Cernusco, adottata la variante al Pgt con il no delle minoranze: “Si poteva osare di più”

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In consiglio comunale il primo step per la variante al Pgt del 2011: ridotto l’urbanizzabile di circa il 16%

Scontro in aula tra maggioranza e minoranze. Krassowski: “Questo documento non risponde al giudizio universale dei cambiamenti climatici”

CERNUSCO – Per la maggioranza è uno strumento importante in cui si è tenuto fermo il consumo di territorio, per le minoranze invece si poteva fare di più, spingendosi a ridurre ulteriormente le aree edificabili. E’ approdata in consiglio comunale mercoledì sera la variante al Pgt del 2011, presentata ai consiglieri dall’architetto Giacomino Amedeo. Già illustrata durante un’assemblea pubblica alcune settimane fa, la variante nasce dall’esigenza di rinnovare alcune previsioni di piano contenute dal piano di governo del territorio varato dall’ultima amministrazione guidata da Sergio Bagnato.

 

Il consigliere delegato all’urbanistica Mario Oldani

“Abbiamo perseguito il miglior risultato possibile tenendo conto dei diritti acquisiti e di quelli in essere” ha esordito il sindaco Giovanna De Capitani, dando poi la parola al consigliere con delega all’Urbanistica Mario Oldani, a sua volta pronto a sottolineare la bontà dello strumento urbanistico approvato, grazie al quale il consumo di suolo è sceso sotto zero.

La variante in pillole

Giacomino Amedeo

Il progettista Amedeo ha poi presentato i punti salienti della variante, parlando anche delle infrastrutture previste, tra cui la famosa bretellina, ovvero la variante alla Sp 54 tra Cernusco e Merate, il cui calibro è stato ridimensionato rispetto al previsto e l’altrettanto famoso progetto di prolungamento della tangenziale Est, per il quale Cernusco deve prevedere nel Pgt delle zone di salvaguardia dell’ipotetico tracciato. L’architetto ha sottolineato che con la variante al Pgt l’area urbanizzabile è stata ridotta, rispetto alle previsioni del Pgt, del 16% circa. Ridotta anche la capacità insediativa residenziale teorica (da 535 a 391 stanze-abitanti) mentre sono diminuite anche le zone destinate ad aree per servizi (-39.668 mq) a fronte di un lieve incremento delle superfici pavimentate per il terziario commerciale di 4.631 mq. “Il saldo di consumo di suolo è quindi minore di zero, in rispetto alla normativa regionale”.

Krassowski: “Variante nulla rispetto al giudizio universale a cui siamo chiamati”

Da sinistra Gennaro Toto, Renata Valagussa e Salvatore Krassowski

Una spiegazione che non ha però convinto del tutto i consiglieri di entrambi i gruppi di minoranza. Dopo essersi allontanato dall’aula dopo un battibecco con il sindaco relativo al rispetto del numero legale (fino all’arrivo del consigliere Valeria Pirovano garantito solo dalla presenza dei consiglieri di maggioranza), il consigliere di Cernusco Bene Comune Salvatore Krassowski ha rimarcato come “con questa variante manca la risposta di fronte a quello che già in un precedente consiglio comunale avevo definito il giudizio universale dei cambiamenti climatici”. Per Krassowski si poteva e si sarebbe dovuto fare molto di più per ridurre quanto previsto come edificabilità nel Pgt del 2011, di cui “per fortuna non sono stati colti tutti gli obiettivi. A luglio, durante la discussione sulla Vas, mi ero illuso che la bretellina venisse stralciata. Ora invece ci ritroviamo sia questa che la tangenziale. Vero – ha poi concesso il consigliere – sono indicazioni che ci arrivano da enti sopra di noi”.

Toto: “Le possibilità non colte con il Pgt potevano essere anche annullate”

Anche per Gennaro Toto, capogruppo di Identità e Futuro Nostro Cernusco, si poteva osare di più, riducendo ulteriormente le aree edificabili. Per entrambi i consiglieri di minoranza è improprio parlare di diritti acquisiti visto che “il documento di piano non crea diritti edificatori, ma solo possibilità che non sono state poi sfruttate nei tempi previsti dal Pgt”. Da qui la considerazione che l’amministrazione comunale avrebbe potuto non solo diminuire le previsioni edificatorie, bensì  azzerare il consumo di suolo previsto. Un’opinione a cui il sindaco ha replicato: “Non è possibile abbattere tutto a tappeto”.

Poco tempo per studiare le carte

Le contestazioni dei gruppi di minoranza hanno riguardato anche aspetti formali. “Ci viene chiesto di presentare domande ai progettisti, ma abbiamo ricevuto questa documentazione voluminosa solo pochi giorni fa. Nel 2011 mi ricordo che era stato convocato un consiglio informale riservato solo ai consiglieri per permettere di studiare le carte”. Anche il consigliere di Ifnc Renata Valagussa ha chiesto lumi sulla mancata illustrazione, scheda per scheda, di tutti i punti previsti nella varianti. Obiezioni a cui De Capitani ha replicato ribadendo la differenza tra la predisposizione di un Pgt e quella di una variante. “Abbiamo anche indetto un’assemblea pubblica e ci saranno 30 giorni per la pubblicazione dei documenti e altri 30 per le osservazioni”.