Disagi sulla Lecco-Colico, Fragomeli (PD) presenta interpellanza su Trenord

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Gian Mario Fragomeli
Gian Mario Fragomeli

Il consigliere regionale denuncia disagi per turisti e pendolari: “Trenord non ha aspettato il bus sostitutivo”

Fragomeli (PD) presenta interpellanza a Trenord e Regione

LECCO – Un intero bus sostitutivo lasciato in stazione a Lecco ha scatenato polemiche domenica sera: i turisti diretti verso Milano non sono riusciti a salire sul treno previsto per le 19.01, partito prima del previsto, nonostante il bus fosse in ritardo di soli 15 minuti.

A denunciare l’accaduto è stato Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del PD: “Non è ancora finita l’odissea di chi si avventura in treno verso la Valtellina: domenica sera un intero bus sostitutivo strapieno è stato lasciato in stazione a Lecco ad aspettare che arrivasse un treno per tornare a Milano. Questo perché il convoglio che doveva attendere l’arrivo della corsa da Colico è partito prima che giungesse in stazione, nonostante Regione indichi il contrario. Così si disincentiva il turismo e si fanno infuriare centinaia di utenti. E le Olimpiadi iniziano tra cento giorni.”

Il problema riguarda la linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, interrotta per lavori di ammodernamento estivi e nuovamente sospesa in alcuni week end tra Lecco e Colico, fino al 16 novembre. Fragomeli sottolinea come i disagi siano aggravati dal traffico sulla statale 36 e dalla chiusura parziale della galleria Monte Piazzo.

“Alla richiesta di chiarimenti da parte dei viaggiatori, il personale di Trenord ha risposto che non è obbligatorio attendere l’arrivo del mezzo sostitutivo. E non è vero: in risposta a un’interrogazione su un episodio analogo verificatosi sulla linea ferroviaria tra Mantova e Bozzolo, l’assessorato aveva espressamente garantito che ‘quando una linea è interrotta e parzialmente svolta con bus sostitutivi, Regione considera imprescindibile assicurare la corrispondenza tra treno e bus, in entrambe le direzioni, per l’esigenza di tutelare il viaggiatore: di conseguenza il bus deve attendere il treno e viceversa. Solo in specifici casi circoscritti, l’impresa può ritenere preferibile una soluzione diversa, salvaguardando comunque il tempo di viaggio complessivo del viaggiatore’. Ma non era questo il caso, visto che le tempistiche si riducevano a pochi minuti di scarto, considerato poi che in settimana i pendolari subiscono ritardi ben più pesanti di questi e nessuno dei vertici regionali o di Trenord se ne preoccupa”, spiega Fragomeli.

Fragomeli ha quindi annunciato un’interpellanza all’assessorato ai Trasporti per chiedere spiegazioni, sollevando questioni sulla gestione degli orari, sulla sicurezza dei collegamenti e sulla pianificazione in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina. Tra le domande, anche la procedura prevista in caso di ritardi dei bus sostitutivi e se le disposizioni siano applicate a tutte le linee Trenord.

Il consigliere PD conclude: “É fondamentale chiarire se Regione Lombardia e Trenord, prima di procedere alle variazioni di orario dei treni e di conseguenza dei bus sostitutivi, abbiano valutato la concomitanza di lavori infrastrutturali stradali in vista dei Giochi olimpici di Milano-Cortina”.