Accordo Pdl-Lega, a Lecco definita una “scelta obbligata”

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – Dopo settimane di incertezza, nella notte è arrivato l’accordo tra Lega e Pdl per le prossime elezioni regionali e politiche:

“Habemus papam questa notte all’una è trenta minuti è stato firmato un accordo tra noi e il Carroccio. Ho firmato io e per la Lega Nord Roberto Maroni che sarà candidato in Lombardia, io sarò il leader dei moderati – è Silvio Berlusconi ad annunciarlo lunedì mattina ai microfoni di Rtl 102.5 – Se vincessimo, penso ad Alfano, in quel caso io potrei fare il ministro dell’Economia”.

Un patto spinto con forza dal Cavaliere che ha così ritrovato nel Carroccio l’alleato storico dopo mesi di rottura, anche se interpellando i vertici locali di Pdl e Lega non si evince lo stesso entusiasmo di Berlusocni con l’intesa appare come un’inevitabile forzatura e l’unica via percorribile per cercare di vincere le elezioni.

E’ stata una scelta obbligata – spiega il segretario provinciale Pdl Lecco, Mauro Piazza – siamo di fronte ad alternative spaventose per il futuro del Paese: da una parte Bersani, dall’altra Monti che si sta dimostrando più politicante dei politici, quindi la necessità di federare tutto il mondo moderato, quello del lavoro e dell’impresa, la parte reale del paese che ha delle aspettative di cambiamento, ci deve vedere uniti. Divisi rischiamo di perdere sia la Regione Lombardia che il Governo del Paese. Con la Lega, a livello locale abbiamo sempre trovato modi e forme di governo, pur nelle differenze e nelle distanza ma nel rispetto degli impegni presi con gli elettori; vedo la cosa abbastanza lineare”.

La possibile candidatura di Angelino Alfano è vista con soddisfazione dal segretario lecchese: “Si tratta di un’ottima notizia. La figura di Alfano è stata ampiamente espressa anche dal nostro territorio nel momento in cui si erano ipotizzate le Primarie”.

Sull’argomento spinoso di un possibile fuggi-fuggi dal PdL parte degli ex An, Piazza commenta: “E’ senz’altro possibile che ciò avvenga, ma è anche questo un atto forzato, perché a Lecco si erano create delle buone relazioni umane e politiche, per questo cercheremo di affrontare la situazione in maniera coordinata. I gruppi consigliari resteranno uniti nell’ottica di un’articolazione e non di una scissione”.

Per la Lega Nord parla il capogruppo consigliare in regione, Stefano Galli: “Andare da soli alle regionali voleva dire consegnare la Lombardia alla sinistra, quindi credo sia prevalso il buon senso; lo stesso vale per le politiche”.

E se Berlusconi, con sorpresa, si dovesse comunque candidare? “Un patto come questo deve essere siglato e accolto – commenta senza tanti giri di parole il leghista – In ogni caso, se Berlusconi decidesse di candidarsi a premier, gli sarebbero necessari i voti della Lega per essere eletto. Quindi…”.