LECCO – A poche ore dalle dichiarazioni del consigliere comunale Giacomo Zamperini (Fdi) con le quali ha criticato l’approdo sull’Isola Viscontea del candidato alla presidenza della regione Umberto Ambrosoli (vedi articolo) per il Patto Civico, arriva il fendente del capogruppo consiliare di Apello per Lecco, Giorgio Gualzetti che bolla Zamperini come “persona poco lucida” per poi consigliargli di “informarsi” e “rimboccarsi le maniche”.
“Leggendo l’articolo del consigliere Zamperini sull’intervento di Ambrosoli di domenica mattina sull’Isola Viscontea, ho avuto l’impressione che abbia preso un grosso abbaglio che giustifico solo pensando che, essendo in piena campagna elettorale, si senta un po’ sotto pressione – esordisce Gualzetti – Sì, perché una persona minimamente lucida avrebbe evitato di scrivere tante inesattezze tutte insieme. Forse sarebbe il caso che proprio lui “fermi il treno per ritirarsi a riflettere!”.
Poi Gualzetti fa chiarezza sulla proprietà dell’Isola e sulla sua gestione: “Andiamo con ordine. Prima di tutto vorrei ricordare a Zamperini che l’Isola non è del Comune di Lecco. L’Isola è di proprietà di una società di privati che hanno firmato con l’associazione Appello per Lecco un contratto di diritto d’uso. E non è neanche del PD. Quindi tutte le altre domande che il consigliere si pone a valle di questa perdono di significato”.
Domande che ricordiamo qui di seguito: Chi ha permesso ed autorizzato questo modo di operare? Ma l’Isola è casa loro? Chi ha garantito il servizio d’ordine? Le norme per la sicurezza sono state rispettate? Come potevano accedere al dibattito i cittadini diversamente abili se l’unico modo per arrivare sull’isola è sopra una barchetta?…
“Detto questo – prosegue Gualzetti – accolgo positivamente l’affermazione del consigliere quando dice che ‘l’Isola deve essere un patrimonio di tutti i lecchesi’ anche se la ritengo un po’ tardiva. E’ da quasi tre anni che l’associazione Appello per Lecco si sta impegnando per recuperarla e restituirla ai lecchesi senza nessun contributo pubblico, attraverso solo l’opera instancabile e meritoria dei suoi volontari e dei professionisti che, gratuitamente, hanno offerto la loro opera. E in tutto questo tempo non mi sembra che il consigliere si sia mai unito ad essi che settimanalmente, il giovedì pomeriggio, lì si ritrovano per fare i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione”.
Poi il capogruppo di Appello per Lecco conclude: “Caro Zamperini, prima di battersi ‘con tutte le sue forze’ per far si che l’isola non diventi patrimonio di una parte sola, forse sarebbe il caso di informarsi, e, soprattutto, di rimboccarsi le maniche”.