Adornato: “Demonizzare Monti è prendersela con i pompieri”

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LECCO – L’onorevole Ferdinando Adornato è stato ospite dell’Udc Lecco, nella mattinata di giovedì, per richiamare gli elettori di centro al voto alle oramai prossime elezioni che vedono il partito guidato da Ferdinando  Casini appoggiare la candidatura del premier Mario Monti e la sua lista civica:

Il fatto che l’UDC difenda l’operato del Premier uscente Mario Monti, è indice di serietà e coerenza; è un rischio? Si! Ma cosa sarebbe successo se non ci fosse stato lui? Nessuno si è posto questa domanda. Quanto ci è costato, in termini di soldi, l’anno e mezzo di un governo che pensava ai fatti suoi, prima che Mario Monti fosse chiamato a fare quello che loro non hanno saputo fare?” ha spiegato Adornato smontando le critiche di quanti in questa campagna elettorale hanno attaccato il “professore”:

Demonizzare Monti è facile oggi – ha proseguito l’onorevole – agendo sulle emozioni della gente per amplificare il risentimento nei suoi confronti, quando a suo tempo Lega e PDL non hanno avuto il coraggio di adottare i provvedimenti necessari per evitare la deriva della Nazione. È come prendersela con il vigile del fuoco che spegne l’incendio e non con chi l’incendio la appiccato.

Sulla vicinanza di Monti al cancelliere tedesco Angela Merkel e all’ingerenza di Germania e Stati Uniti negli “affari italiani”, l’esponente politico dell’UDC ha risposto: “Non possiamo pensare ad un mondo senza collegamenti, quello che succede in Italia, riguarda tutta l’Europa e non solo, come del resto quello che succede in ogni altro paese dell’Unione riguarda da vicino pure l’Italia. In un mondo come quello attuale ogni nazione consapevolmente o inconsapevolmente è legata alle altre, questo è un dato di fatto”.

Forte preoccupazione è stata invece espressa riguardo al  Movimento 5 Stelle,  Adornato ha ribadito che se una forza politica grazie a questa legge elettorale si ritrovasse con una maggioranza assoluta, metterebbe la democrazia in serio pericolo.

Bocciato anche il bipolarismo “che non ha saputo gestire il paese sia dal lato legislativo sia da quello economico produttivo; portando l’Italia nella condizione attuale”.