Tavolini in centro. Cattaneo risponde a Valsecchi: “Tanto rumore per nulla”

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Giovanni Cattaneo

L’assessore al Commercio e attività produttive fa chiarezza dopo la polemica

“Chi ha sventolato l’ordinanza come pericolosa, non si è accorto che il documento cristallizza lo status quo”

LECCO – L’Amministrazione comunale risponde alle dichiarazioni di Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) rispetto al Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico approvato dal Consiglio comunale il 6 novembre 2023.

In una nota è stato spiegato come, all’inizio del nuovo anno, l’Amministrazione si è fatta parte diligente nel dare risposte chiare ai commercianti lecchesi che volessero richiedere uno spazio aggiuntivo nelle piazze della città: di fronte a una situazione legale ancora incerta – ricordiamo che l’udienza del TAR sul ricorso presentato da un pubblico esercizio per occupare lo spazio davanti a un altro pubblico esercizio è stata fissata alla fine del mese di febbraio 2024 – gli uffici hanno provveduto a chiarire le modalità di assegnazione degli spazi nelle more del pronunciamento del giudice. Modalità che vanno in continuità con quanto assegnato nel corso del 2023.

“Sorprendono le dichiarazioni di alcuni esponenti della minoranza – spiega l’assessore all’Attrattività territoriale Giovanni Cattaneo – che rischiano di confondere le acque, mettendo in difficoltà i commercianti. Come sanno bene le associazioni di categoria con cui abbiamo condiviso un ottimo percorso nei mesi scorsi, il nuovo regolamento di occupazione del suolo pubblico – votato all’unanimità in Consiglio comunale – prevede la stagionalità nelle occupazioni dei tavolini. Il provvedimento del governo nazionale – per la cui interpretazione finale occorre attendere il giudizio di merito, non ancora preso dal Tribunale amministrativo – potrebbe configurare uno scenario analogo a quello del 2023, con occupazioni extra in nome del prorogarsi dell’emergenza sanitaria. Per tutela dell’Ente e per dare copertura giuridica alle occupazioni ancora in essere nei mesi invernali, il SUAP ha prodotto l’ordinanza sventolata da alcuni esponenti della minoranza come pericolosa senza accorgersi che hanno invece in mano il documento che cristallizza lo status quo. Ancora una volta, tanto rumore per nulla”.