Riceviamo e pubblichiamo una lettera dei Giovani Comunisti di Lecco (firmata anche da altre organizzazioni della sinistra locale), “preoccupata per l’articolo comparso il 9 dicembre” sul nostro giornale – articolo riguardante una azione dimostrativa da parte dei militanti di Lotta studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova.
Esattamente come la missiva che pubblichiamo di seguito, anche nel caso del pezzo a cui ci si riferisce (Ufficio Scolastico in vendita? No, è Lotta Studentesca) abbiamo ritenuto di dar voce a opinioni diverse e a volte contrapposte. Una piccola nota a margine: LeccoNotizie non è come scrivono i GC un “sito di informazione” ma una testata giornalistica, registrata presso il Tribunale. Un quotidiano, dunque. Può sembrare una differenza banale, ma non lo è.
Ecco la lettera ricevuta oggi dalla nostra redazione:
NESSUNO SPAZIO POLITICO PER L’ESTREMA DESTRA LECCHESE
Registriamo con grande preoccupazione l’articolo comparso il 9 Dicembre sul sito di informazione Lecconotizie.com; continua, infatti, la campagna demagogica e strumentale di Lotta Studentesca, organizzazione dell’estrema destra lecchese che, da manuale del neofascismo italiano, lancia slogan opportunistici e contradditori per cercare di cogliere nella popolazione giovanile della città quel malessere diffuso da anni di tagli all’istruzione pubblica e di manovre governative antipopolari.
Sentire da un’organizzazione neofascista questioni legate alla scuola pubblica ed alla difesa dell’istruzione ci riporta alla storia secolare di questi gruppi politici del nostro paese; fingere un’astratta visione antisistema, proposta a giovani e lavoratori, con parole d’ordine tra il vago e il patriottico, ha lo scopo di creare false illusioni e confusione; è questo che accade, purtroppo, nelle nostre scuole, dove si iniziano ad incontrare riferimenti a questioni quali quelle poste dall’intervista sul sito da parte di Lotta Studentesca.
Quest’organizzazione giovanile nulla ha a che vedere con le rivendicazioni poste in essere dai Giovani Comunisti di Lecco, dai diversi collettivi che si sono susseguiti in questi anni, dal lavoro di instancabili studenti antifascisti per reclamare un’istruzione pubblica, di qualità e accessibile a tutti; è ben visibile la differenza con chi, in modo elitario, reclama una scuola per “la futura classe dirigente del paese”, aggiungiamo noi, lontana dall’essere laica, antisessista e antirazzista.
La battaglia per una scuola pubblica realmente valida, portata avanti dai comunisti e dalle realtà antifasciste, consiste nella rivendicazione dello strumento per emancipare le future generazioni, indipendentemente da quale sia la loro provenienza sociale, culturale, etnica: una scuola in cui non vivano sfumature di razzismo, di sessismo, di omofobia, un luogo dove costruire una futura massa critica che contribuisca a determinare una società più giusta ed equa.
Pare a dir poco demagogico leggere le proposte politiche di Lotta Studentesca, un’organizzazione che nasconde nel suo nome “ribellista” radici storiche e culturali profondamente non in sintonia con la storia della nostra città, con i nostri valori, la nostra cultura.
Occorre, anche per questo, chiarire apertamente la natura di questo gruppo politico, a cui è stato lasciato, a nostro avviso, uno spazio politico non certo limitato; Lotta Studentesca è profondamente legata a Forza Nuova, formazione xenofoba, di stampo dichiaratamente neofascista , dell’estrema destra italiana.
La loro natura antisistema e anticapitalista è profondamente smentita dalla storia, dalla simbologia, dall’oggettività dei fatti di queste formazioni che da anni assumono un atteggiamento sempre più radicale, profondamente vicino al neonazismo tipico delle formazioni xenofobe europee; per esempio si potrebbero richiamare tutti quei termini e simboli che accomunano l’organizzazione ad un movimento antisemita dell’estrema destra rumena (Guardie di ferro) che durante gli anni 30 e 40 collaborò con i nazisti e si rese protagonista di pogrom antiebraici e anticomunisti spaventosamente spietati .
Forza Nuova, non a caso, definisce le sue cellule politiche Quip, sigla utilizzata anche dalle squadre delle Guardie di Ferro rumene, oltre al richiamo allo stesso motto caro a quell’organizzazione filonazista “tutto per la patria!”.
E’ possibile smascherare la reale natura reazionaria di Forza Nuova e di Lotta Studentesca (sua giovanile) rifacendosi anche ai riferimenti apertamente filonazisti posti sui siti e su pagine ufficiali di aderenti al movimento, come le croci celtiche presenti alle manifestazioni di FN, simbolo proveniente dal peggio del collaborazionismo nazista, quale mostrina delle Charlemagne dei volontari SS Francesi, poi simbolo del movimento nazional-fascista OAS francese e giunto in Italia attraverso l’organizzazione terroristica fascista Ordine Nuovo.
Per questi motivi occorre convintamente controbattere a quell’anticapitalismo di facciata di queste organizzazioni, considerato come opposizione ad un sistema di potere ebraico –massonico e non al conflitto capitale-lavoro , continuando inoltre a denunciarne le collusioni con la destra istituzionale che spesso concede loro sedi e appoggi politici rilevanti.
Rifacendoci alla nostra Costituzione, che definisce illegittimo richiamarsi a quella storia sconfitta con il sangue ed il sacrificio di migliaia di partigiani, rifacendoci alle nostre battaglie politiche in difesa di una scuola per tutti e tutte, per una società più giusta, libera ed eguale , non possiamo che condannare profondamente qualsiasi tentativo di Lotta Studentesca di strumentalizzare una battaglia che a lei non appartiene; non intendiamo lasciare a questa organizzazione il benchè minimo spazio e visibilità sugli organi di stampa e nella nostra città.
La nostra contrarietà a questo movimento neofascista non si ferma qui: la nostra sfida verte sulla questione meramente politica, continuando a fare informazione, spiegando chi e cosa sono le organizzazioni della destra estrema, portando avanti le nostre rivendicazioni e le nostre prospettive in modo chiaro e non ambiguo.
Deve essere questa la linea guida comune a tutte le realtà democratiche e antifasciste di Lecco, per far si che quei gruppi minuscoli dell’estrema destra italiana ritornino dove la storia li ha relegati fin da sempre: asserviti al tavolo del grande capitale, sconfitti dalle forze popolari, antifasciste e di massa che si sono battute, e continuano a farlo, per la giustizia e la libertà delle classi meno abbienti.
Nebuloni Laura, responsabile antifascismo Giovani Comunisti Lecco
Marcucci Alessandro, coordinatore Giovani Comunisti Lecco
Vanoli Daniele e Magni Flavio, ANPI Lecco
Elia Matteo, RSU Lucchini
RSU Leuci
ARCI Lecco
Coniglione Francesco, segretario provinciale Rifondazione Comunista
Federazione della Sinistra Lecco