Ospedale. Il PD sostiene lo sciopero: “Più assunzioni, sanità pubblica depotenziata”

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Il Partito Democratico si schiera con i sindacati e i lavoratori dell’ospedale

“I fallimenti delle politiche sanitarie lombarde non devono ricadere né sui lavoratori né sui cittadini”

LECCO  / MERATE / BELLANO – Il PD provinciale lecchese risponde all’appello e sostiene lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della ASST di Lecco indetto per questo venerdì, 14 maggio,  con un presidio all’esterno degli ospedali di Lecco, Merate e Bellano a difesa della salute pubblica e per denunciare la carenza di personale e di investimenti importanti nei servizi sanitari pubblici (leggi l’articolo).

“E’ necessario incentivare il personale in servizio e assumere nuove figure per ridimensionare lo svuotamento degli organici che rischia di depotenziare la sanità pubblica – spiegano dal PD – I continui fallimenti delle politiche sanitarie lombarde non devono ricadere né sui lavoratori né sui cittadini. Il dramma della pandemia ha messo in evidenza che va recuperato il senso del territorio, della comunità e della prossimità. La ripresa deve vedere la sanità lombarda valorizzare i servizi territoriali che hanno subito depotenziamenti e chiusure scellerate”.

“Riprendiamo con vigore il concetto di sanità pubblica, universale e solidale, efficiente, moderna e sosteniamo che la politica che favorisce gli accreditamenti di strutture private e le esternalizzazioni dei servizi sanitari pubblici deve essere sostituita con una seria politica a favore delle strutture sanitarie pubbliche” concludono i democratici.

Dalla sezione di Merate dei ‘dem’ fanno sapere che saranno presenti con i lavoratori al presidio i venerdì mattina fuori dall’ospedale Mandic “a sostegno della loro lotta in difesa del nostro ospedale e quindi del diritto alla salute – spiegano – Sindaci e forze politiche tutte hanno il dovere di difendere il Mandic dalle inadeguatezze che da anni si manifestano in misura ormai inaccettabile”.