LECCO – Una conferenza stampa insolita quella indetta da Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia che ha visto la presenza del capolista in circoscrizione 2 Lombardia alla Camera, Franco La Torre affiancato dai candidati lecchesi al Senato: Paolo Casu, e alla Camera dei Deputati: Elisa Mandelli, Maria Pia Ciappetta, Simone Radice, Ezio Venturini e Dominica Curmà.
L’appuntamento è stato fissato davanti all’ex-pizzeria Wall Street di Lecco in via Belfiore 1 e successivamente si è svolto un incontro con i cittadini presso la Sala Civica (ex Consiglio di Zona 2) di via del Seminario 39.
“Ci troviamo qui ha spiegato il Procuratore La Torre – davanti a un bene confiscato alla ‘ndrangheta e che dovrebbe essere restituito alla comunità alla quale è stato indebitamente e criminalmente sottratto. C’è un pregiudizio che dice che la mafia dà lavoro e l’antimafia non dà lavoro, invece l’antimafia, se questo posto fosse stato restituito alla comunità, avrebbe dato prospettive, ai giovani, agli artigiani perchè questo posto andava ristrutturato e ripristinato e utilizzato anche per servizi sociali utili alla comunità lecchese”.
Invece non è così, lo stabile è diventato un archivio: “Non dovrebbe essere un luogo chiuso com’è – esordisce Mandelli – avrebbe dovuto diventare un punto di incontro per i giovani di lecco, non un luogo abbandonato. Benissimo recuperare tutti quegli spazi sottratti alla malavita ma se poi vengono destinati a questi usi alla città e ai cittadini non va nulla. Io l’avrei visto come un punto di incontro per giovani che vogliono fare della legalità il punto di inizio per il loro agire politico e sociale”.
Legalità è la parola su cui fa leva la lista di Ingroia, come spiega lo stesso La Torre: “Puntare i fari sui temi della legalità non vuol dire che il nostro obiettivo sarà quello di andare in giro con le manette per arrestare chissà chi, ma per restituire quello che l’illegalità ha tolto. La Corte dei Conti ci dice che c’è ormai vige una corruzione endemica e cronica che sotrae 60 miliardi di euro ogni anno all’economia del nostro Paese. Noi vorremmo riprendere questi 60miliardi e reinvestirli in scuole, in servizi sanitari, in servizi sociali, in lavoro dignitoso per il presente e per il futuro”.
Per poter fare questo Rivoluzione Civile vuole costituire un alto commissariato per il sequestro dei patrimoni criminali: “una struttura della magistratura ad hoc che si occupi solo esclusivamente di recuperare questi patrimoni – prosegue La Torre – si tratta di decine e decine di miliardi. Se realisticamente ne recuperassimo piano piano percentuali anche minime, ci sarebbe di che rimettere in sesto questo Paese e di farlo ripartire. Sappiamo che in questi anni la crisi l’ha pagata la stragrande maggiornaza dei cittadini, ma c’è un 10% della popolazione, ma non solo fino a 10 anni fa c’era un 10% della popolazione che si divideva il 30% del reddito nazionale, adesso quel 10% si divide il 50% del reddito. E’ giunto il momento di dire basta a questa iniqua distribuzione delle risorse”.