Fa tappa anche a Lecco la carovana di “Stesso Paese, stessi diritti”
“Il Ddl Calderoli è un provvedimento che mette a rischio il principio di universalità del diritto allo studio e del diritto al lavoro”
LECCO – Un camper in giro per tutto lo Stivale per ribadire che l’Italia è una sola e non può essere ulteriormente frammentata da progetti politici come quello dell’autonomia differenziata previsto dal Ddl Calderoli, discusso martedì in Senato. A lanciare la campagna “Stesso Paese, stessi diritti” è la Flc Cgil con una carovana che ha fatto tappa anche a Lecco.
“Il Ddl Calderoli è un provvedimento che mette a rischio il principio di universalità del diritto allo studio e del diritto al lavoro, perché concepisce un’Italia con diritti a geografia variabile senza garantire una cornice comune di riferimento – spiegano dalla Flc (federazione lavoratori della conoscenza) Cgil -. Crediamo che la scuola debba rimanere fuori dal processo di regionalizzazione avviato dal Governo: è in gioco, infatti, la missione principale della scuola stessa, ovvero la costruzione della cittadinanza, la condivisione di valori e il senso di appartenenza, che fondano la convivenza democratica; così come è inaccettabile che chi lavora a Milano, a parità di mansionario, debba avere uno stipendio differente da chi lavora a Lecco, Firenze, Roma, Napoli o Cagliari. Al contrario, crediamo che lo Stato vada rafforzato in qualità di garante di un sistema che offre a tutti le stesse opportunità.
Serena Piva, segretaria generale della Flc Cgil Lecco, dichiara: “Chi oggi governa le politiche scolastiche non conosce i reali bisogni di chi la scuola la vive quotidianamente, da lavoratore o da studente. Il dimensionamento scolastico prevede la diminuzione del numero di istituti, un’operazione di bilancio che contrasta con l’idea di aggredire la povertà educativa, perché favorisce l’impoverimento culturale e la dispersione scolastica. Allo stesso tempo il Governo Meloni non fa nulla per porre fine alla vergogna del precariato: mancanza di docenti, assenza di insegnanti di sostegno con qualifica, carenza di Dsga, mancanza di giovani leve che scelgono il lavoro di insegnante sono problemi con i quali da anni anche in Provincia di Lecco ci si trova a combattere; per risolverli è necessario un piano straordinario di stabilizzazione, che dia poi il via a una stagione ordinaria di concorsi, programmati sui fabbisogni organici delle scuole”.
Considerazioni a cui si aggiungono quelle di Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco: “Questo Governo sta tentando di far approvare dei provvedimenti che sconvolgerebbero l’assetto parlamentare del Paese e la cultura universalistica e solidale che da sempre caratterizza i settori di interesse pubblico. Come sindacato riteniamo di dover fare tutto il possibile per bloccare questi disegni e difendere la Costituzione. Per quanto riguarda la scuola, c’è bisogno di una riforma lungimirante che guardi alle prossime generazioni e consegni loro gli strumenti adeguati ad affrontare le grandi tematiche chi già ora si stanno imponendo, dal cambiamento climatico all’intelligenza artificiale. L’istruzione non può essere subordinata al mercato e gli studenti non sono ingranaggi da consegnare alle imprese per interessi di profitto immediati”.