Gianmario Fragomeli, Simona Piazza, Pietro Radaelli e Flavia Fiandaca
Il PD ha presentato i lecchesi in corsa per il Pirellone: “Basta all’incapacità della giunta Fontana”
LECCO – Gianmario Fragomeli (ex parlamentare nonché ex sindaco di Cassago), Simona Piazza (attuale vice sindaco di Lecco), Pietro Radaelli (segretario provinciale dei Giovani Democratici e consigliere comunale ad Abbadia) e Flavia Fiandaca (architetto, esperta di tematiche ambientali, già assessore a Verderio): il Partito Democratico lecchese ha presentato ufficialmente oggi pomeriggio i quattro candidati alle elezioni regionali del prossimo 12 e 13 febbraio che sosterranno il candidato presidente Pierfrancesco Majorino.
A presentarli il segretario provinciale Manuel Tropenscovino: “Questi quattro nomi sono il frutto della scelta di centinaia di iscritti degli otto circondari della federazione provinciale di Lecco che hanno partecipato non solo per parlare di nomi, ma per costruire le risposte programmatiche ai problemi che questa giunta di Centrodestra guidata da Fontana ha causato in questi ultimi cinque anni anche sul nostro territorio. Trasporti, viabilità e sanità sono solo alcuni dei grossi temi che tratteremo durante la campagna elettorale. Pierfrancesco Majorino, oggi, rappresenta l’unica alternativa ai disastri causati dalla Giunta Fontana”.
Gianmario Fragomeli
“Non vorrei che qualcuno pensasse, visto che questa campagna elettorale inizia a gennaio, di poter fare dei saldi, noi non faremo nessuno sconto a questo Centrodestra – ha detto l’ex deputato Gianmario Fragomeli -. Ai temi eclatanti dei trasporti e della sanità aggiungerei quello dei comuni: in Regione Lombardia da tempo non si fanno più bandi per molte risorse importanti che invece vengono assegnate discrezionalmente su ordine del giorno dei singoli consiglieri regionali, questa stagione deve finire. L’elenco potrebbe esser lungo ma mi soffermo solo sulle questioni più importanti: dal punto di vista della sanità il magazzino delle idee e dei progetti di questo Centrodestra non c’è più, non hanno fatto nulla se non smantellare, ed è di questi giorni la notizia dello smantellamento pressoché completo dell’ospedale di Bellano. C’è un tentativo molto pericoloso anche sul Mandic, che invece dovrebbe diventare un ospedale fondamentale per la nostra provincia. Questo Centrodestra non è più in grado di progettare nulla per il nostro territorio e a pagare il prezzo maggiore è proprio la città capoluogo. C’è tanto da cambiare”.
Simona Piazza
“La mia candidatura vuol essere un continuo di impegno politico per tutto il territorio, a partire dal capoluogo fino ai comuni del lago, della Valsassina e della Brianza, al fianco del candidato presidente Majorino, per cambiare il modello di governo della Regione Lombardia – ha detto Simona Piazza -. Tanti sono i temi: sanità e trasporti ma non solo, sul tavolo c’è anche una scarsa attenzione della regione alle comunità locali a partire dai temi degli anziani, dei più fragili e dell’imprenditoria femminile. Poi c’è la fondamentale questione dell’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro, temi che vorrei portare avanti non solo in questa campagna elettorale ma anche nell’incontro con i cittadini e le associazioni”.
Pietro Radaelli
“Il mio obbiettivo è quello di guardare la Lombardia da una prospettiva diversa, la prospettiva della mia generazione, una prospettiva che possa andare oltre a quella che è stata la gestione fallimentare della destra in regione negli ultimi 30 anni – ha detto Pietro Radaelli -. Voglio dare una prospettiva credibile per le persone che vado a rappresentare. Da anni in prima persona vivo la situazione disastrosa del trasporto ferroviario in regione. Cercheremo di dare una svolta concentrandoci sui temi che stanno più a cuore alle persone che andremo a rappresentare. Tante questioni, che riguardano i giovani e il territorio, su cui noi ci concentreremo per cambiare, dopo tanti anni, il volto di Regione Lombardia”.
Flavia Fiandaca
“Io posso dare il mio sguardo di donna, imprenditrice e mamma – ha detto Flavia Fiandaca -. La Lombardia è il motore dell’Italia dal punto di vista economico, ma quello che fa la Lombardia sono le imprese. Il nostro Stato vive sul lavoro delle piccolo e medie imprese che purtroppo negli ultimi anni sono state bistrattate anche da Regione Lombardia. Se non si aiuta chi dà lavoro allora il lavoro non arriverà mai. Io non credo in una politica di sussidio ma è importante dare a tutti le stesse possibilità e questo vuol dire dare aiuto alle persone in difficoltà per permettere di formarsi ed entrare nel mondo del lavoro. Credo che una politica sul risparmio energetico anche a livello regionale sia importantissima, soprattutto per andare incontro agli obiettivi della Comunità Europea. Altro tema importante è quello della viabilità in una regione dove tutti i progetti di infrastrutture sono slegati l’uno dall’altro”.
Il Partito Democratico, con la candidatura di Majorino, vuole fornire una proposta credibile che arriva dagli ultimi cinque anni passati all’opposizione, presentandosi come l’alternativa per i cittadini lombardi e lecchesi: “La cittadinanza ci chiede un cambiamento – ha concluso Tropenscovino – perché Fontana oggi rappresenta l’incapacità di questa amministrazione nell’affrontare anche le questioni di ordinaria amministrazione e a subirne le conseguenze sono i cittadini”.