Prime votazioni “a vuoto” per il nuovo presidente del Consiglio comunale di Lecco
Pattarini torna consigliere: “Le dimissioni di Francesca Bonacina non siano archiviate ma aprano un confronto sulle motivazioni”.
LECCO – Prevedibile fumata “nera” nella prima serata di votazioni per il nuovo presidente del Consiglio Comunale di Lecco: la maggioranza qualificata per eleggere il successore di Francesca Bonacina non è stata raggiunta, bisognerà dunque attendere la prossima settimana e le nuove votazioni, quando la soglia prevista si abbasserà alla maggioranza semplice dei voti, per avere il nuovo presidente dell’aula consiliare e il suo vice.
Roberto Nigriello, attuale capogruppo del PD destinato erede di Bonacina, dovrà attendere dunque la prossima seduta, già fissata al 29 novembre, per ottenere l’incarico. Lunedì sera non era comunque in Consiglio Comunale perché impegnato in missione istituzionale di gemellaggio in Spagna.
Alla prima delle votazioni gli hanno attribuito 20 voti, undici al ‘ritrovato’ consigliere Antonio Pattarini, al suo rientro in Consiglio comunale, un voto per Anna Sanseverino, tutti e tre espressione del Partito Democratico. La seconda votazione è stata invece annullata perché sono state contate 33 schede di voto, una in più del previsto, mentre nella terza votazione le preferenze si sono divise tra Nigriello (19), Pattarini e Niccolò Paindelli dei ‘dem’ e una per il consigliere Stefano Parolari della Lega.
L’elezione del nuovo presidente non può essere però un modo di voltare velocemente pagina, rispetto a quanto accaduto nell’ultimo Consiglio, perché le dimissioni di Francesca Bonacina sono ancora una ferita aperta nella maggioranza e soprattutto nel PD: lo fa capire chiaramente Antonio Pattarini, primo dei ‘non eletti’ e subentrato a Bonacina nel ruolo di consigliere comunale, dopo il benvenuto a lui rivolto dall’aula.
“E’ un momento importante quando si entra in Consiglio comunale, lo sento a maggior ragione oggi e capisco di avere un compito arduo: entro in Consiglio perché si è dimessa Francesca Bonacina, la persona con il più alto senso istituzionale che io abbia conosciuto – ha detto Pattarini – Francesca ha dato molto a Lecco e ai lecchesi, lo confermano i voti che ha ricevuto alle ultime elezioni”.
Le sue dimissioni, arrivate all’indomani del voto sulla nuova sede del municipio (vedi qui), “non devono essere archiviate – ha detto Pattarini – ma devono costituire un momento di confronto, di valutazione, per capire il perché queste dimissioni sono avvenute”.
Anche Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, che con Bonacina ha condiviso l’esperienza nella precedente Giunta, ha speso parole significative per l’ex vicesindaco chiedendo un applauso in suo onore: “La coerenza e la lealtà sono i valori ha sempre fatto propri, quando mancano questi valori difficilmente si può dare il voto ad altri soggetti”.
L’addio di Francesca Bonacina ha palesato i malumori in pancia alla maggioranza tra i fedeli alla linea tracciata da Virginio Brivio e il nuovo corso rappresentato da Mauro Gattinoni, sfociati in modo evidente sulla vicenda della nuova sede del municipio.
Lo stesso Gattinoni ha voluto ringraziare Francesca Bonacina “che ha sempre svolto i ruoli che ha ricoperto con correttezza e alto senso della propria carica, lavorando per i lecchesi e la città. La sua decisione di dimettersi è connotata da elementi personali e politici, questi ultimi saranno presi nella dovuta considerazione. Le va riconosciuto uno stile, una pacatezza e un equilibrio nella sua attività politica che ha mantenuto fino al suo ultimo giorno in aula e le rivolgo un sincero grazie da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale”.