Referendum del 20-21 settembre e voto dall’estero
La Prefettura: “Diritto esercitabile entro il 28 luglio”
LECCO – In vista dell’imminente avvio del procedimento per il referendum confermativo sul taglio del numero dei parlamentari di domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre 2020, la Prefettura rammenta, in particolare ai connazionali residenti all’estero che si trovassero temporaneamente in Italia, che la Legge 27 Dicembre 2001, n. 459, recante “norme per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero”, (con il relativo regolamento di esecuzione emanato con Decreto del Presidente della Repubblica 02 Aprile 2003, n. 104) nel prevedere la modalità del voto per corrispondenza da parte degli elettori residenti fuori del territorio nazionale, fa salva la possibilità dei medesimi elettori di optare per il voto in Italia.
“Considerato che l’opzione è valida soltanto per una consultazione elettorale e che, pertanto, la scelta di votare in Italia eventualmente espressa in occasione delle precedenti consultazioni ha esaurito ogni efficacia, si rammentano di seguito le modalità ed il termine ultimo entro cui l’elettore residente all’estero potrà esercitare l’eventuale opzione con riferimento al prossimo referendum popolare” spiegano dalla Prefettura.
Il diritto può essere esercitato entro il 10° giorno successivo alla indizione del referendum e cioè entro il prossimo 28 luglio 2020. La documentazione dovrà pervenire all’Ufficio Consolare operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore (mediante consegna a mano, o per invio postale o telematico, unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità del sottoscrittore) entro il termine previsto. L’opzione può essere revocata con le medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per il suo esercizio.
Qualora l’opzione venga inviata per posta, l’elettore ha l’onere di accertarne la ricezione, da parte dell’Ufficio consolare, entro il termine prescritto.