliani, Alberto Veca e gli autori – è che la disciplina calcografica è per sua natura “sperimentale” e la sua storia è costellata di ricerche e scoperte anche casuali, in un continuo alternarsi di norme, leggi e trasgressioni.

      Il risultato è – come scrive Carlo Bertelli nella Prefazione – un libro aperto che non chiude i problemi, ma li imposta.

      La critica d’arte Stefania Burnelli coordinerà l’incontro in biblioteca, nel corso del quale Mario Benedetti e lo storico della fotografia Luigi Erba, autore di un contributo, presenteranno il libro.

      L’evento sarà introdotto da una dimostrazione di stampa sul torchio a mano dell’incisore Bruno Biffi.

       

       

       

      Festa Democratica: lunedì, donne protagoniste

      Nel programma della Festa Democratica di Rancio, lunedì 6 giugno, alle 21, si terrà l’iniziativa promossa dalla Conferenza Provinciale Donne PD avente per oggetto i temi importanti della conciliazione e condivisione relazionati ai tempi della città, relatrice sarà Cristina Ruggeri che a Cremona in qualità di Assessore vi ha lavorato per ben 10 anni.

      All’incontro sono stati invitati gli Amministratori che in città di Lecco se ne stanno occupando, l’incontro è aperto a tutti, seguirà – dopo la relazione – un ampio momento di dibattito dove ognuno potrà dare un personale contributo. Come lo scorso anno l’incontro sarà preceduto da una cena conviviale aperta a tutti.

       

      Il Cai Grigne ricorda Guido Zucchi

      Ad un anno dalla scomparsa del  socio Guido Zucchi, il Cai Grigne di Mandello domenica 5 giugno, alle 11.30, ha datto appuntamento a sostenitori e simpatizzanti al rifugio Elisa dove don Michele Gianola celebrerà una Messa in sua memoria.

      Figura storica e a tratti leggendaria quella di Guido, che per anni ha “costodito” la Grignetta recandosi in cima sempre col gerlo in spalla carico di vino e panini da vendere ai numerosi alpinisti che, scarponi ai piedi e zaino in spalla, ieri come oggi, macinavano i mille metri di dislivello che dividono la cima dai Piani Resinelli. Guido aveva fatto della celebre montagna la sua casa, arrivando a salire in vetta fino a 280 volte nell’arco di un anno.

      Nell’aprile del 2010, Guido è stato trovato senza vita nell’orto della sua casa di via Segantini 82, nella frazione di Rongio di Mandello del Lario. Un gesto estremo il suo che ha lasciato tutti attoniti e increduli.

      La causa di quel tragico epilogo in molti l’hanno fatta risalire all’accusa che gli era stata mossa tempo, ovvero, quella di aver deturpato la “sua” Grignetta usando un po’ di cemento per livellare l’angolo in cui si posizionava. Accusa per la quale la procura della Repubblica di Lecco aveva aperto un’inchiesta nei suoi confronti dopo una denuncia. Pensionato, ex dipendente Moto Guzzi, Guido aveva 72 anni, non era sposato e non aveva figli.

      I Cai Grigne invita in modo particolare tutti coloro che lo hanno conosciuto durante la sua permanenza in vetta alla Grignetta. Per l’occasione, il sodalizio mandellese ricorderà tutti i soci e amici scomparsi durante l’ultimo anno: Giuliano Mainetti (grazie al suo prezioso aiuto durante la ristrutturazione del Bietti-Buzzi), Alberto Dotti (per anni istruttore di alpinismo della scuola Carugati-Gilardoni) e infine Luciano Colombo, tragicamente scomparso recentemente sul Mount McKinley in Alaska.

      500 euro di multa a chi spreca l’acqua potabile

      Il Comune di Lecco invita la cittadinanza a evitare gli sprechi e gli usi impropri di acqua, in particolar modo nella stagione di massimo utilizzo, ovvero quella estiva, ormai alle porte.

      Pertanto, con ordinanza dirgenziale datata 1 giugno, il Comune chiede alla popolazione di limitare l’impiego di acqua potabile per usi “impropri e diversi da quelli attinenti alle necessità domestiche, igieniche e produttive, specialmente nel periodo estivo”.

      In particolare, l’ordinanza vieta fra le 17 e le 24, a chi risiede e o svolge attività sul territorio del comune di Lecco, l’impiego dell’acqua potabile per usi diversi da quelli potabili e industriali e comunque per ogni uso improprio compresi:
      – l’irrigazione di orti e giardini e l’innaffiamento di aree verdi pubbliche e private
      – il lavaggio di spazi e aree pubbliche e private
      – il lavaggio domestico di veicoli e mezzi analoghi
      – il riempimento di piscine.

      “Il provvedimento – spiegano dal Comune – si è reso necessario per evitare lo spreco di acqua potabile in modo da garantirne la fornitura per gli usi civili e domestici e quindi prevenire eventuali disagi della popolazione, in particolare nella stagione di massimo consumo”.

      L’ordinanza stabilisce le modalità di controllo da parte del Corpo di Polizia locale e le sanzioni previste per i trasgressori (da 25 a 500 euro). Le prescrizioni sono in vigore dal 1° giugno al 15 settembre 2011.

      Di seguito l’ordinanza firmata:


       

      Cani da salvataggio: giornata di esercitazioni

      Domenica 5 giugno, dalle 10 alle 17, presso l’area della piattaforma a lago si potrà assistere a delle esercitazioni in acqua della Scuola Italiana Cani Salvataggio. I partecipanti accompagnati dai loro magnifici terranova presenteranno le tecniche di salvataggio in acqua e di addestramento. Inoltre avrà luogo anche la 6^ edizione “Un cane un sorriso” organizzato da Inner Wheel di Monza e Lecco per i bambini del CAF di Milano (Centro aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi).

       

      Caccia alle stelle in giro per la città

      Il gruppo giovani della pastorale giovanile del Decanato di Lecco ha festeggiato la propria esperienza annuale concludendo con una divertente caccia al tesoro per le vie della città dal tema “Caccia alle Stelle”.

      Una prova di orienteering basata su capacità di orientamento, intuito e creatività che ha messo alla prova, giovedì scorse, le abilità di un’ottantina di giovani appartenenti a diverse parrocchie del territorio lecchese che, divisi in dodici squadre ed incuranti del maltempo, hanno scorrazzato a perdifiato cercando le lanterne nascoste nei meandri più nascosti e introvabili del centro.

      Il gioco, che ha preso il via dal sagrato della Basilica di San Nicolò è come ci spiega Don Carlo “un modo piacevole per concludere un percorso durato un anno, una gioiosa occasione aggregativa che cerca di coinvolgere anche quei giovani e che non sono soliti frequentare l’ambiente parrocchiale e la Chiesa in generale. E soprattutto una gara in cui mettersi in gioco, e divertirsi ovviamente.”

      C’è Ayala: gremita la sala don Ticozzi

      Incontro davvero intenso quello organizzato da Appello per Lecco in Sala Ticozzi con Giuseppe Ayala, magistrato e politico italiano attivo in Sicilia fin dai primi anni ottanta nella lotta contro la mafia, e poi strettissimo collaboratore nelle indagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fino ad essere pubblico ministero del primo Maxiprocesso di Palermo che portò nel 1987 alla condanna di oltre 400 persone per reati legati alla criminalità organizzata.

      Attraverso il racconto di aneddoti ripercorsi anche con la lettura di alcuni passi del suo libro “Chi ha paura muore ogni giorno” (titolo che riprende una celebre frase del magistrato Paolo Borsellino), Ayala ha ricordato la straordinaria vicenda giuridica e umana della difficile lotta a Cosa nostra, con i suoi fondamentali successi ed i tragici eventi che l’hanno accompagnata.

      Il magistrato ha voluto subito chiarire un punto fondamentale: “L’idea comune è che Paolo Borsellino e Giovanni Falcone siano stati due uomini eccezionali, due eroi della patria; cosa assolutamente vera, ma che rischia di creare il pericoloso preconcetto che la lotta alla mafia possa essere combattuta solo da persone fuori dal comune, da uomini straordinari. Per quanto mi riguarda, considero ancora oggi Paolo e Giovanni, oltre che due amici mossi da grande semplicità umana, due servitori dello Stato, due magistrati animati da uno straordinario senso delle Istituzioni; questo deve essere il loro esempio più grande”.

      Una lotta professionale, ma anche uno straordinario rapporto d’amicizia che ha scavato una voragine incolmabile con la tragica scomparsa di Falcone: “ Ho vissuto la morte di Giovanni come una mutilazione; lui ha avuto il potere di cambiarmi la vita due volte, al nostro primo incontro e quando se ne è andato per sempre. Dal 1992 ho dovuto imparare a convivere con una nevrosi irrimediabile, una lacerazione insanabile. Ed è anche per questo che continuo giorno dopo giorno a seguire un suo insegnamento: Giovanni mi ha sempre detto che chi resta deve stare ben attento a non cadere nella sindrome del reduce. Chi resta ha il dovere di contribuire con la propria testimonianza, che serva a ricordare ma soprattutto a far capire lo stato reale delle cose, divulgando la storia per quello che realmente è stata”.

      Una riflessione quindi sull’evoluzione del fenomeno mafioso come struttura di potere che, storicamente radicato in Sicilia e più in generale nel Sud Italia, è venuto ad assumere dimensioni difficili da immaginare; uno sviluppo che trova straordinaria esemplificazione nelle parole di Leonardo Sciascia, che ne “Il giorno della civetta”, già nel 1961, utilizzava l’immagine della “linea della palma” paragonando la diffusione della vegetazione della Sicilia verso il Nord Italia alla futura penetrazione dell’attività e del controllo mafioso verso la ricca economia del Nord.

      Realtà che hanno toccato e toccano da vicino la realtà lecchese, ritornate pesantemente alla ribalta anche dopo la pubblicazione di “Metastasi” libro che raccoglie le confessioni del pentito Di Bella, viatico di un acceso dibattito che ha creato un vero e proprio caos nell’opinione pubblica.

      Per questo l’ultimo messaggio di Ayala è volutamente semplice, ma assolutamente efficace: “In Italia spesso, troppo spesso, viene meno la cultura del diritto, della legalità, della meritocrazia; la legalità è certamente una scelta etica, ma sarebbe altrettanto necessario entrare nell’ottica di viverla come una convenienza. Il rispetto delle regole è la base di una sana democrazia, e la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno mafioso sono altresì i presupposti fondamentali per lo sviluppo di un circolo virtuoso che deve essere il motore della reale, libera, sovranità del popolo”.

      2 giugno: gran finale in piazza Garibaldi

      I festeggiamenti del 2 giugno si sono chiusi in piazza Garibaldi, con il grande concerto che ha visto protagonisti il Corpo Musicale Giuseppe Verdi di Lecco, il Coro Alpino Lecchese e il giovane tenore Luigi Albani. Meraviglioso il colpo d’occhio sulla piazza con oltre mille persone che hanno assisitito all’emozionante concerto. Tante anche le autorità civili e militari presenti, con il prefetto Marco Valentini che ha consegnato al Corpo Musicale Giuseppe Verdi la medaglia conferita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i duecento anni di storia del sodalizio.

      Nel pomeriggio, a Villa Bertarelli di Galbiate, sempre il Prefetto Valentini ha accolto autorità civili e

      militari con un ricevimento al quale hanno partecipato anche numerosi sindaci della Provincia di Lecco. Durante l’incontro si sono svolte le premiazioni ai deportati di Germania e quindi sono state consegnate le onoreficenze.

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      Maggianico: bloccato
      in bagno per due giorni

      Un anziano che vive da solo a Maggianico si è trovato in difficoltà per un malore in casa propria. Scivolato in bagno non è più riuscito ad alzarsi, impedito sia dalle difficoltà di movimento (cammina aiutato dalle stampelle), sia per via del peso, si tratta infatti di una persona corpulenta.

      Per sua fortuna un vicino in contatto con lui si è allarmato per l’assenza di risposte alle telefonate da due giorni e ha lanciato l’allarme. Sfondata la porta i soccorritori hanno trovato l’anziano bloccato a terra appunto nel bagno, stampelle al fianco.

      Arrivati giusto in tempo perché l’autonomia senza bere è mediamente di soli tre giorni.

      Petrella e la Cosmic Band al Sociale di Lecco

      Gianluca Petrella e la Cosmic Band saranno protagonisti della serata in calendario martedì 7, alle 21, al Teatro della Società. Un evento musicale da non mancare. Ingresso libero.

      Ideata per celebrare Sun Ra, l’orchestra prende presto il passo e guadagna subito le sembianze del leader Gianluca Petrella, che disegna una musica totale, sintetizzata nel suo bellissimo brano originale “The Cosmics”. La commistione è deflagrante: si incontrano il solismo free e l’utilizzo delle sezioni che richiama tanto Frank Zappa quanto Duke Ellington. In questa musica convivono mondi musicali apparentemente lontani filtrati dalla possente personalità di Petrella.

      Sul palco insieme a Petrella: Beppe Scardino – sax baritono; Francesco Bigoni – sax tenore; Mirco Rubegni – tromba; Giovanni Guidi – pianoforte; Gabrio Baldacci – chitarra; Alfonso Santimone – Fender Rhodes Electric Piano, Synth, Laptop; Francesco Ponticelli – basso; Federico Scettri – batteria; Simone Padovani – percussioni.

       

       

      40enne salva dall’Adda una giovane lecchese

      Un eroe: in pochi minuti insieme alla moglie ha capito la situazione, si è spogliato e gettato in acqua per trarre in salvo una lecchese 28enne, trascinata dalla corrente. Da terra il salvatore è stato aiutato da tre componenti della sua famiglia, perché riavvicinarsi alla riva all’ultimo tratto era diventato difficile. Temerario benché il suo lavoro da giardiniere lo abbia da tempo abituato alle intemperie, non si è peritato del freddo e ha affrontato le acque gelide di fronte a Malgrate. E’ stata comunque una azione d’istintiva generosità, perché in quel punto l’acqua è veloce e presenta non pochi mulinelli.

      I protagonisti del bel gesto sono Matteo Locatelli originario di Castello ma ora residente con la famiglia a Ballabio, la moglie Giuseppina Dell’Era, il fratello Fabrizio Locatelli e la moglie di costui Stefania. Il gruppetto era fermo al semaforo rosso del ponte Azzone Visconti, quando Giusy nota una testa contornata dal classico pelo dei cappucci galleggiare nell’acqua. A quel punto si attivano, la ragazza non risponde alle chiamate, sentono solamente un pianto. Che fare? Prima le telefonate ai numeri di emergenza. Poi la decisione: via i vestiti, solo gli slip e giù nell’Adda per il recupero. Con Matteo a nuoto, Fabrizio che nuotare non sa immerso fino al collo e Giusi piantata a riva a trattenere il cognato. Una catena umana utilissima soprattutto nella fase finale del recupero quando la corrente stava aver la meglio su soccorritore e ragazza.

      Appena arrivati a terra, spetta a Giusy il primo soccorso, in attesa di quelli ufficiali. Poi una volta giunti sul posto la Polizia di Stato, i vigili del fuoco, i carabinieri e il 118, la famiglia altruista si è allontanata in direzione di Belledo dove si è finalmente potuta asciugare a casa di alcuni parenti.

      Nel frattempo lo staff medico accorso, dopo aver verificato le funzioni vitali, ha provveduto a scaldarla, con coperte, flebo e il riscaldamento del materassino dove l’avevano collocata.

      FOTO: LOCATELLI SIMULA CON LA MOGLIE LA MANOVRA DI SALVAMENTO


      Ora la donna è ricoverata all’ospedale Manzoni di Lecco dove è stata raggiunta dai parenti. Si tratta di una 28enne, in situazione lavorativa precaria. Il fatto è successo nel primo pomeriggio di giovedì.

       

       

      Vela: Agostoni fa sua la Coppa Repubblica

      Il prefetto Marco Valentini e Sergio Agostoni

      Anche quest’anno si è disputata la Coppa della Repubblica, gara velica organizzata dalla Canottieri di Lecco. In mattinata sette imbarcazioni si sono sfidate per vincere l’ambito trofeo. Fortunatamente la pioggia ha dato una tregua e la manifestazione si è potuta svolgere lo stesso, purtroppo con pochi partecipanti a causa di competizioni mondiali che si stanno tenendo in questi giorni. A fine gara, per la premiazione dei concorrenti sono arrivati il prefetto Marco Valentini e il questore Fabrizio Bocci. “Questo è l’anno in cui si festeggia l’anniversario dell’Unità d’Italia per cui questa iniziativa ha un valore particolare – ha affermato Valentini – inoltre la collaborazione con la Canottieri è sempre molto buona.” Henriette Peona, consigliere della vela, ha inoltre ringraziato tutti i partecipanti che hanno voluto essere presenti e che fortunatamente sono stati risparmiati dal maltempo.

      La Classifica:

      1. Colombo Andrea su Serena

      2. Agostoni Sergio su Bruschetta

      3. Martini Richard su Bambino viziato

      4. Carobbio Cesare su Erika

      5. Bertolini Domenica su Lo sguscio

      6. Cicara Pietro su Tigre bianca

      7. Bassani Duilio su A sail 1ma

      La Coppa della Repubblica è andata al più anziano, ovvero Sergio Agostoni.

      “Macchè ripresa, Lecco è in stallo”

      Carlo Spreafico , ex consigliere regionale del PD
      Carlo Spreafico (PD)

      Crisi superata? Ripresa economica in atto? Per il consigliere regionale Carlo Spreafico (PD) una cosa è certa: “sta cambiando la fase politica in Lombardia e in Italia”, ma sul fronte economico le difficoltà “continuano a esserci  e i timidi segni di ripresa (anche quelli locali), se non accompagnati da misure di sostegno nazionale, non riusciranno a farci stare meglio”.

      Stringendo il cerchio per Sprefico “Lecco è in una fase di stallo e non condivido l’ottimismo con il quale le statistiche ci danno in ripresa”.

      Per il consigliere pidiellino, ecco la ricetta per cercare di invertire la rotta di marcia: “Mi permetto di ricordare alcune idee e proporne altre alle quali peraltro, da tempo, sto lavorando e sulle quali ho notato finalmente un forte interesse: fare entrare il Lario nella filiera dei produttori delle energie rinnovabili con un progetto pilota europeo che possa essere usato anche su altri laghi alpini. La tecnologia idrotermica delle pompe di calore è praticabile in tempi brevi, non ha controindicazioni ambientali ed economiche ed apre una nuova opportunità di sviluppo sul lago per i Comuni rivieraschi, il Consorzio del Lario capofila mentre Villa Monastero potrebbe ospitare la direzione scientifica. Rivedere le norme legislative sulla competenza e il coinvolgimento del territorio nella gestione dei livelli del Lario, ottenendo un ruolo di governo del sistema locale e un maggiore ritorno economico legato in particolare alle nuove concessioni per produrre energia con l’idrotermia. Per riuscirci serve una proposta di legge al Parlamento nazionale per rivedere le leggi risalenti a settanta anni fa sulla diga di Olginate. Regionalizzazione del trasporto lacuale come progetto pilota lombardo, visto che il Lario è l’unico lago interamente regionale, concentrando una parte delle nuove risorse per concessioni idroelettriche ed idrotermiche a sostegno dei costi di gestione della operazione. Realizzazione della Pedemontana ferroviaria briantea partendo dalla riqualificazione della linea Lecco-Molteno-Monza (sulla quale stanno arrivando i nuovi treni ecodiesel) e realizzando la gronda alta ferroviaria Lecco-Molteno-Como quale sbocco in tempi brevi verso la linea AlpeTransit e Malpensa. Diversamente resteremo con il sogno del collegamento stradale e la certezza che la Pedemontana ferroviaria sarà la Seregno-Bergamo. Se si devono fare alleanze con le province limitrofe deve essere chiaro il nostro obiettivo che non è quello di allungare la metropolitana fino a Besana. Massimizzare il ritorno su scala turistica e commerciale del progetto “Grande ciclismo a Lecco” che nel 2011 e 2012 ci proietta in 160 paesi grazie alla copertura televisiva di RCS per il Giro di Lombardia e per il Giro d’Italia, a cui si aggiunge il meeting nazionale dei giovani ciclisti che ci porterà circa 10.000 persone. Questi sono i biglietti da visita per il nostro ingresso in Expo 2015″.

      Spreafico è convinto che si debba: “dare immagine e sostanza all’idea di un territorio aggressivo ed aperto ai rapporti internazionali ed istituzionali che non intende subire l’offensiva competitiva dei confinanti”. E con l’attualizzazione delle sue cinque proposte si potranno inoltre contrastare “le crisi industriali contro le quali diversamente ci resta solo un’azione di perdente tamponamento”.

       

      2 giugno: anche Lecco si ferma per festeggiare l’Italia

      La Festa della Repubblica è cominciata sul Lungo Lago Isonzo d’innanzi a piazza Cermenati, alle 9 con la cerimonia dell’alzabandiera e relativo schieramento del plotone Interforze. Nel frattempo, alle 8.30, dalla Canottieri Lecco è partita la regata velica “Coppa delle Repubblica” riservata alle classi J24, Platu 25 e libera cabinati. La regata si disputa su 2 prove e si concluderà alle 13. Una ventina di imbarcazioni si contenderanno la vittoria di questa regata rendendola avvincente e spettacolare.

      Questa sera invece alle 21.15 in piazza Garibaldi il concerto della Repubblica con la collaborazione del tenore Luigi Albani e del Coro Alpino Lecchese mentre la lettura degli eventi storici sarà curata da Aloisio Bonfanti.Durante la serata il prefetto Marco Valentini consegnerà al Corpo musicale Giuseppe Verdi di Lecco la Medaglia conferita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i duecento anni di storia musicale. In caso di pioggia l’evento organizzato da Ltm (Lecchese Turismo Manifestazioni) si svolgerà nella sala Ticozzi.