“Manifesti elettorali occultati”: Tentori denuncia in Questura

Tempo di lettura: 2 minuti
Virginia Tentori

LECCO – Cartelloni elettorali oscurati, profili Facebook cancellati, caselle di posta elettronica rubata e ci sarebbero addirittura delle minacce: potrebbe essere definito “stalking elettorale” quanto denunciato da Virginia Tentori, candidata per il Pdl alla Regione e alla Camera dei Deputati, visibilmente provata da almeno due settimane di quelle che appaiono come ripicche nei suoi confronti.

Sapevo di scendere in un arena ma la credevo molto meno maschilista e faziosa” ha spiegato Tentori che venerdì mattina ha presentato formale denuncia alla Questura cittadina.

Più di due mila cartelloni elettorali sarebbero stati oscurati, non solo a Lecco ma nella quasi totalità dei Comuni della provincia e addirittura nel milanese, dove l’agenzia regionale assoldata dalla candidata per le affissioni si sarebbe rifiutata di proseguire nella sua opera, vedendosi “sistematicamente rimossi” tutti i manifesti collocati. “Penso che la mancanza del mio volto in tutti i paesi e nella città di Lecco mi abbia danneggiato moltissimo” ha riferito.

Una disputa che sembrerebbe tutta interna al PDL e al centro dei sospetti di Virginia Tentori ci sarebbe “un candidato lecchese”.  “Sicuramente c’è stato qualcuno più forte di me – sottolinea Tentori – Ma mi chiedo, va bene tenerci ad essere eletti ma quando si è disposti a superare i confini della legalità, del rispetto delle persone e delle regole, perché ci si tiene così tanto? Qualcuno ha vissuto questa campagna elettorale come la negazione dell’avversario e la proposizione a ripetizione della propria immagine”.

Un lotta politica che sarebbe sfociata in anche un violento diverbio tra gli addetti alle affissioni dei reciproci candidati, nella serata dello scorso lunedì, oltre che in attacchi personali:

“Ho avuto molto poca visibilità ma ho potuto conoscere il volto brutto dei politicanti locali o aspiranti tali, quelli che ti soffiano le battute nelle orecchie per non farsi sentire, che ti cancellano i profili da Facebook, che ti rubano la posta elettronica o che ti tolgono i manifesti elettorali di notte – ha denunciato Tentori – Nonostante tutto ho stretto i denti e ho voluto restare nei confini delle leggi e delle istituzioni, per me l’unico modo di agire e reagire”.

L’architetto lecchese ha avvisato di quanto stesse anche la sede regionale del Pdl. Un complotto? “Questa divisione interna non fa bene– ha commentato con amarezza- peccato, due profili diversi e vincenti entrambi, da lunedì cambiamo pagina”.