L’appuntamento elettorale di Fratelli d’Italia sul lungolago a Lecco
Gli onorevoli Carlo Fidanza e Pietro Fiocchi con Giacomo Zamperini
LECCO – L’inno di Mameli, seguito da ‘La campana di san Giusto’ (‘Le ragazze di Trieste’) canzone patriottica della Prima Guerra Mondiale, e poi ancora ‘La leggenda del Piave’: un inizio scandito da un momento musicale ad aprire l’appuntamento elettorale di lunedì pomeriggio con Fratelli d’Italia a Lecco.
La ‘Dolce vita’ sul lungolago ha ospitato il comizio del partito di destra che ha visto gli interventi degli onorevoli Carlo Fidanza e Pietro Fiocchi con Giacomo Zamperini, candidato al Consiglio Comunale.
Per Zamperini, in caso di elezione, sarebbe un ritorno sui banchi dell’aula di Palazzo Bovara: “La città in questi dieci anni non è migliorata, anzi. L’attenzione verso i cittadini, soprattutto quelli dei rioni, sono state poche e inconsistenti. Vogliamo che i rioni tornino al centro, con nuovi spazi di aggregazione per le persone. Vogliamo che la città sia bella, turistica per davvero, ma anche sicura e pulita. Tante segnalazioni dei cittadini oggi riguardano la mancanza di decoro, le condizioni delle strade, la mancanza di parcheggi, parchi e ville abbandonate. Problemi concreti, chi non sa risolvere i piccoli problemi di tutti giorni perde in partenza le sfide più complesse”.
“Vogliamo una città che sia al passo coi tempi. In questo periodo di Covid abbiamo visto che alcune zone di Lecco sono sguarnite di fibra ottica, allo stesso tempo il Comune deve essere in grado di rispondere ai problemi dell’oggi, attraverso servizi telematici – prosegue Zamperini – c’è poi un’attenzione al sociale, nessuno deve restare solo, in particolare gli anziani che in questi mesi, ancora di più, hanno dovuto scoprire quanto sia pesante la solitudine. Poi, gli aiuti alle famiglie numerose e alle situazioni di debolezza con progetti come il ‘mutuo sociale’, che consentirebbe il diritto alla proprietà di alcune case Aler, di proprietà del Comune, in cui oggi i cittadini pagano l’affitto”.
Anche per Pietro Fiocchi la città risentirebbe dei due mandati di governo del centrosinistra: “L’unica cosa positiva in questi ultimi dieci anni è stato il nuovo Politecnico, per il resto siamo ancora inchiodati con il Tribunale e il teatro, non abbiamo un cinema, non abbiamo un porto, non c’è una visione politica a medio termine sul turismo. E’ una città immobilizzata. Spero che le prossime elezioni portino rinnovamento e quella voglia di fare che è nel Dna dei lecchesi”.
Elezioni che potrebbero spingere Fratelli d’Italia ben oltre i risultati visti negli anni precedenti: “Un numero sempre maggiore di italiani ci sta premiando, stiamo raccogliendo i frutti di un percorso di coerenza iniziato otto anni fa – sottolinea Fidanza – All’epoca dicevano che non saremmo andati da nessuna parte, che la Lega ci avrebbe ‘mangiato’, invece abbiamo dimostrato che c’era uno spazio politico, restituendo alla destra politica una sua casa e aprendo questa casa anche ad altre provenienze e altre storie”.