Elezioni contestate, attesa la sentenza. Il centrodestra: “Nessun riconteggio alla Trump”

Tempo di lettura: < 1 minuto
Peppino Ciresa insieme ad alcuni rappresentanti di coalizione

Al Tar il ricorso presentato dal centrodestra sulle elezioni a Lecco

Si aspetta la sentenza. “Non abbiamo chiesto riconteggi, ma evidenziato violazioni sulle procedure”

LECCO – Si è tenuta oggi, martedì, l’udienza davanti al Tar per il ricorso presentato dal centrodestra per chiedere l’annullamento dell’esito delle elezioni in città, che hanno visto la vittoria sul ‘filo del rasoio’ del centrosinistra con Mauro Gattinoni.

La corte ha esaminato la vicenda e per domani è probabile che si giunga ad un verdetto.

“Aspetteremo la sentenza per conoscere l’esito della verifica della legittimità del procedimento elettorale seguito e soprattutto la rilevanza di atti amministrativi, che sono a suggello della correttezza della procedura elettorale, perché non venga vanificata la partecipazione e la volontà del popolo elettore” fanno sapere dalla coalizione di centrodestra che sosteneva la candidatura a sindaco di Peppino Ciresa.

Una contestazione del risultato elettorale che, dicono , “è stato erroneamente assimilato dalla sinistra al ricorso del Presidente Trump. Non si tratta, infatti, della richiesta di un riconteggio o del disconoscimento del voto degli elettori, bensì di questioni che attengono alla violazione di procedure che fondano su principi dei padri costituenti”.

Tra le contestazioni avanzate viene evidenziato il trasferimento della sezione elettorale dell’Airoldi e Muzzi e le operazioni di voto all’inteno della stessa casa di riposo (leggi qui).