LECCO – “Negli ultimi giorni sono comparsi richiami e dichiarazioni sul prossimo voto politico di Lecco, dando luogo ad incomprensioni su possibili indicazioni di merito da parte del Movimento di Comunione e Liberazione ai suoi aderenti”, così Emmanuel Micheli referente del movimento lecchese interviene facendo chiarezza sulla posizione di CL.
“In realtà CL a Lecco si è mossa in queste settimane di campagna elettorale proponendo un lavoro su di un documento intitolato ‘Si riparte dal basso’ – spiega Micheli – presentato anche pubblicamente in un incontro aperto a tutta la Città. In questo momento storico particolarmente difficile che vede una grave crisi anche della politica, occorre ripartire con un lavoro di ricostruzione del senso della politica stessa e del suo essere strumento per aiutare singoli e realtà sociali a costruire qualcosa di bene per tutti. Un lavoro che proponiamo a tutti e che richiede solo di rimboccarsi le maniche e mettersi umilmente al servizio del bene comune”.
Micheli prosegue riflettendo sui dati che hanno caratterizzato le elezioni del 31 maggio: “Il fatto che alle elezioni amministrative di Lecco si siano presentati 5 candidati sindaci e che i non votanti siano stati il 42 %, sottolinea con ancora maggior urgenza questo distacco che a lungo andare può sfociare solo in un cinismo disilluso ed in una perdita progressiva del significato della politica stessa. Occorre, perciò impegnarsi a lanciare un messaggio in grado di valorizzare la singola persona, che ricordi come per costruire qualcosa di grande per tutti si debba smettere di guardare l’altro (partito, candidato, chiunque sia…) solo come un ostacolo da superare per affermare se stessi, ma riconoscendo invece che può essere un bene, consapevoli che in un città piccola ma importante come Lecco, insieme, si può realizzare qualcosa di grande per tutti”.
Per Micheli serve: “un cambio di passo radicale e che la persona ed i suoi bisogni tornino al centro dei programmi politici. In questo senso auguriamo a coloro che amministreranno il Comune di tornare a fare scelte coraggiose, anche se difficili, che consentano alla pubblica amministrazione di mettersi al servizio del bene comune. Gli strumenti di lavoro che suggeriamo sono diversi: sussidiarietà fiscale; sussidiarietà orizzontale (con un partneriato sempre più incentivato tra pubblico e privato), politiche reali a sostegno del lavoro ed a sostegno dell’educazione a tutto tondo (asili, scuole, corsi professionali) secondo un modalità che parta dalla valorizzazione di quei soggetti che operano sul territorio e che offrono un servizio a tutta la comunità”.
Quindi conclude: “Lontani quindi da una omologazione politica nè tantomeno da uno schieramento partitico, CL è aiuto a vivere ed a testimoniare la fede come pertinente alle esigenze della vita. Per questo motivo, nel rispetto della libertà della singola persona di manifestare le proprie scelte, il Movimento non ha dato indicazioni di voto ma criteri che ci potevano guidare nel giudicare i programmi dei candidati al ballottaggio, sapendo che per costruire ci vuole tempo”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































